sequestrati

Sequestrati 500mila articoli telefonia falsi

Accessori di telefonia che venivano esposti sugli scaffali di in alcuni negozi nel Torinese, reclamizzati, con tanto di simbolo tricolore, come italiani quando invece erano stati realizzati in Asia. È la frode scoperta dalla Guardia di Finanza di Torino che ha sequestrato oltre 500 mila articoli, importati dalla Cina anche se marchiati ‘Made in Italy’. Merce dal valore commerciale di circa 5 milioni di euro. Le indagini, partite alcuni mesi fa, hanno portato le fiamme gialle ad un deposito in provincia di Monza, dove sono stati rivenuti ingenti quantitativi di carica batterie, vetri protettivi per cellulare, auricolari, custodie pronti per essere posti in vendita con il sigillo nazionale. Un imprenditore italiano è stata denunciato e dovrà rispondere dei reati di frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Sei macchinari industriali utilizzati per le etichettature illecite dei prodotti sono stati sequestrati ANSA

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Gdf sequestra falsi bijoux di marchi famosi

Vendeva in negozio orecchini e collane, anelli e bracciali con il logo di Chanel e Louis Vuitton, ma anche di Bulgari e Yves Saint-Laurent: la guardia di finanza di Milano ne ha sequestrati in tutto 700 bijoux in un punto vendita che si trova in un centro commerciale. Il titolare è stato denunciato a piede libero, mentre è stato multato un grossista che in un locale aveva stoccato 272mila prodotti cosmetici senza l’etichettatura. Prodotti che sono stati sequestrati dal primo Nucleo Operativo Metropolitano di Milano. La guardia di finanza sta anche facendo dei controlli per ritirare altra merce già arrivata nei punti vendita. ANSA

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Sequestrati medicinali in una farmacia cinese abusiva

Non erano neppure nascoste ma semplicemente stipate nel magazzino di un piccolo minimarket e spedizioniere all’inizio di via Padova, dentro qualche scatolone: 1.500 scatole di antinfiammatori per oltre 35.600 compresse di due marche diverse, la prima con indicazioni in etichetta solo in lingua cinese e prodotte in Cina, l’altra prodotta in Europa con bugiardino in una lingua dell’Est. Stesso farmaco e stessa caratteristica, privo di autorizzazione dell’Aifa che ne consente la vendita in Italia. Il proprietario, W. H., 38 anni, nato a Zhejiang è stato deferito all’autorità giudiziaria dagli agenti della Polizia Annonaria con l’accusa di apertura di una farmacia senza autorizzazione (Art .1 legge 475/68) e per l’immissione in commercio di farmaci privi di autorizzazione dell’Aifa (Art. 6 d.l.vo 219/2006). Per l’apertura della farmacia il proprietario rischia l’arresto sino a un mese e un’ammenda da 2.582 a 5.164 euro. Per l’immissione sul mercato dei farmaci l’arresto sino a un anno e un’ammenda da 2.000 a 10.000 euro. Gli agenti erano entrati nel minimarket per un controllo di routine ma hanno notato sugli scaffali, tra le bottiglie di latte, le scatole di biscotti, il materiale elettrico, la cancelleria e altra mercanzia varia, destinata prevalentemente a clientela cinese, alcune scatole di integratori che non avrebbero potuto essere vendute lì, e per questo hanno deciso di approfondire la visita ed estenderla al magazzino nel retro del negozio dove hanno trovato gli scatoloni pieni di farmaci dal marchio sconosciuto in Italia ma pronti per la vendita illegale anche contro i sintomi da infezione Covid.

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Sequestrati falsi farmaci anti covid

Oltre 620 mila integratori alimentari e più di 23 mila farmaci dannosi per la salute dei consumatori ma commercializzati come prodotti anti-Covid sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza a Milano. Il sequestro preventivo, disposto dal gip del Tribunale meneghino, è scattato in 6 negozi del capoluogo lombardo già finiti nel mirino della procura che aveva già denunciato i titolari per esercizio abusivo della professione, somministrazione e commercio di medicinali guasti nonchè frode nell’esercizio del commercio. I prodotti sequestrati, una volta immessi sul mercato, avrebbero generato un giro d’affari di oltre 1 milione di euro. Il provvedimento, eseguito dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria delle Fiamme Gialle, scaturisce delle indagini avviate durante una normale attività di controllo del territorio: sulla vetrina di un’erboristeria milanese ispezionata dai finanzieri era infatti comparso un volantino che reclamizzava un prodotto in pillole presentandolo come “Anti Covid 19 Tmc Prevention Formula Grannules for Global Use”.  

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Polizia locale sequestra 120 kg di carne e pesce

Circa 120 kg tra pesce e carne non meglio identificati perché senza tracciamento di provenienza, sono stati sequestrati in un’attività commerciale in via Settembrini a Milano dagli agenti della Polizia locale del capoluogo lombardo nel corso di controlli eseguiti dall’Annonaria. Al titolare è stata contestata la violazione degli articoli del Decreto legislativo del 2007 che impone l’osservanza di procedure per la tracciabilità alimentare e gli è stata comminata una sanzione di 2000 euro ANSA

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Sequestrati 500 kg di carne non tracciata

Nell’ambito di alcuni controlli effettuati nei giorni scorsi la Sezione Annonaria della Polizia locale ha sequestrato in un laboratorio di via Aleardi circa 500 kg di carni avicole prive dei necessari documenti per la tracciabilità, comminando una sanzione di 6.500 euro ai proprietari del laboratorio risultato anche privo di regolari documenti per l’avvio dell’attività. Le carni sono state sequestrate. Il laboratorio avrebbe rivenduto la carne a un altro laboratorio che a sua volta ha per clienti alcuni ristoranti presenti nella zona di via Paolo Sarpi.

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