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Tre arresti per spaccio e furti nei locali di Porta Venezia

La Polizia di Stato ha arrestato tre persone per furto aggravato in concorso e per spaccio di sostanze stupefacenti: la notte scorsa gli agenti della Squadra Mobile milanese, impegnati in un servizio di contrasto allo spaccio di droga e ai reati predatori nella zona di Porta Venezia, hanno notato due uomini che, verso le ore 01.00, si aggiravano con fare sospetto tra i clienti di un locale in via Lazzaro Palazzi. Uno dei due ha appoggiato la propria giacca sullo schienale di una sedia dove una giovane cliente di 21 anni aveva appeso la propria borsetta. L’uomo ha ritirato poco dopo la propria giacca nascondendovi all’interno la borsa rubata alla ragazza e l’ha poi passata al proprio complice che l’ha nascosta nello zaino prima di allontanarsi. I poliziotti li hanno subito fermati, attraversata la strada in via Tadino, e li hanno arrestati; si tratta di due persone con precedenti penali per furto: l’uomo che ha prelevato la borsa è Z.B., cittadino marocchino di 29 anni, e il complice che l’ha nascosta nello zaino, invece, è S.B. cittadino algerino. La borsa contente denaro, documenti di identità e la tessera universitaria è stata riconsegnata alla ragazza che non s’era accorta del furto. Mercoledì 30, invece, a metà pomeriggio, gli agenti della Squadra Mobile avevano arrestato in via Biondi un 47enne italiano, D.B., per spaccio di droga. Durante l’attività investigativa, i poliziotti erano risaliti all’uomo quale verosimile spacciatore di cocaina e lo hanno seguito: identificata la vettura in suo possesso, gli agenti lo hanno visto salire a bordo verso le 16.30 e raggiungere via Biondi dove, a bordo dell’auto, è salito un altro uomo che è risceso dopo pochi metri per entrare in uno stabile. Subito controllato, quest’ultimo è risultato essere un 53enne italiano che aveva appena acquistato 2 bustine con 1,3 grammi di cocaina dalla persona alla guida dell’auto. Confermata la cessione di droga, un secondo equipaggio ha bloccato la vettura e controllato il conducente, risultato avere precedenti per un omicidio doloso, che, nel cassetto portaoggetti, aveva altre 17 bustine con 11, 4 grammi di cocaina e 470 euro nel portafoglio. In casa, inoltre, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato oltre 60 grammi di cocaina, 11.700 euro e un bilancino di precisione.

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Sardone (Lega): nonostante il trionfalismo del PD a Rogoredo lo spaccio non si arresta

“Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad annunci trionfalistici da parte del Pd sul fantomatico miracolo Rogoredo, smentiti puntualmente dalla realtà dei fatti. L’ultima operazione delle forze dell’ordine, che ringrazio, parlano di una banda di dieci persone finite in manette per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga. Rogoredo resta una piaga aperta della nostra città nonostante le promesse della sinistra. Sono stata in sopralluogo diverse volte nell’ultimo periodo a Rogoredo e ho potuto documentare ciò che avviene nel quartiere: spacciatori, tossici, parchetti requisiti, Cascina Palma occupata da sbandati, la zona al confine con San Donato in mano a pusher nordafricani. Una situazione fuori controllo confermata anche da indagini e arresti. A Rogoredo nessun miracolo ma solo tanto degrado e illegalità”. Così Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega.

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Spaccio a Rogoredo: emessi 18 DASPO

Ieri, mercoledì 26 maggio, la Polizia di Stato ha notificato 18 misure di prevenzione del oglio di via obbligatorio, emesse dal Questore di Milano, nei confronti di diciotto cittadini italiani tra i 24 e i 36 anni, stabilmente gravitanti nella Stazione Ferroviaria di Milano Rogoredo. L’azione di prevenzione, seguita all’istruttoria condotta dai poliziotti della Divisione Anticrimine, su segnalazione dei colleghi della Polizia Ferroviaria in servizio presso la Stazione di Milano Rogoredo, si è resa necessaria in quanto i destinatari delle misure si erano resi responsabili di numerosi episodi minanti la sicurezza sia dei trasporti pubblici che propria. Nei primi giorni del mese di maggio, ad esempio, alcuni di loro avevano causato il danneggiamento, con lancio di pietre, di due treni transitanti lo scalo ferroviario. A questi due episodi si aggiungono numerosi sconfinamenti nelle aree riservate agli addetti ai lavori, ai pericolosi attraversamenti dei binari, nonché alle molestie che gli stessi attuavano nei confronti di personale addetto ai treni, e ai passeggeri. Attraverso tali misure i destinatari vengono “rimpatriati” presso il comune di residenza, con l’espresso divieto di rientrare nel comune di Milano per un periodo da uno a tre anni. Le diciotto persone colpite dalla misura, oltre ad essere state colte nella disponibilità di siringhe e altri oggetti utili alla preparazione e assunzione della droga, fasi che si consumavano proprio all’interno della stazione, sono risultati tutti gravati da precedenti per reati contro il patrimonio, e inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’emissione del provvedimento segue, a stretto giro, l’esecuzione di 12 misure cautelari emesse dal GIP di Milano nell’ambito della vasta indagine, condotta dal Compartimento Polizia Ferroviaria della Lombardia, volta alla repressione dello spaccio di stupefacenti nella stessa area ferroviaria, consolidando l’efficacia dell’azione svolta dalla Polizia di Stato sul fronte della prevenzione dei reati di grave allarme sociale.

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12 arresti per spaccio nella zona di Rogoredo

Ieri mattina, la Polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano (Procuratore Aggiunto Dr.ssa Laura Pedio e dal Sostituto Procuratore dr. Leonardo Lesti), ha eseguito una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 soggetti, 11 cittadini marocchini di età compresa tra i 19 e i 44 anni e di una cittadina italiana di 33 anni, gravemente indiziati di gestire lo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area ferroviaria di Milano Rogoredo. Il gruppo criminale gestiva la “piazza” dello spaccio di droga all’interno delle aree ferroviarie di Milano Rogoredo e San Donato, provocando continui rallentamenti alla circolazione ferroviaria, a causa della presenza quotidiana di numerosi tossicodipendenti alla ricerca della loro dose. Le indagini svolte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Ferroviaria sono state intensificate dal settembre 2020 anche a seguito di alcuni investimenti mortali di persone, presenti indebitamente lungo i binari, verosimilmente per motivi riconducibili allo spaccio di sostanze stupefacenti. Sono state 6 le vittime investite da treni in transito dal 2019. La zona è infatti interessata dal transito e dalla sosta dei treni Alta Velocità, che, a causa dei frequenti attraversamenti, sono spesso costretti ad arrestare improvvisamente la marcia o a rallentarla provocando sensibili ritardi ai convogli, con conseguenti danni economici per le imprese ferroviarie ed evidenti disagi ai viaggiatori. Le articolate attività investigative, concluse stamattina con l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, avevano già portato all’arresto in flagranza, per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di 23 soggetti e al sequestro di 13,5 kg di eroina, 500 grammi di cocaina e la somma contante di 31.000 €. La difficoltà e la pericolosità di intervenire in un contesto ad alta intensità di traffico ferroviario ha spinto gli inquirenti ad un approccio investigativo calibrato rispetto al fine di preservare l’incolumità fisica sia degli operatori di polizia, che dei frequentatori dell’area.

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Due Daspo e bar chiuso per spaccio

Il Questore di Milano ha emesso due provvedimenti di “Divieto di Accesso alle Aree Urbane”a carico di due cittadini nordafricani ‒ uno dei quali 30 enne arrestato e l’altro di anni 23 denunciato in stato di libertà, che sono stati sorpresi dagli agenti del Commissariato “Lorenteggio” durante la cessione della droga a numerosi clienti che li attendevano, appena fuori da un bar in zona “Baggio”. I successivi approfondimenti hanno consentito di accertare come i due uomini utilizzassero il bar di viale delle Forze Armate, come una vera e propria base operativa per confezionare e custodire la droga pronta per la cessione ai consumatori, con la complicità della titolare. Il Questore, a seguito dell’attività istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine e dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, non soltanto ha vietato ai due soggetti di accedere e di avvicinarsi ai bar, ai caffè, e ad altri locali simili, presenti nel territorio del comune di Milano (rispettivamente per due e per un anno) ma ha anche sospeso la licenza per la conduzione dell’esercizio pubblico alla titolare del bar, una cittadina cinese di 52 anni. I due divieti di accesso ai locali pubblici seguono, a meno di un mese, un identico provvedimento emesso a carico di un cittadino italiano che spacciava droga all’interno della sala biliardo di un bar, sempre nella stessa zona. La misura di prevenzione del “Divieto di Accesso alle Aree Urbane”– la cui violazione è punita con la pena della reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro – rappresenta un importante strumento a tutela della sicurezza urbana, volto a garantire la tranquillità e la legalità nelle aree cittadine più sensibili e, in particolare, nelle zone limitrofe a scuole, università e locali pubblici. Ieri, a seguito di controlli da parte degli agenti della Questura di Milano svolti nell’area della stazione Centrale e presso i Bastioni di Porta Venezia, la Divisione Anticrimine ha notificato 36 ordini di allontanamento e 5 divieti di accesso alle aree urbane ad altrettanti cittadini.

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Spaccio nel bagno di un bar: due arresti

Sabato pomeriggio, a Milano in via delle Forze Armate, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino marocchino di 31anni, per detenzione e spaccio di stupefacenti. Per lo stesso reato, in concorso, è stato denunciato il suo complice, cittadino marocchino 24enne e, per il reato di favoreggiamento, è stata invece denunciata una cittadina cinese di 51 anni, titolare del bar nel quale aveva luogo la preparazione e lo smercio della droga. Le indagini della Squadra Investigativa del Commissariato Lorenteggio hanno portato i poliziotti a diversi servizi di osservazione nei confronti di un bar in via delle Forze Armate, notando diversi movimenti sospetti, sia fuori sia all’interno, messi in atto dal 31enne, con la collaborazione del connazionale di 24anni. Intorno alle ore 15 di sabato, gli agenti sono così entrati all’interno del bar, bloccando il 31enne nel momento in cui usciva dal bagno del locale, trovandolo in possesso di 15 grammi di cocaina nella tasca del pantalone. In un’intercapedine del muro della toilette, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 23 dosi pronte per lo spaccio, contenenti un totale di 50 grammi di cocaina, insieme a materiale utile al confezionamento. E’ stato fermato anche il 24enne che era presente sul posto. La perquisizione dell’abitazione di quest’ultimo ha portato poi al sequestro della somma di 16mila euro, provento di spaccio che il giovane aveva nascosto, divisi, tra il tavolo e un mobile della cucina. Il 31enne è stato arrestato per detenzione e spaccio di droga, il 24enne denunciato per lo stesso reato, in concorso. La titolare del bar è stata denunciata per favoreggiamento e sanzionata per aver infranto le prescrizioni delle normative anti-covid.

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