sequestrato

Sequestrato autocarro per trasporto illecito di rifiuti

Il Nucleo Ambiente della Polizia Locale, coordinato dal Comandante Marco Ciacci e dal Vice Comandante Paolo Ghirardi, ha sequestrato un autocarro e ha denunciato sette persone collegate a una serie di scarichi abusivi e al trasporto illecito di rifiuti. Le indagini sono partite dall’analisi delle immagini delle fototrappole: le telecamere mobili installate dalla Polizia locale in punti critici, dove era stato segnalato scarico abusivo di rifiuti. La visione dei filmati ha consentito agli agenti di individuare un autocarro bianco con un cassone ribaltabile che scaricava, in ore e in giorni diversi, ingenti quantità di rifiuti tra via Zama e via Bonfadini. Attraverso il numero di targa la Polizia Locale ha identificato la proprietaria: una donna italiana di 62 anni, residente nel campo di via Bonfadini 39, che è stata subito denunciata per trasporto illecito di rifiuti. Sentita dagli agenti, la donna ha dichiarato di non sapere chi potesse aver usato il suo autocarro, perché lei di consuetudine lo lasciava parcheggiato in strada, aperto e con le chiavi inserite. A fronte di queste dichiarazioni gli agenti hanno avviato ulteriori indagini per scoprire non solo chi fosse alla guida e scaricasse illecitamente i rifiuti, ma anche per individuare chi consegnasse al trasportatore i rifiuti da smaltire. La legge consente il sequestro del veicolo per questo genere di reati solo in flagranza, la targa è del veicolo è stata quindi diramata alle pattuglie sul territorio e si sono intensificati gli appostamenti del Nucleo Ambiente della Polizia locale. A rintracciare l’autocarro, circa un mese dopo la denuncia della proprietaria, è stato un agente della Polizia Locale che ha notato il veicolo in via Mecenate e ha subito allertato il Nucleo Ambiente. La pattuglia ha potuto così intervenire sui due uomini che stavano caricando alcuni arredi dismessi di un esercizio commerciale in ristrutturazione. Fermati dagli agenti, i due, privi della documentazione prevista dalla legge, sono stati denunciati per trasporto illecito di rifiuti e l’autocarro è stato posto sotto sequestro. Uno dei due è risultato essere il marito della proprietaria del veicolo. Insieme a loro è stato denunciato anche il proprietario dell’esercizio commerciale che aveva affidato il materiale da smaltire a persone non in possesso dei requisiti. Nel corso della stessa indagine, esaminando il materiale abbandonato dallo stesso autocarro in altre vie adiacenti, nell’area compresa fra via Pestagalli e via Medici del Vascello, gli agenti sono riusciti a risalire ad altre persone che avevano affidato i propri rifiuti da smaltire. Anche loro, due soci di una società di Paullo che avevano affittato un capannone ad un’altra società, e la proprietaria di quest’ultima società, una donna di origine cinese, sono stati denunciati per smaltimento illecito di rifiuti. “Gli agenti hanno svolto un lavoro importante – ha spiegato la vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo – con indagini atte a individuare sia i responsabili materiali degli sversamenti, che coloro che affidavano illecitamente a terzi lo smaltimento dei rifiuti. Il segnale che l’Amministrazione ha dato con queste attività di contrasto all’abbandono di rifiuti è chiaro e l’impegno della Polizia locale proseguirà anche nei prossimi mesi. Ringrazio i cittadini e le imprese per le informazioni e le segnalazioni forniteci, indispensabili per le indagini e utili a continuare a contrastare questi fenomeni che creano degrado in città”.  

Sequestrato autocarro per trasporto illecito di rifiuti Leggi tutto »

Sequestrato un milione a truffatore seriale

La polizia ha sequestrato beni per un milione di euro a Dzani Di Giammarco, un truffatore seriale di 39 anni. Gli agenti della divisione Anticrimine di Milano hanno eseguito la misura patrimoniale antimafia dopo lunghe indagini sull’attività illecita dell’uomo, a cui ora sono state sequestrate due auto, una villa a Trezzano sul Naviglio e conti correnti ancora da quantificare. La villa sequestrata ha 17 stanze e si trova a pochi passi dalla residenza di un manager di Huawei che la notte di Natale del 2018 venne derubato di oggetti per un valore di 100mila euro (tra cui i regali ancora incartati dei figli) da Di Giammarco e altri componenti della sua famiglia. Nato in Germania, ha un curriculum criminale che inizia da ragazzo e dal primo arresto a oggi ha collezionato ben 22 alias diversi. E’ considerato un esperto del “rip-deal”, truffe in cui la vittima viene convinta a cambiare una somma di denaro per ottenere un tasso vantaggioso e che si conclude con il furto della sua parte.  

Sequestrato un milione a truffatore seriale Leggi tutto »

La Finanza sequestra attico da quattro milioni in Duomo

Occupava il lussuoso attico con vista su piazza Duomo a Milano di Vector srl, una società immobiliare dichiarata fallita lo scorso novembre millantando crediti per 4,5 milioni di euro per consulenze tributarie, e guidava (peraltro con la patente ritirata) una Range Rover Velar intestata ad un’altra società fallita. L’uomo (che ha precedenti ed è indagato per autoriciclaggio, bancarotta fraudolenta e compensazioni tributarie con crediti inesistenti) si è visto sequestrare dalla Gdf di Lecco non solo l’appartamento da 4 milioni di euro ma anche gli arredi per 400 mila euro, i valori che c’erano in casa, soprattutto orologi, per 260mila euro e una decina di migliaia di euro. E’ stato il sostituto procuratore di Milano Donata Patricia Costa, nell’ambito dell’inchiesta sulla bancarotta della Vectar, in cui risultano anche altri indagati, ad emettere con urgenza il provvedimento di sequestro, convalidato dal gip Luigi Gargiulo. ANSA  

La Finanza sequestra attico da quattro milioni in Duomo Leggi tutto »

Sequestrato un milione a capo ultrà, il video della Questura

Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Milano hanno eseguito un provvedimento di sequestro nei confronti di un noto esponente del tifo organizzato milanista, attivo nel traffico di stupefacenti, con precedenti specifici e per reati contro la persona. Il sequestro, il cui valore è di circa un milione di euro, è il risultato dell’attenta attività di monitoraggio, nell’ambito delle direttive ministeriali, dei soggetti che presentano profili di pericolosità sociale, sia generica che qualificata, connessi all’ambito calcistico o sportivo in genere. L’uomo, nel maggio del 2018, è stato arrestato dalla Questura di Milano per spaccio di stupefacenti in concorso con altri pregiudicati, reato per cui è stato condannato. Il provvedimento è stato preso nei confronti di Luca Lucci, capo ultrà del Milan. Il Giudice ha disposto il sequestro di un complesso immobiliare di due piani con autorimessa e della gestione di un bar, storico ritrovo degli ultras del Milan. E’ la prima applicazione in Lombardia di una misura di prevenzione patrimoniale per un esponente delle tifoserie organizzate. Nel dicembre scorso alcune foto che ritraevano Lucci e il ministro dell’Interno Matteo Salvini destarono molte polemiche.  

Sequestrato un milione a capo ultrà, il video della Questura Leggi tutto »

Ennesima brusca frenata della metrò, sequestrato treno

Un altro treno del metrò di Milano è stato sequestrato oggi in seguito all’ennesima brusca frenata di ieri mattina, alla stazione Gambara, di un convoglio della linea rossa in cui è rimasta ferita lievemente una donna. Il sequestro, il secondo nelle ultime settimane, è stato disposto dal pm Maura Ripamonti che coordina le indagini per lesioni colpose con il collega Mauro Clerici e procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e che riguardano due episodi di frenate brusche per le quali 14 persone riportarono ferite.

Ennesima brusca frenata della metrò, sequestrato treno Leggi tutto »

Sequestrato il Cinemino, svolgeva attività imprenditoriale

E’ stato disposto il sequestro preventivo per violazioni in materia di sicurezza de “Il Cinemino”, il circolo in via Seneca 6. Personale della squadra amministrativa della polizia e dei vigili del fuoco si e’ presentato mercoledi’ nei locali dell’associazione “SeiSeneca” che ospita un bar e un cinema con 75 posti. “L’associazione al circolo avveniva in maniera indiscriminata previa compilazione di una domanda di associazione e dietro il pagamento di due distinte somme di denaro – si legge in una nota della questura – La prima quantificata in 3 euro per il rilascio della tessera associativa, la seconda in 5 euro per il biglietto d’accesso alla sala cinema. E’ stato appurato che la gestione del circolo era di tipo imprenditoriale“. Le violazioni riguardano la sicurezza antincendio e sui luoghi di lavoro, in particolare la presenza di scaffali contenenti bottiglie di alcolici e materiale infiammabile accanto alla sala, un’unica uscita di sicurezza dotata di porta con apertura “controesodo“.

Sequestrato il Cinemino, svolgeva attività imprenditoriale Leggi tutto »