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Regione posticipa il blocco diesel, Confesercenti: “Condividiamo”

Regione posticipa il blocco diesel, Confesercenti: “Condividiamo”. L’Assessore lombardo all’Ambiente, Raffaele Cattaneo ha ribadito al “Tavolo Aria” della Regione la volontà di posticipare il blocco diurno infrasettimanale dei veicoli Euro 4 Diesel ed Euro 1 Benzina originariamente previsti per Ottobre 2020 a un’ancora non precisata data del Gennaio 2021, non escludendo ulteriori posticipazioni nel caso in cui emergessero nuove difficoltà nei mesi a venire. L’Assessore ha inoltre auspicato l’effettiva erogazione delle risorse già assegnate dal Governo alla Lombardia per finanziare nuovi incentivi per la sostituzione dei veicoli più obsoleti, anche da parte delle imprese. «Non possiamo che condividere questa scelta» dichiara Gianni Rebecchi, Presidente di Confesercenti regionale Lombardia «essendo evidente che la crisi economica innescata dal Corona Virus renda opportuna una revisione delle tempistiche precedentemente previste per il rinnovo del parco veicoli, alla luce della grande difficoltà vissuta dalle imprese lombarde, in particolare nei settori del commercio, del turismo e, più in generale, del terziario». «Confidiamo che nei prossimi mesi il tavolo aria sia riconvocato per poter valutare l’effettivo andamento della situazione» riprende Rebecchi, «evidenziando in ogni caso l’esigenza di stanziare quanto prima nuove risorse per agevolare la sostituzione dei veicoli più obsoleti da parte delle imprese lombarde».

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Smog: revocate le misure temporanee di primo livello

Revocate, da oggi, domenica 23 febbraio, le misure temporanee attive nei comuni con più di 30.000 abitanti e in quelli aderenti su base volontaria nelle province di Milano e Pavia dove, per due giorni consecutivi, i valori medi di Pm10 sono stati al di sotto del limite di 50 µg/m³. Nella giornata di ieri la media delle concentrazioni di PM10 è stata inferiore al limite in tutta la Regione, ad eccezione della provincia di Cremona in cui il valore medio si è attestato a 56 µg/m³. I dati sulla qualità dell’aria vengono esaminati ogni giorno e viene data comunicazione in maniera tempestiva circa la cessazione delle limitazioni temporanee. Come previsto dalle delibere di Giunta, qualora si registrassero un valore al di sotto della soglia unito a previsioni meteorologiche con condizioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti oppure valori al di sotto della soglia per due giorni consecutivi, si potrà procedere con la disattivazione delle misure temporanee.  

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Insiste lo smog. Cattaneo: avanti con le politiche strutturali

“Rinnoviamo il nostro impegno e i nostri sforzi a mettere in atto, per lo smog, politiche strutturali che stanno contribuendo a un progressivo miglioramento della qualità dell’aria come abbiamo fatto in questi anni. Tutto ciò ci permetterà di rientrare sotto i parametri previsti dall’Unione Europea per tutti i limiti entro il 2025, come dice il nostro ‘Piano della qualità dell’Aria“. L’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, commenta così il superamento, a Milano, del 35° giorno, per il 2020, dei limiti di legge per la concentrazione di Pm10 consentita dalla normativa europea. “Questa notizia – conclude Cattaneo – non ci fa piacere. Anche se ricordiamo che lo scorso anno il 36° giorno venne registrato il 22 febbraio, in una situazione in cui i giorni favorevoli alla dispersione degli inquinati furono 14 rispetto ai soli 5 giorni di quest’anno”.

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Smog, da domani scattano le limitazioni al traffico di secondo livello

Anche ieri le centraline dell’Arpa hanno registrato concentrazioni di polveri sottili superiore al limite di 50 microgrammi per metro cubo consentiti dalla legge. Infatti la media del Pm10 registrato in città è stato di 74.3 µg/m³:  89 in viale Marche, 74 a Città Studi, 84 µg/m³ in via Senato, 78 al Verziere. Nonostante dal 2 gennaio siano attive le misure di primo livello, da otto giorni consecutivi si registrano valori medi di Pm10 sopra i limiti, cui vanno aggiunti i sette precedenti al blocco e ARPA non prevede sostanziali miglioramenti nel breve periodo. Il comune ha quindi deciso di anticipare a domani le misure del secondo livello previste dal “Protocollo regionale sulla qualità dell’aria“, che normalmente scattano al decimo giorno consecutivo di superamenti del limite  Pm10 di 50 microgrammi per metro cubo e che si attivano solo il martedì o il venerdì successivi all’ultimo rilevamento di Arpa. “Siamo in emergenza smog e la sequenza di superamenti dei livelli limite di Pm10 nell’aria è allarmante – ha dichiarato Marco Granelli assessore alla Mobilità -. Per questo abbiamo deciso di anticipare a domani le misure di secondo livello del protocollo aria della Regione Lombardia, che si aggiungono alle misure già in vigore e soprattutto ad Area B. In questa fase è necessario fare ancora di più”. Rispetto a quanto attualmente in vigore a Milano (il primo livello del Protocollo regionale e soprattutto Area B) con le misure di secondo livello scatta lo stop dei veicoli trasporto persone fino a Euro 4 e trasporto merci (veicoli commerciali) fino a Euro 3 dalle 8.30 alle 18.30 anche sabato, domenica e festivi e trasporto merci (veicoli commerciali) Euro 4 dalle 8.30 alle 12.30 dal lunedì alla domenica, festivi inclusi. Inoltre l’ordinanza prevede il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) con prestazioni energetiche e ambientali che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle.

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Muovermi: allarmismo ingiustificato, limitata la libertà di movimento

Con un comunicato emesso oggi, l’Associazione Muovermi, che si propone di costituire una lista civica per le elezioni comunali del 2021, esprime la  propria “totale contrarietà rispetto alle limitazioni alla circolazione veicolare privata messe in atto dall’amministrazione Sala per contrastare l’aumento delle concentrazioni delle polveri sottili a Milano negli ultimi giorni“, poiché, “Si tratta ancora una volta di misure basate su una lettura totalmente ideologica della realtà e non tengono minimamente conto dei dati disponibili e delle reali esigenze dei cittadini“. “Innanzi tutto – spiegano –  non esiste alcuna emergenza inquinamento, ma solo un problema di temporaneo superamento delle soglie di legge per un solo inquinante, ovvero le polveri sottili. Il trend a medio e a lungo termine per tutti gli inquinanti, comprese le stesse polveri sottili, è in realtà di continua lenta diminuzione, come si evince dai grafici presenti alla pagina http://arcipelagoareac.it/GraficiARPA/ focalizzando l’attenzione sui dati relativi a Milano“. Secondo “MuoverMi” se si esclude il picco dovuto ai fuochi di artificio di Capodanno, “i valori eccedono di poco la soglia di legge. Purtroppo il sistema basato sul semplice conteggio degli sforamenti, indipendentemente dalla loro entità, tende a mascherare questo aspetto essenziale della questione“. “I valori riportati – sottolineano – non comprendono lo scorporo del fondo naturale, come pure prevederebbe la normativa (per es. https://ec.europa.eu/environment/air/quality/legislation/pdf/sec_2011_0208.pdf). In condizioni naturali, e in assenza di eventi quali incendi ed eruzioni vulcaniche, la concentrazione di PM10 nell’aria può ritenersi variabile tra i 5-10 microgrammi/m3 (http://www.aci.it/fileadmin/documenti/studi_e_ricerche/monografie_ricerche/XVII_convegno/DiMatteo.pdf) Considerando quindi un valore intermedio e sottraendolo ai valori misurati per il pm10, negli ultimi 30 giorni (dal 10/12/2019 al 8/1/2020) le giornate di sforamento passano da 12 a 8, con un eccesso medio, rispetto alla soglia di legge, escludendo il picco anomalo dovuto ai fuochi di Capodanno, di appena 7µgm-3. E’ quindi evidente come parlare di emergenza inquinamento sia del tutto ingiustificato“. “Le misure prese sono inoltre doppiamente ingiustificate – aggiungono –  non solo perché rispondono ad un’emergenza inesistente, ma anche perché, ancora una volta, vanno a colpire la mobilità motorizzata privata, quando tutti i dati disponibili attestano in modo chiaro che il traffico privato è una fonte assolutamente secondaria di inquinamento da polveri sottili e che tutte le misure volte a ridurre l’inquinamento attraverso la sua limitazione si sono dimostrate senza effetti reali“. “Riassumendo – concludono –  si può quindi affermare che i provvedimenti adottati corrispondono ad una cura sbagliata per un problema inesistente e hanno come unico effetto quello di creare disagi alle persone e di limitare la loro libertà di movimento, in particolare delle persone meno abbienti, che non possono permettersi di possedere l’ultimo modello di automobile (benché le auto “inquinanti” di oggi non siano altro che quelle ecologiche di appena pochissimi anni fa!”.  

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Smog, le polveri sottili non diminuiscono

Le polveri sottili non diminuiscono. Sono ancora superiori ai termini massimi previsti dalle norme i valori del Pm10 registrati ieri a Milano. Lo dimostrano i dati delle ultime 24 ore diffusi oggi da Arpa Lombardia. A Milano, a seconda della posizione delle centraline di rilevamento, i valori oscillano da 58 a 71 microgrammi per metro cubo (il limite è fissato in 50, ndR). Valori superiori alle soglie anche nell’Hinterland milanese, e a Monza, Cantù (Como), Saronno (Varese) e Como. Il picco massimo di Pm10 si è registrato a Merate (Lecco) con 81 microgrammi per metro cubo. ANSA  

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