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Bastoni (Lega): Sala elogia il Katanga Strada

Bastoni (Lega): Sala elogia il Katanga Strada. In questi giorni infatti si parla moltissimo di commissari per la regione Calabria. Gli ultimi due scelti dal governo si sono rivelati l’ennesima pessima figura per l’esecutivo. Ma a destra c’è chi ha la memoria lunga, come Max Bastoni: “E Giuseppe Sala da bravo comunicatore si è inserito nel dibattito sostenendo la candidatura di Gino Strada. Il sindaco di Milano Beppe Sala elogia Gino Strada “che nella vita ha fatto cento volte di più di chi ora fa lo spiritoso!” A Milano tra gli anni 60 e 70 Gino Strada era uno dei capi del servizio d’ordine del Movimento Studentesco, i famigerati Katangesi, definito dall’allora Prefetto Mazza “una autentica banda armata che incuteva terrore.” Per chi ha vissuto Milano in quegli anni c’era poco da fare gli spiritosi se non eri di sinistra”. I katanga infatti erano persone piuttosto violente, basti ricordare che cantavano ”Se non ci conoscete guardateci la spranga, noi siamo quelli del Settimo katanga”. I gruppi all’epoca controllavano soprattutto la Statale che aveva importato il nome dalla Sorbona di Parigi, da dove per altro il primo gruppo di katanga (composto da ex mercenari) era stato allontanato. Il nome katanga era infatti stato preso proprio da quel primo nucleo e rievocava i mercenari bianchi all’opera nel Congo Belga. E di ispirazione militare era anche l’organizzazione di quelli milanesi: erano inquadrati in squadre, ognuna con un nome e un responsabile. I responsabili delle varie squadre rispondevano direttamente ad un alto dirigente del Movimento Sudentesco il quale, a sua volta, doveva rendere conto alla Direzione del MS.

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L’Isola del piacere

L’isola del piacere. Il gettonatissimo quartieri ai piedi del Bosco Verticale è stato teatro in questi giorni di ultimi caldi estivi di un episodio caldo. Due giovani non hanno resistito alla tentazione di trasgredire e si sono dedicati a una sessione di intenso sesso stradale. Tra uno sguardo ai lati della via per controllare arrivi intempestivi, i due si sono goduti la serata in via Bernina, nel cuore della nuova Isola del Piacere, ma non si sono accorti che qualcuno li stava filmando. Le case infatti hanno spesso qualcuno che ci vive all’interno. E magari si affaccia alla finestra per godersi il fresco serale, però ormai il telefono lo hanno hanno tutti e un video si impiega poco a girarlo. Così mentre con un bacio appassionato si chiudeva la serata, i due innamorati non si sono accorti di essere diventati i protagonisti di un estratto delle notti milanesi. Di video di giovani intenti ad atti sessuali in luoghi pubblici ormai se ne trovano tanti, ma anche in questo pare di notare uno stile milanese: loro in realtà non volevano farsi beccare. Quasi una continenza nella trasgressione così tipica del costume milanese. Ora resterà la curiosità di vedere se per caso si riconosce qualche amico o amica nella coppia di trasgressione meneghina. E servirà un occhio in più nel caso venisse la voglia di un giro all’Isola del Piacere.  

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Sala e Strada dalla parte di Carola Rackete

“Quando sin arriva a questi punti si è veramente andati oltre, perché obiettivamente quelle persone rischiano la vita. Trovo veramente disdicevole che ce la si prenda con 40 persone“. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato la vicenda dalla nave Sea Watch e quanto fatto dal capitano, a margine dell’iniziativa organizzata per i 25 anni di Emergency. “In questo caso la capitana l’ha fatto per salvare delle vite umane. Ma non elaborerei tanto sulla capitana, che ha fatto il suo dovere e che si è presa i suoi rischi“, ha aggiunto. Duro anche il fondatore di Emergency, Gino Strada, che ha espresso la sua “completa e totale solidarietà alla nave Sea Watch“. “La disobbedienza civile è da perseguire di fronte a queste istituzioni che si comportano in modo che non potrei altro che definire fascista – ha detto -. Noi ci impegneremo per cercare di risolvere con la pressione di massa questo problema drammatico, perché oggi sul banco degli imputati c’è chi vuole aiutare“. ANSA  

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