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Stadio Milan San Donato, Di Marco (M5S): “Surreale la doppia faccia della Lega. Questione sia affrontata con serietà: il Milan venga in Commissione”

Nicola Di Marco (Capogruppo M5S Lombardia): “Le parole del deputato leghista Toccalini e del Consigliere Pase, che auspicano la collaborazione del Governo e di Regione Lombardia, per il buon esito del progetto stadio Milan a San Donato sono surreali. Surreali perché nessuno ha ancora visto il progetto. Surreali perché una questione come uno stadio di 70mila posti in una città da 32 mila abitanti è una questione che va affrontata con serietà e non a colpi di slogan. Surreali soprattutto perché solamente ieri sera, in Consiglio comunale, è stata discussa una mozione della Lega che chiedeva fossero i cittadini a esprimersi attraverso un apposito referendum, sulla questione nuovo stadio. Insomma, se sei della Lega non sbagli mai. In Regione e al Governo cavalchi la propaganda del sì allo stadio, anche se nemmeno conosci il progetto. Mentre sul territorio solletichi la pancia di chi è contrario, chiedendo siano i cittadini a decidere, lamentando la scarsa trasparenza del Sindaco, che non informa la popolazione. Dopo questa figuraccia mi aspetterei che il partito che esprime il Governatore regionale cominci a trattare il tema con la dovuta serietà, convocando le società in Commissione Infrastrutture e Territorio per esporre il progetto, come il Movimento Cinque Stelle chiede da diversi mesi. Dobbiamo analizzare i dati e guardare le carte, altrimenti si finisce a parlare del niente o, peggio, a far le figure che hanno fatto oggi i rappresentanti leghisti” così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia, Nicola Di Marco, interviene nel merito della questione relativa all’ipotetico progetto della società Milan di realizzare il nuovo impianto di proprietà a San Donato Milanese.

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Nuovo stadio: i dubbi sull’operazione del M5S

Nuovo stadio: i dubbi sull’operazione del M5S. Mentre mezza città è in brodo di giuggiole per il nuovo stadio Meazza, il Movimento 5 Stelle solleva sui dubbi su cui tutti si stanno concentrando e dividendo. “Ieri una presentazione in pompa magna nel Quartiere Bovisa ed oggi una nuova conferenza stampa/commissione a Palazzo Marino ma al di là delle solite slides e narrazioni patinate da brochure non si ha ancora contezza del reale impatto dei due progetti sul quartiere e sull’incremento di presenze e introiti che al momento restano solo previsioni” attaccano i grillini per bocca di Simone Sollazzo, consigliere comunale M5S a Milano e membro della commissione consiliare sport. “Inoltre dov’è la trasparenza tanto sbandierata se non si conosce uno dei progetti esclusi e tanto meno le motivazioni dell’esclusione? – prosegue Sollazzo – Allo stesso modo non esistono reali motivazioni per l’abbattimento del Meazza e la costruzione di un nuovo Stadio e l’operazione di marketing che Milan e Inter hanno messo in piedi non mi convince affatto. Infine né i residenti di San Siro né il Consiglio Comunale sono stati adeguatamente coinvolti permettendo loro di incidere seriamente nel dibattito”. Critiche decise che schierano il Movimento decisamente verso la parte del no che in molti vedono come un tentativo di cancellare il passato. Per i milanisti inoltre tornare a essere una squadra popolare da casciavit senza ambizioni di scudetti e coppe se non ogni tanto piace. Un ritorno all’anima popolare sacrificata allo sbarco del milionario di Arcore che ha reso il Milan (per un periodo) la squadra più titolata al mondo. Da qui ai prossimi mesi però la discussione sarà ancora  molto lunga: in ballo oltre ai soldi ci sono in palio centinaia di milioni da spendere per l’operazione.

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