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Aumento del biglietto Atm, la lettera del sindaco Giuseppe Sala

Caro Beppe, uso un discorso molto diretto. Tutto bello. Belle le idee, bello il tentativo, belli i propositi. Qui però siamo a Milano, terra di gente positiva ma non cieca. Chi li usa i mezzi, sa che sull’aumento del costo del biglietto “canti la mezza messa”. Si vede che non li usi, abituato come sei a passare da una poltrona di potere all’altra tu usi auto blu e corsie preferenziali. Ricordiamo quando annunciasti come fosse un successo l’apertura delle prime due fermate della metropolitana 4. Quella che doveva essere pronta per il tuo decantato Expo 2015: ora sveglia Beppino caro, siamo nel 2019 e ancora non va. Però i soldi pubblici li hanno presi. Dove sono? Perché prima di chiederne altri forse era il caso di chiedersi questo non credi? Almeno per spiegarlo ai milanesi, nessuno ti chiede di diventare magistrato. Però noi piano piano il naso ce lo stiamo mettendo nei conti delle metropolitana e forse è il caso che di alcune questioni ne parli prima tu della stampa. Abbiamo iniziato a raccontare i problemi delle scale mobili targate Anlev, azienda dietro il cui nome stanno le stesse persone che negli anni passati ebbero qualche guaio giudiziario per le scale mobili della linea Gialla. Ora, nessuno è più garantista di noi, però questo fatto stona molto con i continui disservizi delle scale mobili. In teoria sono le più nuove della città e sono sempre rotte. Astaldi, che ha costruito la linea, è in fallimento. Alcuni treni, anche questi in teoria tra i più nuovi della città, girano da anni con le porte rotte. Chi ha fatto quei contratti? Qualcuno ha controllato prima di continuare a versare milioni su milioni non suoi ma di tutti? Te lo ripetiamo: ci stiamo mettendo il naso, anche nel variegato mondo di consulenze e affini. Il quadro non è eccezionale, quindi come d’uso per chi fa il gazzettiere ti lasciamo con una domanda: tutto bello, ma ci abbiamo messo la testa davvero o solo il portafoglio degli altri? Per permettere a tutti di avere anche la tua versione del discorso, lasciamo ai lettori la lettura della tua lettera. Probabilmente siamo pure i primi a pubblicarla. Cari concittadini, mi rivolgo a tutti voi in occasione dell’introduzione del nuovo Sistema Tariffario Integrato dei mezzi pubblici. Si tratta di una grande novità. In questi anni non ho mai smesso di affermare che i trasporti sono una delle architravi su cui dobbiamo costruire il futuro della nostra città. Mezzi pubblici il più possibile efficienti e puntuali sono la condizione per avere una Milano capace di crescere, di rispettare i suoi impegni, di assicurare un ambiente più pulito a noi e ai nostri figli. Però, per fare questo è necessario che il sistema dei trasporti non sia costruito a compartimenti stagni ma rappresenti un’opportunità per tutto il territorio metropolitano e oltre. Ed è proprio in questa prospettiva che va letto il nuovo sistema. Per la prima volta con lo stesso biglietto potranno muoversi 4,2 milioni di abitanti di Milano e di altri 212 comuni lombardi. Non solo. L’abbonamento annuale non cambierà di prezzo e abbiamo prodotto un articolato sistema di vantaggi riservati agli under 30 anni, a chi è più disagiato, a chi ha superato i 65 anni di età, e alle famiglie. E inoltre tutti i bambini e i ragazzi sotto i 14 anni avranno uno speciale abbonamento che consentirà di viaggiare sempre gratis su tutti i mezzi pubblici del nostro sistema. Da oggi quindi abbiamo a disposizione uno dei più potenti mezzi per migliorare nei fatti il clima e l’aria che respiriamo nella nostra città. Più useremo tutti i mezzi pubblici, più risparmieremo, meno inquineremo e meno auto entreranno in città ogni giorno. Questo è un risultato molto importante che pone di nuovo la nostra città tra le più avanzate esperienze nello scenario internazionale. Ma, direte, e l’aumento del biglietto? Non ho certamente intenzione di nascondere che il biglietto ordinario aumenta di prezzo, passando da 1,5 a 2 euro. Permettetemi però di aggiungere che con 2 euro da oggi si può viaggiare per 90’ su tutti i mezzi non solo a Milano ma anche in altri 21 Comuni intorno alla nostra città, potendo timbrare più volte in metropolitana. Ma non è questo il punto. Rivendico il diritto e anche il dovere di un sindaco di guardare al futuro della città e di reperire i mezzi necessari per continuare a mantenere Milano al livello raggiunto oggi e anche a migliorarlo. Milano, sulla scia dell’operato dei sindaci che mi hanno preceduto, con l’Expo e con la vitalità che abbiamo saputo esprimere sta vivendo una bellissima stagione. Potremmo goderci i complimenti che stiamo ricevendo, ma non saremmo Milano. Guardare avanti, puntare a un futuro migliore, più equo e più rispettoso dell’ambiente: questi sono gli obiettivi che ci siamo proposti e questo è il mio modo di intendere il mestiere di sindaco. Avanti allora con le Olimpiadi del 2026, il nuovo grande appuntamento di Milano e dell’Italia con il mondo. Avanti con gli sviluppi urbanistici che devono continuare a costruire una città che cresce e che è in grado di offrire soluzioni abitative ai giovani, agli anziani e a chi fa fatica. Avanti con la realizzazione di un welfare capace di dare ai Milanesi, vecchi e nuovi, pari opportunità di vivere in città. Avanti con la cura della città, con le opere del Piano Quartieri e con la sua volontà di continuo confronto con tutti i cittadini. Avanti con l’attenzione alla sicurezza e al controllo di quelle situazioni dove l’illegalità cerca di affondare le sue vergognose radici. Avanti, dunque, anche con il nuovo Sistema Tariffario studiato per diffondere l’uso dei mezzi pubblici come pratica abituale e continua, fin dai primi anni di vita. Tra un paio d’anni la M4 comincerà a raccontare a milioni di persone una nuova storia della nostra metropolitana, in seguito raggiungeremo Monza e continueremo a studiare e a investire per un sistema di trasporti sempre più integrato ed ecologicamente vantaggioso. Ogni euro che incasseremo in più

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Cascina Linterno, arriva la colazione col sindaco Sala

Sabato 8 giugno alle 9.30 Cascina Linterno ospiterà a colazione il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, per un incontro con i cittadini, per parlare del Parco delle Cave, del nostro quartiere, della nostra città. L’incontro è aperto a tutti, vi aspettiamo! ORE 09.30/10.30 – COLAZIONE CON IL SINDACO presso Cascina Linterno (ingresso da via Fratelli Zoia 194) ORE 10.30/10.45 – Passeggiata nel Parco delle Cave, da Cascina Linterno alla Cava Aurora ORE 10.45/11.05 – Incontro e visita Associazione “Unione Pescatori Aurora” ORE 11.05/ 11.10 – Trasferimento da Associazione Pescatori Aurora all’Associazione “Shadow Archery Team” ORE 11.10/11.30 – Incontro e visita Associazione “Shadow Archery Team” ORE 11.30 – Uscita da via Bonaventura Broggini, 30

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Anniversario della Polizia con Questore e Sindaco

Si sono svolte anche a Milano le celebrazioni per il 167esimo anniversario della Polizia. La cerimonia stamane al Teatro Strelher dove è intervenuto il neo Questore Sergio Bracco. Presenti tra gli altri anche il sindaco Giuseppe Sala e l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato. Bracco ha confermato il calo dei reati sul territorio: “io non c’entro perché sono qui da poco – ha precisato – ma è un risultato positivo non solo per la Questura, ma per l’intera città” e ha citato alcuni fronti che vedono costantemente impegnata la Questura, come il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e la lotta alle infiltrazioni mafiose. Un riferimento particolare poi, da parte del Questore alla necessità di porre attenzione anche “a chi subisce i reati“, pensando a modalità per un maggiore supporto alle vittime: “Qualcosa che le possa aiutare – ha affermato – ad esempio dedicare qualche risorsa per seguire le vittime di reato, dare loro un punto di riferimento a cui rivolgersi“. Nel corso della mattinata si è svolta anche la premiazione degli agenti che si sono distinti in particolari operazioni.  

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Sala: se me lo chiedessero oggi mi ricandiderei

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dà la sua disponibilità per una ricandidatura a Palazzo Marino: “Prenderò la decisione a tempo debito. Ma se dovessi decidere oggi non avrei dubbi: mi ricandiderei“, ha detto Sala in una intervista al quotidiano La Stampa. Al centro del colloquio c’era il progetto di riapertura dei navigli milanesi. “I navigli – ha spiegato Sala – sono stati chiusi alla fine del secolo scorso, quando le condizioni igieniche non erano più adeguate. Ma la verità è che la chiusura coincide anche con il momento di una rivoluzione industriale. La gente voleva andare in auto. Adesso, non dico che la situazione sia opposta. Ma i centri della città sono alla ricerca di una vivibilità diversa, che prescinda dal traffico selvaggio. E’ ovvio che tutto questo può avere senso soltanto se fatto con la giusta gradualità“. Nel corso del colloquio Sala ha riconosciuto alcune critiche al progetto. La più fondata, ha detto, è “quella sulla mobilità e sui parcheggi. Indubbiamente, qualcosa cambierà. Ma ci vorranno dieci o dodici anni per portare a termine tutta l’operazione. E allora, la mia risposta alle critiche è questa: dovete immaginare come potrà essere Milano nel 2030″. “Abbiamo avuto anni difficili, ma adesso l’orgoglio si sente“, ha ricordato. “Per l’inaugurazione della prima parte del progetto – ha poi concluso Sala – potrei essere ancora il sindaco della città, se fra due anni mi verrà confermata la fiducia. Prenderò la decisione a tempo debito. Ma se dovessi decidere oggi non avrei dubbi: mi ricandiderei“.

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Sindaco Sala, cade l’accusa per turbativa d’asta

L’accusa di “turbativa d’asta” mossa dalla che la Procura generale al Sindaco Sala per gli appalti relativi alla fornitura di alberi e verde per Expo è stata archiviata dal giudice preliminare Giovanna Campanile. La decisione del Giudice è stata facilitata dalla stessa Procura Generale che dopo avere approfondito il caso aveva chiesto il proscioglimento, così ieri Campanile ha  sentenziato che dalla gestione dell’appalto “non è derivato nessun ingiusto vantaggio o danno per alcuno dei concorrenti”. Per Sala rimane ora aperta una sola accusa: la falsificazione del verbale di nomina della commissione che doveva aggiudicare la piastra, retrodatata per guadagnare tempo quando nel 2013 si pavento il timore di non finire i lavori in tempo per l’inaugurazione. Il processo, che comincerà il mese prossimo, non sembra preoccupare i difensori di Sala, secondo i quali (dato per scontato che il documento fu falsificato) si tratterebbe di un “reato innocuo” che non ha portato conseguenze pratiche come nel caso di quello archiviato ieri. Il Sindaco, appresa la decisione del giudice, ha dichiarato  “è un peso di meno” sottolineando che anche se “rimane una parte sulla retro-datazione di un documento, però pare che stia venendo fuori un quadro generale di mia correttezza e che ho sempre fatto l’interesse del bene pubblico“. “Sono sempre stato sereno – ha quindi concluso Sala – ma alleggerirsi aiuta, anche perché non faccio un lavoro semplicissimo“.  

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