scritte

Sede ALER imbrattata. Osnato (FdI): solidarietà ai lavoratori colpiti da pseudorivoluzionari

Questa notte, ignoti hanno tracciato delle scritte contro gli sgomberi sui marciapiedi e lanciato vernice contro la sede ALER di viale Romagna L’episodio è stato commentato dall’Onorevole milanese, Marco Osnato, di Fratelli d’Italia:  “Ancora una volta qualche pseudorivoluzionario, convinto di risolvere i propri problemi a scapito dei cittadini per bene, prende di mira Aler Milano e soprattutto i lavoratori dell’azienda che ancora una volta sono riusciti a portare a termine degli attesi sgomberi di abusivi in alloggi del Lorenteggio!”, ha detto il deputato, per poi aggiungere, “La capacità e la professionalità degli operatori capisco possa dare fastidio a chi vive di soprusi e violenze, fiancheggiando il racket delle occupazioni, ma il ripristino della legalità è irrinunciabile per Milano e particolarmente per il suo patrimonio immobiliare”. “Esprimo la mia solidarietà – ha concluso Osnato – al Presidente Sala e a tutti i lavoratori di Aler Milano per il vile gesto compiuto nei confronti della sede dell’azienda!”.

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Identificati e indagati sei antagonisti di CARC e ZAM per le scritte contro Fontana

Sei antagonisti, due del Carc e quattro del centro sociale Zam, sono stati identificati e indagati nei fascicoli aperti per diffamazione e minacce per le scritte comparse nei giorni scorsi a Milano prima contro Fontana e poi contro il governatore e anche contro il sindaco Giuseppe Sala. In particolare, due esponenti del Carc (i Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo che avevano anche rivendicato l’azione in una conferenza stampa), nelle indagini condotte dalla Digos e coordinate dal pool antiterrorismo guidato da Alberto Nobili, sono accusati di essere gli autori della scritta “Fontana assassino” apparsa nelle scorse settimane lungo il Naviglio della Martesana. Quattro giovani frequentatori del centro sociale Zam sono ritenuti tra gli autori della scritta “Fontana assassino Sala zerbino” trovata nella notte tra il 5 e il 6 giugno in via Chiesa Rossa, sempre a Milano. ANSA  

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Gli autonomi attaccano anche Sala

“Fontana assassino, Sala zerbino” è la grande scritta in bianco apparsa sul muro di un sottopasso nella zona sud dei Navigli, fra via Chiesa Rossa, sotto al cavalcavia Schiavoni. La scritta, notata dalle volanti, non è la prima nei confronti del governatore Attilio Fontana, per cui la prefettura di Varese ha deciso la scorta. Una inchiesta è stata aperta su altre scritte ‘Fontana assassino’ rivendicate dai Carc. Proprio oggi i Carc scenderanno in piazza alle 16 per la manifestazione organizzata davanti ad Assolombarda dal Patto d’Azione per un fronte anticapitalista. “Solidarietà al presidente Fontana per le inaccettabili minacce e al sindaco Sala per le offese altrettanto ignobili” ha scritto in un comunicato la segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani. Sarebbero stati una ventina di giovani appartenenti a centri sociali il murale lungo circa venti metri con una scritta “Fontana Assassino Sala Zerbino” apparso già questa notte sotto un cavalcavia in via Chiesa Rossa, alla periferia della Città. Dalle prime analisi delle indagini per minacce e diffamazione delegate alla Digos da Alberto Nobili, il responsabile dell’antiterrorismo milanese, accanto alla scritta c’è un simbolo particolare attribuibile ai centri sociali dell’area Sud di Milano. ANSA  

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Scritte omofobe, 3 minorenni denunciati

Tre studenti (un 16enne e due 17enni) sono stati denunciati dalla polizia per “deturpamento e imbrattamento di cose altrui con l’aggravante della discriminazione e odio etnico” per una serie di scritte minatorie, omofobe e dai contenuti riconducibili all’estrema destra. Il primo episodio si riferisce alla notte del 24 maggio scorso, quando uno dei 17enni ha scritto davanti all’istituto superiore Severi Correnti. Il secondo episodio è avvenuto il 9 giugno, quando lo stesso minorenne assieme a due complici, ha tracciato attorno al liceo Parini, diversi simboli di destra, tra cui svastiche, rune e croci celtiche. I tre hanno scritto anche offese contro i compagni e contro uno studente ebreo dell’istituto, il quale ha sporto querela in questura. La stessa notte i ragazzi sono tornati davanti al Correnti Severi per scrivere altre frasi omofobe sui muri, ma stavolta sono stati fermati e identificati da una volante di passaggio. Addosso avevano molti adesivi di Lotta Studentesca e Forza Nuova. ANSA  

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San Siro, scritte ingiuriose contro la DIGOS

“Questa mattina mi sono accorto che sui muri di una palazzina in via Paravia angolo piazzale Segesta è comparsa una scritta ingiuriosa contro la DIGOS“. Lo riferisce Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia. “Invito Sala a farsi un giro nel mio quartiere – prosegue De Chirico –  perché, al di là delle merende, della tinteggiatura dei marciapiedi e delle pulizie straordinarie quando lui arriva a tagliar nastri, la situazione è ormai fuori controllo. Oltre ad esprimere la mia solidarietà a tutti i ragazzi delle Forze dell’Ordine, con il rammarico per non aver potuto vedere approvato un mio emendamento al bilancio di un milione di euro proprio per gli interventi di pulizia dei muri, chiedo che l’amministrazione comunale intervenga oggi stesso. Sarebbe il miglior modo per far vedere che le Istituzioni sono presenti sul territorio“.

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Scritte contro gli Alpini sui muri di via Padova

A segnalarle è stata Fabiola Minoletti del comitato antigraffiti di Viale Abruzzi. Comparse dal civico 45 in su, contengono il testo “Gli Alpini, stuprano e molestano. No al raduno“. Gia numerose le manifestazioni di solidarietà rivolte alle Penne Nere dai politici milanesi, tutte accompagnate dall’auspicio di una pronta cattura degli autori e di un’immediata cancellazione delle scritte da parte del Comune.

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