sviluppo

Comune, approvato il nuovo piano di sviluppo del welfare

Il Consiglio Comunale, con 29 voti favorevoli e 10 contrari ha approvato il nuovo Piano di sviluppo del Welfare 2018-2020, un documento che descrive le trasformazioni demografiche e sociali degli ultimi anni, racconta il lavoro che e’ stato svolto e gli obiettivi su cui l’Amministrazione intende impegnarsi per il futuro. “Il sistema di welfare milanese – dichiara l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – si è evoluto in questi anni mettendo in campo nuovi servizi e nuove opportunità per i cittadini, a partire dalla creazione della piattaforma e degli spazi fisici WeMi per l’accesso ai servizi domiciliari. Il piano di sviluppo del Welfare approvato oggi dopo una discussione in Aula che ho molto apprezzato prende atto, però, dell’emergere di esigenze sempre nuove e complesse in relazione alle rapide trasformazioni della società. A tali bisogni cerchiamo di dare risposta attraverso questo documento ampio che ha avuto una genesi molto partecipata, con il contributo prezioso dei Municipi, del Consiglio Comunale e delle associazioni del Terzo settore“. Il documento, infatti, si compone anche di una parte realizzata grazie alla coprogettazione con il Forum del Terzo Settore che ha chiamato a raccolta i rappresentanti delle cooperative sociali e delle associazioni del territorio che, dividendosi in tavoli di lavoro, hanno prodotto documenti recepiti nel testo finale. Diverse le modifiche che l’Aula ha apportato al documento attraverso i 107 emendamenti discussi: nella parte dedicata alla promozione dei diritti e alla lotta alle discriminazioni, è stato previsto l’impegno a estendere alle scuole secondarie di primo grado, in accordo con Ats, gli sportelli di ascolto psicologico oggi attivi nei soli istituti superiori, fornendo agli studenti anche momenti di formazione per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, l’orientamento ai servizi sul territorio e l’educazione sessuale. Ci si impegna inoltre a favorire lo sviluppo di attività di formazione e supporto psicologico per le dipendenze connesse al gioco d’azzardo. Sempre in questo ambito è stata approvata la proposta di inserire la settimana del Pride, che si tiene a Milano da molti anni con il patrocinio del Comune, all’interno del programma delle week proposto dall’Amministrazione. Per quanto riguarda invece i nuovi interventi di welfare a favore dei più fragili, l’Amministrazione si è impegnata a valutare l’istituzione sperimentale, se compatibile con le possibilitè di spesa, di un apposito fondo comunale per fornire agevolazioni che coprano alcune spese odontoiatriche per i cittadini milanesi con Isee inferiore a 9mila euro e a introdurre la prassi di almeno due visite filtro di odontoiatria pediatrica gratuite e obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e dodici anni. Per quanto riguarda l’utilizzo degli spazi comunali, è stata accolta la proposta di integrare negli spazi della Casa dei diritti di via De Amicis anche sportelli di orientamento per conoscere le attivita’ dei servizi sociali. AGI  

Comune, approvato il nuovo piano di sviluppo del welfare Leggi tutto »

La corsa tra diritti e sviluppo economico

La corsa tra diritti e sviluppo economico. A questo stiamo assistendo e vedremo sempre più prendere forma nei prossimi anni all’ombra della Madonnina. L’economia milanese corre e offre possibilità sempre più variegate a chi vuole rimboccarsi le maniche, nel frattempo il Pride 2019 raggiunge cifre sempre  più elevate di partecipazione. Due corse però che rischiano di diventare una competizione: non bisogna chiudere gli occhi che di fronte alla sfavillante realtà dei palazzi di Manfredi Catella ci sono milanesi che diventano emarginati. Il Bosco verticale ha reso ancora più famosa a livello internazionale Milano e la sua modernità, ma quanti sono i cittadini che non hanno più potuto vivere nel quartiere Isola? La gentrificazione, termine tecnico per dire “spostamento di poveri”, sta coinvolgendo molti quartieri. Soprattutto quelli interessati dallo sviluppo immobiliare, dove pian piano arrivano i ricchi o almeno i benestanti. Tra un riflesso e l’altro dei grattacieli di specchi ci stiamo però perdendo quella parte di società che vive con stipendi intorno ai mille euro. Forse si ritroveranno a vivere nelle nuove periferie, ma anche quelle spesso non sono alla portata dei poveri (perché se guadagni mille o meno euro al mese sei povero). La corsa tra diritti e sviluppo economico è quindi già iniziata, ma non è finita né volendo incontrollabile. L’onda non deve per forza spazzare via chi non ha una barca, si possono creare le condizioni affinché ci siano scialuppe per tutti. Una povertà condivisa è ancora più importante della ricchezza condivisa. Permettere la coesistenza di parti diverse di società è la chiave per una società che funziona, perché i ricchi da soli non possono definirsi come società. Né possono i poveri. L’essenza di un organismo è il movimento, quindi ci devono essere parti diverse che comunicano. Se, ad esempio, per ogni palazzo da ricchi il Comune concedesse condizioni molto vantaggiose per costruire residenza popolari nello stesso luogo? E’ solo un’idea, ma speriamo che il sindaco Sala ci pensi: la corsa tra i diritti e sviluppo economico è iniziata, speriamo che non si vada a sbattere.

La corsa tra diritti e sviluppo economico Leggi tutto »