Blitz ambientalisti: giovani incollati alla scultura di Boccioni

“Dobbiamo cambiare strada. Ci siamo incollati all’opera di Boccioni perché non possiamo più permetterci di correre verso il progresso economico” che “ci sta portando verso l’estinzione di massa”. Così gli attivisti di ‘Ultima generazione’ hanno rivendicato l’azione di disobbedienza civile messa in atto al Museo del 900 di Milano, dove i ragazzi si sono incollati alla scultura ‘Forme Uniche della Continuità nello Spazio’ di Boccioni. Il 22 luglio scorso si erano invece incollati alla Primavera di Botticelli agli Uffizi di Firenze. “In un mondo nel quale saranno disponibili solo la metà delle risorse rispetto ad oggi, arriveremo ad ammazzarci per strada per un pezzo di pane”, ha dichiarato Simone, tra i portavoce della campagna. “Non ci facciamo arrestare a cuor leggero ma dobbiamo capire subito che non ci sarà arte in un pianeta al collasso”. “Per questo chiediamo alla cultura di schierarsi con noi e di fare pressione al governo”. La scultura non verrà danneggiata: gli attivisti si sono incollati alla struttura che la sostiene. “È per noi importante valorizzare l’arte, anziché danneggiarla, come i nostri governi fanno con l’unico pianeta a nostra disposizione. Le azioni di Ultima Generazione si battono per l’arte, la bellezza, il lavoro, la pace e l’ambiente che ci dà da vivere”, ha dichiarato Chloe, un’altra attivista. Le richieste dei giovani ambientalisti per contrastare il cambiamento climatico sono due: interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e procedere a un incremento di energia solare ed eolica. ANSA

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