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Il video dell’uomo che spara a due poliziotti

Il video dell’uomo che spara a due poliziotti. Perché per quanto possa essere assurdo, è andata così: riconosciuto dagli agenti ha estratto rapidamente l’arma e si è messo a sparare all’altezza del finestrino. Un fatto gravissimo come ha commentato Stefano Paoloni, segretario del SAP: “Siamo stati informati su un evento increscioso e gravissimo, accaduto nella tarda mattinata di oggi. Due poliziotti, due colleghi, durante lo svolgimento delle loro mansioni, sono rimasti feriti in un conflitto a fuoco in viale Magna Grecia a Taranto. Sembrerebbe che gli agenti fossero sulle tracce di un uomo che aveva rubato un porche e sul quale era stata fatta una segnalazione. Durante la richiesta di riconoscimento del soggetto, quest’ultimo avrebbe impugnato una pistola, prendendo di sorpresa i colleghi e sparando alcuni colpi. Subito dopo aver premuto il grilletto, l’uomo sarebbe fuggito, dileguandosi. Ma la prontezza degli operatori ha permesso l’arresto dello stesso subito dopo l’accaduto. Entrambi gli agenti sono rimasti feriti. Uno è stato colpito alla mano e l’altro trasportato in ospedale è stato ferito al torace. Dalle notizie fino ad ora ricevute, sembrerebbe che sia fuori pericolo. “Auguriamo ai colleghi una pronta guarigione e auspichiamo che chi ha operato per colpire gli agenti venga prontamente punito senza sconti” dice Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP. Continua Paoloni: “Questo episodio evidenzia ancora la necessità e l’urgenza di avere in dotazione, i nuovi giubbetti antiproiettile indossabili dagli agenti durante il servizio, come quelli attualmente in fase di sperimentazione. Pertanto, ci sembra chiaro, che sia necessario che vengano superate le lungaggini burocratiche e che al più presto possano essere utilizzati dai colleghi che operano di pattuglia nelle strade”.

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Aggredito Agente della Locale: sparati due colpi di pistola

La notte di sabato, intorno all’1:45, una pattuglia della Polizia locale in borghese ha subito un’aggressione da parte di un gruppo di persone. La pattuglia era in zona viale Coni Zugna per un normale servizio di controllo di tipo informativo perché nei giorni precedenti alcuni cittadini avevano segnalato atti di vandalismo alle auto parcheggiate. I fatti: uno dei due agenti, intento a osservare un gruppo di ragazzi, viene da questi avvicinato e accerchiato. L’agente si qualifica e, continuando ad essere accerchiato, esplode un colpo in aria per farli allontanare. L’agente prova a risalire in auto, ma viene aggredito da alcuni componenti del gruppo. Dopo una colluttazione i ragazzi riescono a sottrarre l’arma di servizio all’agente che prova a difendersi e a resistere all’aggressione. Durante la colluttazione è stato esploso accidentalmente un colpo di pistola senza conseguenze per nessuno. Nel mentre il secondo agente di pattuglia allerta la Centrale Operativa e sopraggiungono altre due pattuglie. Il gruppo si dà alla fuga e abbandona l’arma gettandola sotto un’auto parcheggiata. Tutto dura pochi minuti. L’agente aggredito, di 61 anni, viene portato in ospedale dove riceve le cure necessarie per le lesioni subite e successivamente dimesso. La stessa notte la Polizia locale avvia le indagini grazie alle quali alcuni componenti del gruppo vengono individuati. Al momento tra di loro risultano alcuni maggiorenni in trasferta a Milano e provenienti da fuori regione, almeno uno di Bolzano. La Polizia locale, in contatto con l’Autorità Giudiziaria, sta acquisendo tutte le prove video, testimoniali e ogni ulteriore elemento emerso per arrivare all’identificazione di tutto il gruppo.

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Sparò a salve su un autobus, denunciato (video)

Lo scorso 11 novembre, la Polizia di Stato, alle ore 9.30, è intervenuta presso la fermata autobus di “Quinto Romano” ove, sulla vettura 1350 della linea 67 dir. Scanini, era stata segnalata la presenza di un soggetto giovane italiano il quale, poco prima, aveva esploso alcuni colpi con una pistola scacciacani all’interno dell’autobus per poi fuggire. I poliziotti delle volanti della Questura di Milano hanno rinvenuto sul posto 6 bossoli (2 sul mezzo e 4 nelle immediate vicinanze). L’attività di indagine dell’Ufficio Prevenzione Generale ha consentito di individuare il responsabile, un milanese di 21 anni che è stato indagato per procurato allarme e interruzione di pubblico servizio. Nel corso della successiva di perquisizione domiciliare i poliziotti hanno rinvenuto 1 Pistola scacciacani marca Bruni modello New Police 8mm priva di tappo rosso con caricatore, 10 cartucce 8 mm, 50 cartucce 9 mm, 1 coltello a farfalla, 8 coltelli Opinel con blocco lama, 3 coltelli blocco lama e 2 coltellini svizzeri.    

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Girano video per un rapper, arrestati per procurato allarme

Domenica scorsa a Milano gli agenti del Commissariato Comasina hanno denunciato in stato di libertà quattro persone in via Pasta e Grisi, di cui due 20enni, uno di 23 anni e uno di 25, per procurato allarme ed esplosione di colpi. Quando sono arrivati, i poliziotti hanno notato 24 ragazzi di cui alcuni a bordo di due moto che sfrecciavano su una ruota, mentre uno dei soggetti, coperto con il passamontagna, ha esploso due colpi d’arma da fuoco a salve. I poliziotti hanno controllato le persone presenti e visto che quattro ragazzi stavano girando un video per un rapper. Gli agenti hanno sequestrato le due moto in quanto sprovviste di assicurazione e sequestrato la pistola priva del tappo rosso unitamente ai proiettili.  

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Sparò in corso Como, arrestato dai Carabinieri

E’ stato grazie alla perseveranza dei carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Duomo, e delle stazioni di Greco e Moscova che si è riusciti a dare un nome alla persona che, lo scorso 9 giugno, tra le numerose persone che uscivano dai locali di corso Como, cuore della movida milanese, aveva esploso un colpo di pistola in aria, probabilmente come ritorsione verso una persona con la quale aveva litigato poco prima. L’uomo, 27 anni, con numerosi precedenti penali, è stato trovato a Varazze (Savona) mentre era in compagnia di altre persone (anche un sorvegliato speciale che è stato arrestato) dopo essersi reso irreperibile da quel giorno. A lui gli investigatori sono arrivati raccogliendo nell’immediato testimonianze su quell’individuo che si era presentato in sella a una potente Ducati e, col volto coperto da un caso integrale, aveva esploso un colpo in aria prima di fuggire. Erano subito andati nei problematici palazzoni di viale Sarca, dove abita l’arrestato, e ci erano tornati più volte, trovando la pistola, un revolver matricola abrasa nascosto sotto il tappetino di un’auto che aveva attirato la loro attenzione perché aveva il nottolino di una portiera con evidenti segni di scasso; poi la motocicletta, in un box della zona. Domenica mattina l’arresto per detenzione e porto d’arma illegale e ricettazione. La targa della moto è risultata contraffatta per nascondere il fatto che fosse rubata. ANSA  

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Spari a salve contro un autobus, denunciato un uomo

Un uomo è ricercato dai arabinieri per aver sparato ieri sera contro un mezzo ATM. Stando alla prima ricostruzione, l’uomo viaggiava intorno alle 19.30 di ieri sul bus 76, quando, all’altezza di via Quinto Romano, è sceso dal mezzo e una volta fuori ha impugnato una pistola a salve ed esploso una decina di colpi diretti al vetro del bus. Non sono stati trovati fori. I passeggeri, terrorizzati, hanno chiamato il 112. Sul posto sono arrivati i carabinieri del servizio Radiomobile, della stazione San Cristoforo e della compagnia porta Magenta, ma l’uomo era già scappato. Si indaga per ricostruire le motivazioni del gesto e l’identità dell’uomo. In seguito alle indagini avviate fin da subito i carabinieri hanno individuato il giovane che ha sparato. Si tratta di un ragazzo di 21 anni, con un precedente per minacce, che vive con i genitori in Via Quinto Romano, poco lontano dalla fermata del bus dove ha sparato. Gli investigatori dell’Arma lo hanno rintracciato circa mezz’ora dopo i fatti nell’abitazione di famiglia. Oltre alla scacciacani (una modello glock senza tappo rosso con 40 cartucce) usata per sparare contro il bus, i Carabinieri hanno trovato nell’appartamento del 21 anni anche altri armi, ora tutte sotto sequestro: una seconda pistola a salve modello a tamburo con due cartucce, un machete, 7 coltelli (4 del tipo “a farfalla” e altri tre multiuso di marca svizzera), un taglierino con impugnatura artigianale e un tirapugni. Materiale nascosto in parte nella stessa camera del ragazzo e in parte in camera da letto dei genitori che però non sapevano nulla delle armi possedute dal figlio. Il giovane, denunciato a piede libero, dovrà ora difendersi da una triplice accusa: interruzione di pubblico servizio, procurato allarme e esplozioni pericolose.  

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