stupro

Arrestato l’extracomunitario autore dello stupro a Monte Stella

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano ha fermato l’autore della brutale violenza commessa, il pomeriggio del 15 luglio scorso, ai danni di una donna che passeggiava con il proprio cane al Parco Monte Stella. Si tratta di un senzatetto africano di 24 anni noto nel quartiere Qt8, individuato grazie alle riprese degli impianti di sorveglianza posti nei dintorni di dove è avvenuto il fatto, che è stato tenuto sotto sorveglianza per alcuni giorni in attesa degli accertamenti fatti dalla Polizia Scientifica sulle tracce di DNA rinvenute sulla vittima, grazie ai quali è stato possibile confermare fosse lui l’autore dello stupro.  

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Stupro in Centrale. De Corato: è ora di dire basta

“Ancora uno stupro ai danni di una donna a Milano. Stavolta nella zona della stazione centrale, per mano di un sudanese. Bisogna dire Basta!“. Lo afferma l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato, sull’arresto di un uomo per violenza sessuale avvenuta lunedì nei pressi di Piazza Duca D’Aosta ai danni di una donna romena senza fissa dimora. “Si tratta dell’ottavo caso di denuncia per violenza sessuale a Milano e dintorni in pochi giorni. Numeri decisamente alti che devono far accendere un campanello dall’allarme sul livello di sicurezza, in particolar modo nel capoluogo lombardo dove, oltre a questo episodio, si sono recentemente verificate altre tre violenze: la prima la notte del 14 agosto in un locale sui Navigli, la seconda il 15 in pieno giorno al Monte Stella e la terza due giorni dopo in Piazza Santa Maria Beltrade. Basta! Non è sufficiente indignarsi di fronte a queste notizie: servono dei fatti! I ministri della Difesa e dell’Interno – conclude De Corato – come continuo a chiedere da tempo, aumentino il numero di militari e forze dell’ordine nella nostra regione”. ANSA

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Stupro a Monte Stella: il centrodestra punta il dito contro la sicurezza di Sala

Dopo lo stupro avvenuto a Monte Stella, dal  centrodestra si è levato un coro unanime di condanna nei confronti del Sindaco Sala e del modello di sicurezza applicato in città. L’Assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato (FdI), ha ricordato che “Non è la prima volta che accade” un episodio del genere in un parco cittadino, Sottolineando che “la situazione in città, in particolar modo nei parchi, sia fuori controllo” ed “è necessario recintare quelli recintabili e/o videosorvegliarli, anche con telecamere a raggi infrarossi, come fatto dal centrodestra, ad esempio, al parco delle Cave“. Anche secondo l’Europarlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, “La violenza sessuale denunciata ieri pomeriggio nel parco del Monte Stella è l’ennesima dimostrazione che Milano è ormai allo sbando“, così, “mentre il sindaco Beppe Sala continua a lodare le periferie come esempio virtuoso, nessuno pensa alla sicurezza dei milanesi” concludendo, “Questa è la città del sindaco Sala e del Centrosinistra. Noi per il futuro diciamo basta: mettiamo al primo posto la sicurezza dei milanesi”. “A Milano, di giorno o di notte, in centro o in periferia, sai quando esci di casa ma non sai né se ci torni né come ci torni”, è invece il commento del Consigliere Comunale ed Europarlamentare Silvia Sardone (Lega). “Sono anni che chiediamo più sicurezza – aggiunge la leghista – ma dalla sinistra ci prendiamo dei razzisti“. “Milano è la capitale del crimine, come certificano puntualmente tutte le classifiche nazionali sui reati, il Pd se ne faccia una ragione – conclude la Sardone –  e corra ai ripari anziché far sprofondare sempre più la città”.   “Il centrodestra da diverso tempo ha segnalato grandi preoccupazioni in merito alla sicurezza in città”, ribadisce il Consigliere Comunale Alessandro De Chirico (FI). L’azzurro ricorda che “il 21 maggio il Consiglio comunale votò a maggioranza una mozione da me presentata che chiedeva l’impiego delle associazioni benemerite delle Forze dell’Ordine” per la sorveglianza di parchi e giardini, in supporto alle pattuglie ordinarie. Un provvedimento mai adottato e, si chiede infine l’azzurro, se “sarà il sindaco influencer a spiegare alla donna violentata al Monte Stella che l’abuso poteva essere evitato?”.

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Arrestato per stupro l’ex assessore Massari

Si conoscono da una vita e sono stati anche compagni di classe. Lei gli ha lanciato un sos chiedendo aiuto perché, per via del lockdown, il suo lavoro da imprenditrice non andava più bene. Un problema di cui ieri hanno parlato davanti a un drink e che avrebbero dovuto continuare ad affrontare a cena. Ma invece quella che avrebbe dovuto essere una serata tra vecchi amici si è trasformata in un dramma. Con lei aggredita e stuprata da un uomo di cui si fidava e lui finito in cella a san Vittore. Paolo Massari, 55 anni, ex assessore all’Ambiente del Comune di Milano della giunta guidata da Letizia Moratti e attualmente giornalista televisivo, è stato arrestato nella notte nella sua abitazione milanese con l’accusa di violenza sessuale. A denunciarlo è stata la donna, sua coetanea e con cui ieri sera aveva organizzato una serata per discutere di lavoro. La donna è stata soccorsa attorno alle 21.45 dalle volanti mentre nuda in strada, in via Nino Bixio, chiedeva aiuto. Trasportata alla Mangiagalli, dove i medici hanno accertato la violenza subita, la cinquantenne ha raccontato quel che è accaduto Massari nel 2010 venne costretto a lasciare il suo incarico a Palazzo Marino, in seguito a due lettere inviate all’allora sindaco Moratti in cui una funzionaria del Consolato Norvegese e un impiegata di Palazzo Marino denunciavano di aver subito molestie dell’esponente politico (ma non sporsero mai querela e quindi non venne aperta alcuna indagine), nonostante lui avesse ripetuto di non essere “un violentatore“. Questa volta invece è stata avviata una inchiesta e ora spetterà al gip convalidare la richiesta di arresto che in queste ore il pm di turno Donata Costa sta predisponendo. ANSA

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Boliviano arrestato per stupro

Un boliviano di 29 anni, è stato arrestato dalla polizia a Milano per violenza sessuale. Nella tarda serata di ieri gli agenti del commissariato Scalo Romana hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo. L’indagine che ha portato all’arresto di un 29enne boliviano per lo stupro di una salvadoregna di 17 anni a Milano è iniziata alle 10 del 9 giugno scorso, quando una Volante è intervenuta alla stazione della metropolitana di Cadorna per sedare una lite tra tre donne salvadoregne e il boliviano. Una delle donne, di 34 anni, ha spiegato che la propria figlia 17enne era stata violentata meno di un’ora prima dall’ uomo, che in quel momento stavano bloccando dopo averlo inseguito per un lungo tratto. Secondo quanto ricostruito, le 4 donne (le 3 adulte e la minorenne) avevano conosciuto la notte prima due boliviani durante un’uscita e con loro avevano bevuto fino all’alba. Attorno alle 8 si erano fermati a comprare qualcosa in un minimarket di via Palmieri e la 17enne, molto stanca, ha deciso di addormentarsi all’interno del furgone del titolare del negozio (completamente estraneo alla vicenda). La donna ha spiegato che a un certo punto uno dei ragazzi è sparito e così la zia della ragazza è andata al furgone per vedere come stesse la nipote: lì ha trovato il boliviano che stava abusando della 17enne completamente priva di sensi. ANSA  

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Ex pugile marocchino arrestato per stupro

Il nucleo Tutela donne e minori della polizia locale di Milano ha arrestato un ex pugile 32enne di origine marocchina accusato di sequestro di persona, lesioni gravi e violenza sessuale nei confronti della compagna di 46 anni. Nei confronti dell’uomo, residente in un comune della cintura Nord di Milano, i vigili hanno eseguito il 5 novembre scorso una misura di custodia cautelare in carcere. Nel dare la notizia, la polizia locale ha spiegato che le indagini hanno preso l`avvio lo scorso 16 ottobre quando sono emerse le numerose violenze subite dalla donna, segnalate dall’ospedale milanese dove si era recata per farsi medicare. Le successive dichiarazioni della vittima, rilasciate ai medici dell`ospedale e poi al magistrato, hanno descritto un quadro particolarmente allarmante di violenza e minacce, con la successiva attivazione del “codice rosso”. Qualche giorno prima la 46enne si era recata nell’abitazione che condivideva con l’ex compagno per recuperare alcuni effetti personali e lui l`aveva rinchiusa in casa, stuprata e picchiata ripetutamente fino a farla svenire. Solo il giorno successivo era riuscita a liberarsi grazie anche all`intervento di due vicini di casa che, con una scusa, l`avevano accompagnata a casa loro. La donna aveva evidenti ferite al volto e alle braccia e dopo la violenza aveva riportato anche la perforazione del timpano. A settembre, mentre si trovava in vacanza fuori città, il 32enne era già stato arrestato per lesioni plurime nei confronti della compagna, che però nei giorni successivi aveva ritirato la querela perché era stata minacciata di morte. L`uomo ora si trova in custodia presso la casa circondariale di San Vittore mentre la donna è stata portata in una comunità protetta.  

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