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#sindacodiMilano2021 che ne pensate di Morelli?

Alessandro Morelli è la plastica rappresentazione del politico leghista dell’epoca successiva a quella in cui a dirigere il partito era Umberto Bossi. Giovane, di buona cultura, noto per l’eloquio chiaro e fluente, milanese di origine controllata, salviniano convinto, ha anche un cursus honorum di tutto rispetto. Caratteristiche che hanno indotto molti nel suo partito a indicarlo come candidato ideale della Lega per Milano. Idea che non sembrerebbe dispiacere nemmeno a lui. Giornalista professionista sono nato Vizzolo Predabissi (Mi). La mia attività politica parte dai territori del Sud Milano tra i quartieri di Gratosoglio, Vigentino e la Baia del Re. Amante dell’ambiente e della natura mi sono diplomato in Agraria e ho frequentato la Facoltà di Produzioni Animali mentre iniziavo l’attività politica nelle Università. Nel 1997 sono stato eletto in Zona 15 e dal 1999 consigliere di Zona 5 dove ho ricoperto l’incarico di capogruppo della Lega Nord. Dal 2001 presidente della Commissione Sport e Tempo Libero, dove, oltre al sostegno delle realtà sportive della Zona, mi sono occupato in particolare dei giovani, organizzando concerti e promuovendo la sala prove nel Cam di via Saponaro, in Gratosoglio oggi ancora attiva. All’interno della Lega sono stato coordinatore milanese del Movimento Giovani Padani e dal 2001 sono giornalista del quotidiano di partito “la Padania” dove mi occupo di politica, sono responsabile dei palinsesti di Radio Padania Libera dove seguo anche i fili diretti con gli ascoltatori. Per 5 anni sono stato segretario della sezione “Darsena” dove ho lavorato al fianco di comitati ed associazioni del territorio condividendo tante battaglie e vittorie. Nel giugno 2010 sono stato nominato assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Identità al Comune di Milano. Dal giugno 2011 eletto Consigliere Comunale della Lega Nord al Comune di Milano e dall’ottobre 2012 sostituisco Matteo Salvini come capogruppo. Che dal 2018 è anche parlamentare della Repubblica lo aggiungiamo noi. Dalla sua ha sicuramente l’appoggio di Matteo Salvini di cui è un fedelissimo e di molti leghisti che contano, un buon seguito popolare e la lunga militanza all’interno delle istituzioni. Contro, la poca esperienza come amministratore e, soprattutto, i molti altri del suo partito che ambiscono alla candidatura a sindaco di Milano. Precedenti: #sindacodiMilano2021 che ne pensate di De Corato? #sindacodiMilano2021 che ne pensate della Sardone? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Gallera? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Giachetti?

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Sestese acquista l’ex dominio del Sindaco e ci pubblica una foto della Segre

Una foto a tutto schermo della senatrice Liliana Segre. Questo compare sull’ex sito ufficiale del Sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, dopo la polemica nata in seguito al no del consiglio comunale di dare la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita. A pubblicarla sarebbe stato un cittadino di Sesto San Giovanni che, dopo avere verificato il mancato rinnovo del dominio “www.distefano2017.it” da parte di chi fino a qualche mese fa ne era stato il legittimo proprietario, ha deciso di acquistarlo per poi modificarne la home page in segno di protesta per la decisione presa dalla maggioranza del Consiglio Comunale di Sesto San Giovanni.  

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Colazione con il Sindaco, Sala a tutto campo su Seveso, Stadio, Navigli e botteghe storiche

Ascoltati i cittadini presenti e preso nota delle loro segnalazioni, sono stati molti gli argomenti trattati da Beppe Sala nel corso della “Colazione con il Sindaco” che si è svolta al bar Tranvai in via Tirano nel Municipio 2. Primo fra tutti quello delle esondazioni del Seveso, che interessano solo marginalmente il Municipio 2, nella parte confinante con il 9. A riguardo di questo Sala ha detto “la questione Seveso sara’ risolta nel 2023, non prima“, aggiungendo “Il 2020 sarà l’anno della verità perché dovrebbero partire sei cantieri, se non ci saranno ritardi il 2023 è realistico come anno“, nel frattempo sarà necessario “rinforzare la pulizia di ogni possibile spazio di accumulo, di freno al fluire delle acque“, senza dimenticare però che “abbiamo pendenti 3 ricorsi”. A riguardo della decisione del Comune di ricorrere al Tar contro un provvedimento di Regione Lombardia sul tema dei locali storici Sala ha invece spiegato “Dal mio punto di vista ha completamente ragione l’assessore Tasca, adesso andiamo avanti poi vedra’ la giustizia chi ha ragione“,  aggiungendo “evidentemente c’e’ una difesa degli interessi e noi con fatica sopportiamo intromissioni su quelle che riteniamo essere questioni che riguardano principalmente i cittadini milanesi“. Sala ha parlato anche del voto sul nuovo stadio che l’aula di palazzo marino sarà chiamata a esprimere lunedì, “Penso che tutti magari no, però il mio auspicio è che ci sia compattezza, vediamo anche la discussione come si evolve. Anche perché è abbastanza evidente che un voto, pur positivo, riporta il lavoro poi sulla giunta e su me stesso“. Una scelta, quella dell’aula, fatta per coinvolgere il Consiglio, non per “una nostra deresponsabilizzazione“, poiché, “anche se fosse un voto positivo sul tema chiave, che è quanto volume concedere, io non penso che il Consiglio delibererà da questo punto di vista, quindi tornerà senz’altro a noi“, anticipando che lunedì sarà presente in Consiglio Comunale per il voto. Infine, Sala è tornato sulla riapertura dei navigli gettando uno sguardo alle future elezioni amministrative, “Sono innamorato dell’idea di riaprire i Navigli, ma oggi non ritengo saggio farlo perché ci sono altre questioni aperte sulla città. Se mi dovessi ricandidare so che i cittadini mi porranno questa questione e dovrò trovare una risposta definitiva“.  

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Stadio, De Chirico (FI): Sindaco trasformista, scarica sui club le sue responsabilità

“Nella telenovela sul nuovo stadio, ennesimo trasformismo del Sindaco Sala che con le dichiarazioni di questa mattina vuole togliere dall’imbarazzo sé stesso e la sua maggioranza – dichiara Alessandro De Chirico, consigliere comunale a Palazzo Marino -. Andare contro l’opinione pubblica milanese, molto legata ai ricordi dei trionfi rossonerazzurri nella Scala del calcio, è un’operazione che rischia di far perdere consensi” ma, “Da un’amministrazione comunale illuminata ci aspetteremmo che prenda decisioni responsabili per una scelta sicuramente difficile, ma che deve essere frutto di un’analisi che tenga conto di pro e contro“. “Vendere a Milan e Inter lo stadio di San Siro significa lasciare a loro la scelta sul suo futuro che sembra già scritto. – prosegue l’azzurro – Come del resto sembra scontato l’esito di un ipotetico referendum. Invece, ritengo più importante che sia il Consiglio comunale a guidare tutta l’operazione per dare indicazioni sull’intero futuro dell’immensa area che possa tenere da conto le esigenze delle società calcistiche, ma anche e soprattutto quelle dei milanesi. Un progetto è di valore se racchiude in sé una visione complessiva e per farlo è necessario che si tengano in considerazione le esigenze dei quartieri coinvolti e dell’intera città“. “Ci aspetteremmo un po’ di coraggio da parte del sindaco, invece – conclude De Chirico – sembra più attento ai like che prende sui social quasi fosse un Salvini qualunque a cui spesso riserva le sue critiche“.  

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Un posto al Famedio per Antonio Iosa

Un posto al Famedio per Antonio Iosa. Lo spera la famiglia, la città può accettarlo. Antonio Iosa, morto all’età di 86 anni, è stato un simbolo di impegno civile capace di sopravvivere anche alla gambizzazione da parte delle Brigate Rosse. I comunisti di allora avevano infatti deciso di punirlo per aver infiltrato la Dc nella classe operaia. Dopo un lungo calvario in ospedale Iosa aveva proseguito il suo impegno come presidente dell’Aiviter, l’associazione italiana vittime del terrorismo, e del Circolo Carlo Perini. Una figura storica ricordata anche dal sindaco Giuseppe Sala: “Oggi ci ha lasciati Antonio Iosa, testimone coraggioso della politica milanese. Trentanove anni fa le Brigate Rosse lo gambizzarono. Non smise mai di lottare, continuando a credere nella libertà e nell’impegno civile. Un pensiero alla sua famiglia” ha scritto il primo cittadino. Ma non è stato l’unico: in tanti, sia a destra che a sinistra, hanno espresso il loro cordoglio per una persona che più di altre ha saputo rappresentare i valori civili. Per questo ci uniamo all’appello della famiglia e chiediamo che Iosa sia deposto nel Famedio. Sarebbe un gesto giusto sotto molti punti di vista, un atto con cui la città riconosce il valore di un suo cittadino e dei valori secondo i quali ha vissuto. Anche l’Anpi ha espresso l’importanza di una figura come quella di Iosa: “Esprimo anche a nome dell’Anpi provinciale di Milano profondo cordoglio per la scomparsa di Antonio Iosa, che ha da sempre inteso la Memoria come costante impegno civile. Instancabile è stato il suo monito contro il risorgere del terrorismo e di movimenti che mettessero a rischio le istituzioni democratiche. Mancherà tantissimo a tutti noi“, dice il presidente dell’Anpi milanese Roberto Cenati. Anche forzisti come Bruno Dapei lo hanno ricordato con affetto: “Addio caro Antonio, maestro di politica e di vita“. Anche Fratelli d’Italia tramite Francesco Rocca ha espresso il suo cordoglio: “Ho avuto l’onore di conoscere Antonio Iosa e di collaborare con lui per la Quinta Giornata della Legalità e Giustizia con la presentazione del “Quaderno Bianco”: una dettagliata ricerca di 300 pagine su tutti i Quartieri del Municipio 4. Siamo riusciti a concretizzare dei “Percorsi di Legalità” sul territorio. Ci tengo a ricordare l’evento del Municipio 4 “Parco Alessandrini in Festa” del 15 settembre 2018; in collaborazione con i Comitati di Quartiere. È stato realizzato un evento-percorso al parco Emilio Alessandrini, valorizzando tutti i suoi spazi, alternando attività ludiche e sportive. Antonio fu vittima delle Brigate Rosse, venne gambizzato nel 1980. Eravamo politicamente distanti, spesso e volentieri con visioni opposte ma siamo riusciti a lavorare bene e in sintonia. Ricordo con gioia le serate in pizzeria sotto casa sua in zona Mac Mahon e i suoi appassionati racconti. Amava Milano e ha dato tanto per la nostra Città, soprattutto per i quartieri periferici e per la sua Quarto Oggiaro. Lo porterò sempre con me“. Se dunque il valore di Iosa viene riconosciuto da tutti perché non trovare un posto al Famedio per Antonio Iosa?

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M5 a Cinisello, Ghilardi: fiero dei risultati ottenuti

Il sindaco di Cinisello Balsamo, Giacomo Ghilardi si è dichiarato “fiero” dei risultati ottenuti sul fronte del potenziamento del trasporto pubblico con la realizzazione della fermata della metro Lilla in una zona strategica per la città, ma soprattutto il finanziamento, approvato dalla Giunta, della seconda fase dello studio di fattibilità del prolungamento della M5 verso Monza, compreso lo sbinamento da Bignami verso Bresso-Cusano Milanino per poi arrivare a Cinisello Balsamo con altre due o tre fermate nei quartieri a nord. “La nostra è una Giunta che guarda al futuro. Con l’inserimento del finanziamento per lo sbinamento non abbiamo lasciato un’opera incompiuta e abbiamo accelerato i tempi. Tra qualche anno potremo finalmente vedere la nostra città inserita nel sistema metropolitano lombardo e con una grande opportunità di rilancio. Quello che abbiamo approvato è l’atto più significativo per la nostra Giunta a solo un anno dall’inizio legislatura“, ha dichiarato il sindaco. Il progetto dello sbinamento della linea M5 era stato presentato a Cinisello Balsamo in aula Consiliare in occasione di un incontro pubblico che ha visto la presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e dei Parlamentari del territorio oltre che dell’Amministrazione comunale. Le ipotesi di tracciato delineate in quella occasione sono state quattro e toccavano diversi punti e quartieri della zona nord-ovest della nostra città, tra cui Bellaria, Campo dei Fiori e Sant’Eusebio/Borgo Misto “Mentre per il tracciato principale della M5, quello verso Monza, il governo ha stanziato tutti i fondi necessari alla sua realizzazione, per questo secondo ramo abbiamo previsto il finanziamento per la fase della fattibilità tecnico-economica, indispensabile per valutare il rapporto tra costi e benefici. Come Amministrazione comunale stiamo mettendo le basi per lo sviluppo del trasporto della mobilità e del trasporto pubblico. Stiamo parlando di un utenza potenziale di 200/300mila passeggeri. Mi auguro che queste grandi opere vedano le istituzioni e le tutte le forze politiche unite, perché senza ostilità e strumentalizzazioni si possa lavorare per il raggiungimento di un obiettivo comune“, ha concluso il sindaco. Askanews  

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