senzatetto

Torna il bus degli angeli per aiutare i senzatetto

Da lunedì 3 dicembre torna a percorrere le strade di Milano il “Bus degli Angeli”, il bus dell’Azienda Trasporti Milanesi che, in collaborazione con i City Angels, porta pasti caldi, bevande, coperte, indumenti, assistenza qualificata e un posto dove dormire a coloro che sono senza casa e hanno bisogno di aiuto. Nata nel 2011 da un progetto condiviso fra Atm e l’Associazione City Angels, la “Casa degli Angeli” è diventata ormai un punto di riferimento per i senzatetto di Milano e a dimostrarlo sono i numeri: lo scorso inverno, è stata data assistenza a una media di 600 persone a settimana, che hanno ricevuto pasti, bevande calde, coperte e altri indumenti per ripararsi dal freddo. La “Casa degli Angeli” è un autobus di 18 metri riconoscibile da una livrea personalizzata, completamente ristrutturato dalle Officine ATM ed equipaggiato con servizi di prima accoglienza internamente riscaldato, è dotato di un’area ristoro, una zona per dormire, un punto di pronto soccorso e servizi igienici. A bordo i volontari dell’Associazione City Angels forniscono assistenza e sostegno psicologico. L’autobus circola ogni sera dal lunedì al venerdì, dalle 21.00 a mezzanotte. Il servizio, che prosegue fino al 31 gennaio, raggiunge i punti della città dove è più necessario prestare assistenza. Nel dettaglio: lunedì viale Ortles, viale Bligny, via Ripamonti, piazza XXIV maggio; martedì stazione di Lambrate, corso Buenos Aires, piazzale Oberdan, piazzale Loreto; mercoledì stazione di Greco Pirelli, stazione Lambrate, Stazione Rogoredo; giovedì viale Europa, via Meravigli (piazza Affari) e venerdì stazione di Cadorna, Lampugnano, Bonola, P.le Lotto e P.le Brescia.

Torna il bus degli angeli per aiutare i senzatetto Leggi tutto »

Caritas, senza espatri, presto 500 profughi nelle strade

Sono circa 500 i profughi accolti nei centri di accoglienza gestiti dalle cooperative di Caritas Ambrosiana nella Diocesi di Milano che rischiano di diventare senza tetto per effetto del Decreto Sicurezza. “In ragione delle nuove disposizioni, costoro non avranno più la possibilità di ottenere la protezione umanitaria – denuncia Caritas -. Inoltre non potranno più essere accolti all’interno del sistema di protezione per richiedenti asilo gestito dai Comuni, lo Sprar. Saranno vanificati gli sforzi fatti per avviare percorsi di integrazione. Rischia così di andare perso l’investimento di risorse pubbliche e private erogate per l’accoglienza e i corsi professionali senza considerare il lavoro e il tempo offerto gratuitamente da centinaia di volontari impegnati nelle scuole di italiano e nei tanti percorsi di accompagnamento sociale“. “Il cosiddetto Decreto Sicurezza renderà più difficile per i migranti trovare un lavoro regolare, inserirsi nella nostra società, vivere una vita normale. Poiché non è realistico immaginare che saranno rimpatriati, ci aspettiamo di ritrovarli in coda ai nostri centri di ascolto. Dopo esserci impegnati per la loro integrazione ora dovremo spendere soldi e tempo per aiutarli ma senza, a questo punto, poter offrire loro alcuna prospettiva di futuro: un controsenso“, sostiene il direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti. Dall’inizio della nuova crisi migratoria nata a seguito della guerra in Siria e dalla caduta del regime in Libia, Caritas Ambrosiana ha dato vita “ad una sistema di accoglienza diffusa sul territorio della Diocesi di Milano che ad oggi conta 2336 posti, gestiti da cooperative sociali, all’interno di strutture ecclesiali, pubbliche e private: appartamenti, ex convitti, case di spiritualità. Di questi posti,1.343 sono convenzionati con le Prefetture (Cas), 710 con i Comuni (Sprar), 162 sono sostenuti esclusivamente con fondi derivanti dalle offerte dei fedeli, 121 in centri per minori non accompagnati gestiti per conto delle amministrati pubbliche. Gli ospiti ricevono non solo i servizi previsti dalle convezioni (vitto, alloggio, alfabetizzazione) ma sono inseriti in percorsi di formazione professionale e accompagnamento sociale, sostenuti da risorse pubbliche e private“.

Caritas, senza espatri, presto 500 profughi nelle strade Leggi tutto »

Milan col coeur in man, donati 30.000 vestiti e coperte per i senzatetto

Donati dai milanesi almeno 30mila capi tra vestiti e coperte nei dodici punti di ritiro allestiti in città per la raccolta degli indumenti invernali per i senza fissa dimora. E’ il bilancio della giornata di mobilitazione organizzata oggi dalle 9,30 alle 17,30 dal Comune e delle associazioni del Terzo Settore che hanno allestito materialmente i banchetti.  Gli indumenti donati verranno distribuiti tra le strutture per senzatetto presenti sul territorio e le diverse associazioni che hanno partecipato alla giornata li utilizzeranno per i loro utenti. “Grazie alla generosità dei milanesi – ha dichiarato in una nota l’assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino –, ancora una volta, tante persone che non hanno una casa a cui far ritorno potranno avere indumenti puliti e adatti alla stagione invernale. L’Amministrazione è impegnata a garantire che nessuno dorma al freddo per strada e chiede ai cittadini di segnalare le persone in difficoltà chiamando il numero unico attivo 24 ore su 24 tutti i giorni”. Il numero che il Comune mette a disposizione per le segnalazioni è lo 028844 7646, mentre negli orari di apertura del Casc, il Centro aiuto di via Ferrante Aporti 3, dalle 9 alle 21 dal lunedì al venerdì e dalle 12 alle 21 il sabato, la domenica e nei festivi, si potranno richiedere informazioni sui servizi, le strutture residenziali, le unità mobili, i centri diurni, le mense e le docce pubbliche chiamando il numero 0288447645. Per far fronte all’emergenza freddo l’Amministrazione mette a disposizione ogni notte 2.700 posti letto in oltre 20 strutture sul territorio. Saranno inoltre aperti nove centri diurni per trascorrere le ore del giorno con attività ricreative, poter usufruire delle docce e avere un pasto. Durante le ore serali il comitato milanese della Croce Rossa, in convenzione con Fondazione Progetto Arca, gestirà le emergenze e coordinerà il servizio delle 19 associazioni del Terzo settore che mettono a disposizione le unità mobili per perlustrare la città. Quest’anno, per la prima volta, avranno a disposizione circa 15 posti letto riservati ai clochard che vengono individuati di notte dalle unità mobili e convinti ad accettare il ricovero nei centri e che potranno quindi passare la notte in uno dei posti lasciati liberi per le emergenze, prima di registrarsi al Casc il giorno successivo.

Milan col coeur in man, donati 30.000 vestiti e coperte per i senzatetto Leggi tutto »

Muore un altro senzatetto per il freddo

E’ stato notato alle quattro del pomeriggio di ieri da alcuni passanti, steso sull’asfalto freddo di un marciapiedi in via Giovanni Battista Grassi. L’uomo un senzatetto ucraino di 67 anni,  è stato subito soccorso dal 118. Al momento di essere caricato in ambulanza aveva una temperatura corporea molto bassa e il battito cardiaco lento e debole. Trasportato all’ospedale Sacco, è stato ricoverato nella shock room del reparto di terapia intensiva dove purtroppo è deceduto durante la notte. Dalle prime analisi fatte dai medici dell’ospedale escluderebbero altre patologie in atto e porterebbero a pensare che la causa del decesso dell’uomo sia stata la prolungata esposizione alle temperature particolarmente fredde di questi giorni.

Muore un altro senzatetto per il freddo Leggi tutto »

Senzatetto trovato morto su una panchina

Un senzatetto è stato rinvenuto cadavere questa mattina in via Sidoli. E’ stato un passante a chiamare il 118, poco dopo le 9, per segnalare la presenza dell’uomo senza fissa dimora su una panchina dell’area pedonale al centro della via, in una zona semi centrale della città. Giunti sul posto, dove sono intervenuti anche i Carabinieri, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo, uno straniero di 47 anni. Il corpo, a un primo esame, non presentava segni di violenza.

Senzatetto trovato morto su una panchina Leggi tutto »