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Sesto Città Europea dello Sport 2022

Sesto Città Europea dello Sport 2022. Un’ottima notizia per la città e per tutta la Lombardia che in questo momento ha necessità di nuovi traguardi positivi a cui rivolgere lo sguardo. A dare con entusiasmo l’annuncio è stato lo stesso sindaco Roberto Di Stefano: “Cari cittadini, con grande orgoglio vi annuncio che siamo diventati ufficialmente Città Europea dello Sport 2022! Come ha spiegato la commissione di ACESEurope che ci ha fatto visita in occasione del fine settimana della Festa dello Sport, del Volontariato e della Salute, grazie al nostro lavoro Sesto si è dimostrata un ottimo esempio per la promozione della salute e per l’inclusione delle disabilità attraverso lo sport, oltre a tutte le politiche intraprese per migliorare gli impianti sportivi e supportare attività ed eventi. Ne siamo molto felici e soddisfatti. Ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto la nostra candidatura, Regione Lombardia, Coni Lombardia, Comitato Italiano Paralimpico Regione Lombardia, ASST Nord Milano, tutte le società e le associazioni del territorio, i volontari impegnati nello sport e tutti coloro che hanno lavorato con passione per raggiungere questo grandissimo risultato a cui, come amministrazione, abbiamo creduto fin dall’inizio. Perché, come dice il nostro claim, NOI VOGLIAMO VIVERE A RITMO DI SPORT!”.

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A Sesto riparte la chirurgia dopo 50 giorni

A Sesto riparte la chirurgia dopo 50 giorni. L’entusiastico comunicato dell’ospedale di Sesto è uno dei tanti segnali positivi che indicano quanto l’Italia sia vicina al ritorno alla normalità. “E’ partita ieri all’Ospedale di Sesto San Giovanni la fase 2 dell’ASST Nord Milano con il primo intervento chirurgico programmato dopo oltre 50 giorni di stop dovuto all’emergenza COVID 19. Accanto alla sala operatoria dedicata alle urgenze h24 che è sempre rimasta operativa, è stata attivata una seconda sala operatoria per far ripartire gradualmente gli interventi programmati di chirurgia oncologica e chirurgia maggiore non differibile per i pazienti seguiti all’Ospedale di Sesto e all’Ospedale Bassini. Partendo dall’elenco dei pazienti in lista e dalla storia clinica di ciascuno, le équipe chirurgiche dei due Ospedali hanno iniziato a riprogrammare gli interventi individuando e contattando i pazienti operabili. Il percorso di preparazione e di accesso all’intervento ed alla degenza dedicata è molto rigoroso al fine di contenere il rischio di contagio. Durante il pre-ricovero, a ridosso dell’intervento, vengono effettuati tutti gli esami necessari a garantire la massima sicurezza e verificare la negatività del paziente per COVID (tampone naso-faringeo) e l’assenza di compromissioni polmonari (tc torace). La ripartenza è stata possibile anche grazie alla dimissione giovedì scorso dell’ultimo paziente COVID positivo dalla Terapia Intensiva di Sesto. A partire da venerdì scorso il reparto di Terapia Intensiva, che ospita 4 posti letto, è stato oggetto di interventi strutturali volti a migliorare i percorsi interni e a sanificazione straordinaria: da ieri la Terapia Intensiva è stata interamente dedicata ad ospitare pazienti NO COVID ed è a disposizione di entrambi gli ospedali dell’ASST Nord Milano. All’Ospedale di Sesto anche il reparto-subacuti non ospita piu’ pazienti COVID ma è stato dedicato ad ospitare temporaneamente i pazienti che necessitano di ricovero tramite Pronto Soccorso e che sono in attesa di tampone in modo da poterli successivamente indirizzare verso un reparto COVID o verso un reparto COVID FREE: in questo modo si accresce la sicurezza dei pazienti evitando che il ricovero possa rappresentare un’occasione di contagio. Rimane interamente COVID il reparto di Medicina con 25 posti letto”.

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Sesto, scoperto laboratorio clandestino cinese

Sesto, scoperto laboratorio clandestino cinese. A darne notizia è  stato lo stesso sindaco Roberto Di Stefano: “La Polizia Locale, con le nuove squadre di Polizia Giudiziaria, è intervenuta in un locale Via Giovanna D’Arco, adibito a deposito/magazzino dove dimoravano e svolgevano attività lavorativa alcuni cittadini cinesi. Dal sopralluogo è emersa la presenza di 4 postazioni lavoro costituite da macchine da cucito di tipo professionale oltre a cataste di tessuti, bottoni e cerniere lampo e numerosi prodotti di abbigliamento contraffatti di varie marche. All’interno sono state trovate tre persone, il titolare e due lavoranti. Uno dei 2 lavoranti era senza documenti e senza contratto di lavoro.  Attiguo al laboratorio veniva trovato anche un antibagno adibito a cucina e poi un piccolo bagno in pessime condizioni igieniche. In un altro locale vi era un letto e numerose valigie con abiti all’interno. Il titolare del lavoratorio, che non aveva fatto comunicazione a Regione dell’azienda artigiana è stato sanzionato per violazione a questo obbligo e in più sarà denunciato per sfruttamento del lavoro nero. Il dipendente senza documenti e permesso di soggiorno è stato fermato e portato in Questura per l’identificazione, dove è stato trattenuto per l’espulsione.  Siamo soddisfatti per questa importante operazione. Ringrazio l’Assessore alla sicurezza D’Amico, il Comandante Brighel e gli agenti della Polizia Locale per questo rilevante intervento. Colgo l’occasione per evidenziare il lavoro della Polizia Giudiziaria della Locale, squadre che sono state create e introdotte da poco, che si sono occupate dell’indagine durata un paio di settimane. Questo tipo di attività, in abiti civili e dietro segnalazioni dei cittadini, sono particolarmente utili perché rendono più ampio l’orizzonte di operazioni della Polizia Locale e garantiscono interventi su problematiche che prima era più difficile contrastare. Qui stiamo parlando di sfruttamento del lavoro nero e di condizioni di vita e lavoro pessime e inaccettabili, situazioni che vanno assolutamente stroncate e condannate”.

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