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Via Rilke. Lega: in case MM spaccio, topi, occupazioni, furti e infiltrazioni d’acqua

“127 alloggi dei quali 27 sfitti, il 30% occupati abusivamente e acqua che sgorga dal tetto negli appartamenti; ecco la situazione da Terzo mondo nelle case popolari di Via Rilke, in Municipio 4”, denunciano il Consigliere Comunale Samuele Piscina e il Consigliere del Municipio 4 Davide Ferrari Bardile, entrambi della Lega. “Furti costanti, consumo di droga, topi che indisturbati rovistano nelle parti comuni lasciate allo sbando, carcasse di animali abbandonate nelle scale, cancelli spalancati e divelti, infiltrazioni di acqua nella quasi totalità degli alloggi agli ultimi piani tali da dover usare i secchi per raccoglierla e muffa che la fa da padrona ovunque – elencano, per poi accusare – Qui il Comune è totalmente assente e non garantisce alcun intervento risolutivo. É assolutamente inaccettabile che l’Assessore Maran lasci i cittadini in questa situazione”. “Chiediamo a Maran e alla sua maggioranza di sinistra di intervenire immediatamente per rimuovere tutti gli elementi ostativi alla civile convivenza nelle case popolari, in una grande città europea come Milano merita di essere. Invitiamo l’Assessore e il Sindaco a farsi un giro in Via Rilke – concludono Piscina e Bardile – come avvenuto stamane grazie alla commissione che abbiamo fatto convocare, così che possano rendersi conto di come stiano malgestendo la città!”. 

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Quattro arresti per spaccio alla Bovisa

Quattro persone, tra cui tre italiani di 23, 25 e 31 anni, due dei quali incensurati, e un 31enne pregiudicato originario del Senegal, sono finiti in carcere a Milano per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Sequestrati anche 3 chili di hashish, 1 chilo di marijuana, 850 grammi di cocaina, telefoni cellulari, materiali per il confezionamento e la pesatura delle sostanze, oltre 8 mila euro in contanti e un’agenda con nomi e cifre riconducibili all’attività illecita. Trovato anche un passaporto intestato al cittadino del Senegal che è risultato contraffatto. Gli arresti eseguiti dalla Polizia di Stato dopo che giovedì scorso, in seguito a numerosi servizi in zona Comasina e Bovisa con cui è stato individuato individuare uno stabile in via don Minzoni ove si riteneva potevano essere custodite ingenti quantità di sostanza stupefacente, è stato organizzato un servizio di osservazione mirato. Servizio che ha portato a scoprire il giro di spaccio e a individuare i quattro presunti responsabili, i quali ora sono in cella. ANSA

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Pregiudicato 64enne arrestato per detenzione e spaccio

Gli agenti della sezione Antidroga della locale squadra mobile hanno arrestato per spaccio un 64enne pregiudicato italiano e denunciato una sessantenne. Secondo quanto riferito dalla questura del capoluogo lombardo, i due sono stati fermati a bordo di un’auto in via Londonio dopo essere stati sorpresi a vendere circa dieci grammi di marijuana ad un 34enne. In macchina, gli agenti hanno trovato altri 285 grammi di “erba” suddivisi in 22 bustine. La perquisizione è stata quindi estesa all’abitazione della coppia a Erba (Como) dove sono stati sequestrati altri cinque chili di marijuana e 50 grammi di hashish nascosti nel box doccia, oltre a più di 48mila euro in contanti, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. L’uomo è finito in manette mentre la donna, incensurata, è stata indagata a piede libero.  

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Peruviano spacciava droga fingendosi rider

Un peruviano di 38 anni è stato arrestato dalla polizia per detenzione di hashish e marijuana che consegnava fingendosi un rider. Gli agenti lo hanno fermato attorno alle 16.30 di ieri in via Ferrante Aporti, accanto alla stazione Centrale, dove si trovava in compagnia di altri extracomunitari. Nel corso del controllo nel suo zaino termico di una famosa azienda di delivery, i poliziotti hanno scoperto 63 grammi di marijuana. Il resto del carico del peruviano, che ha diversi precedenti specifici, è stato trovato durante la perquisizione del suo appartamento a Sesto San Giovanni (Milano), dove in un altro porta cibo c’erano mezzo chilo di hashish e 250 grammi di marijuana. ANSA

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Spaccio e riciclaggio: dieci arresti

I carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di dieci indagati ritenuti responsabili – a vario titolo – di traffico di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e ricettazione. I provvedimenti sono stati eseguiti nelle province di Milano, Bergamo, Pavia, Pesaro, Ascoli Piceno, Brindisi e Bari. L’indagine era cominciata nel Novembre del 2017 e ha smantellato un’organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti e attiva in diverse province del Nord e Centro Italia. Il denaro provento dello spaccio era periodicamente ritirato da un membro dell’organizzazione che lo nascondeva in normali bagagli da stiva e lo trasferiva il prima a Hong Kong, dove il denaro veniva consegnato ad un money exchange che si occupava di cambiare la valuta e, con trasferimenti bancari, dirottarla in Marocco. Qui era completato il processo di “pulizia” del denaro reinvestito in attività commerciali apparentemente lecite (operanti prevalentemente nel settore dell’ abbigliamento), e impiegato in altre operazioni finanziarie o per acquistare altra droga I militari hanno sequestrato, nel corso delle indagini, 720 chilogrammi di sostanza stupefacente (marijuana, hashish, cocaina ed MDMA) mentre si stima che il denaro transitato su Hong Kong sia quantificabile in circa 200 milioni di euro. ANSA  

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Oppiacei per malati cancro a tossicomani: medico arrestato

Ieri mattina a la polizia ha arrestato un medico di base di 61 anni con studio nella centrale zona Porta Vittoria, accusato di aver venduto delle ricette per l’acquisto di medicinali a base di oppiacei. Lo ha riferito la stessa polizia, spiegando che il dottore è stato posto ai domiciliari con il braccialetto elettronico per spaccio, corruzione e falsità ideologica in atti pubblici. Gli investigatori della settima sezione dell’Ufficio prevenzione generale della questura meneghina sono arrivati al 61enne dopo l’arresto, il 31 gennaio 2020, di un egiziano trovato in possesso di un centinaio di pillole medicinali e di 26 ricette elettroniche compilate dal medico. Dalle successive indagini è emerso che il dottore avrebbe prescritto a malati oncologici gravi circa 9mila prescrizioni di costosi farmaci oppioidi, che in realtà sarebbero finiti a pusher e tossicodipendenti mentre a lui sarebbero andati tra i 10 e i 20 euro a ricetta. Un modus operandi che, sempre secondo l’accusa, avrebbe cagionato al Sistema sanitario un danno che si aggirerebbe intorno al 1,3 milioni di euro. I tossicomani utilizzerebbero questo tipo di pillole con stupefacenti e alcol, ottenendo così un effetto simile a quello dell’eroina. Askanews  

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