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La TARI costerà il 4% in meno

Il Comune ha definito le scadenze per i pagamenti della tassa sui rifiuti di quest’anno. La Tari 2022 potrà essere versata entro il 23 dicembre in un’unica soluzione oppure in due rate, la prima entro il 9 dicembre e la seconda entro il 31 gennaio 2023. Gli avvisi di pagamento, come spiegano dal Comune, saranno disponibili nel Fascicolo digitale del cittadino e inviati ai milanesi fra settembre e novembre. Quest’anno le tariffe della Tari diminuiscono rispetto al 2021 del 4% per le utenze domestiche e di circa il 3,5% per le utenze non domestiche. Due i motivi alla base della riduzione: il calo del costo del servizio svolto da Amsa per quasi un milione di euro e un aumento delle utenze e delle superfici domestiche sottoposte a tributo, che viene quindi ‘spalmato’ su un maggior numero di metri quadri imponibili. I contribuenti crescono sia per gli accertamenti svolti dal Comune sia per l’attivazione di nuove utenze: quelle domestiche erano meno di 738mila nel 2021, quest’anno a maggio erano oltre 745mila. Con la fine dello stato di emergenza per il Covid si sono interrotte le agevolazioni legate alla pandemia, che lo scorso anno avevano portato per alcune utenze domestiche a una riduzione del 50% della parte variabile della tariffa. Quest’anno vengono garantite le esenzioni e agevolazioni che erano valide nel 2019, come il taglio del 25% della parte variabile della tariffa per i nuclei familiari di quattro o più persone. ANSA

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Approvate le modifiche dei regolamenti di imposta di soggiorno e tari

Il Consiglio Comunale ha approvato le modifiche ai regolamenti dell’Imposta di soggiorno e Tari, attraverso il recepimento delle modifiche normative introdotte, rispettivamente, dal D.L. n. 34/2020 e dal D.lgs. n. 116/2020. Per quanto riguarda l’Imposta comunale di soggiorno le modifiche fanno riferimento ai soggetti obbligati al versamento del tributo, agli obblighi dichiarativi e alle sanzioni irrogabili in sede di accertamento. Per la Tari il decreto ha apportato significative modifiche in tema di rifiuti ed imballaggi e ha eliminato la categoria dei rifiuti assimilati agli urbani precedentemente in vigore riservando, altresì, alle utenze non domestiche la facoltà di avviare i rifiuti al recupero al di fuori del servizio pubblico.

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Tari: semplificata la procedura per le dichiarazioni di occupazione immobili

Una procedura guidata e semplificata per le dichiarazioni della Tassa Rifiuti (Tari) legata alle utenze domestiche. Da oggi sul portale istituzionale del Comune di Milano i cittadini troveranno una nuova modalità di compilazione per le dichiarazioni immobili (nuova occupazione, variazione, cessazione). Sarà sufficiente accedere con l’utenza SPID e seguire la procedura per inviare la propria dichiarazione Tari attraverso un form guidato (https://www.comune.milano.it/servizi/tari-dichiarazioni-di-occupazione), del tutto simile a quelli già utilizzati con successo dai cittadini per la richiesta di cambio di residenza, estratti di stato civile o per l’iscrizione a bandi e concorsi. I cittadini residenti nel Comune di Milano, inoltre, troveranno la sezione relativa ai dati anagrafici già precompilata. “Un ulteriore tassello all’interno del piano di trasformazione digitale del Comune di Milano – commentano l’assessora Roberta Cocco (Trasformazione digitale e Servizi civici) e l’assessore Roberto Tasca (Bilancio e Demanio) – che migliora significativamente l’esperienza del cittadino, grazie a una semplificazione della procedura, e consentirà di dire addio alla consegna della modulistica in modalità cartacea, che resterà attiva ancora per qualche mese prima della dismissione definitiva”. Ogni anno il Comune di Milano riceve circa 80mila dichiarazioni tra nuove occupazioni, variazioni o cessazione degli immobili.

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Tari: calcolato in bolletta lo sconto del 40%

Con due robusti interventi il Comune introduce gli sgravi Tari per le imprese danneggiate dal Covid-19. Dopo l’approvazione in Consiglio comunale del provvedimento, Palazzo Marino procede alle riduzioni della quota variabile per il confinamento: si passa dal 25% previsto dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), al 40% di Milano. Le riduzioni saranno direttamente calcolate dal Comune e verranno riportate negli avvisi Tari 2020, senza bisogno da parte degli interessati di presentare domanda. Riguarderanno le imprese sottoposte alla chiusura forzata e alla successiva lenta riapertura (caratterizzata da distanziamenti fisici e rallentamenti negli accessi). Inoltre, la delibera prevede la riduzione del carico impositivo sulle attività economiche titolari di provvedimenti di ampliamento delle occupazioni pubbliche temporanee, connesse all’emergenza Covid-19. Oltre alla già prevista esenzione della COSAP viene introdotta anche l’esenzione Tarig o Tari (per il periodo in cui è in vigore l’ampliamento). Il costo di tali provvedimenti, stimato in 17 milioni di euro, verrà ripartito tra il 2020 e il 2023 e coperto con i proventi del recupero dell’evasione tributaria.

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Confcommercio: “Bene lo sconto Tari”

Confcommercio: “Bene lo sconto Tari“. Confcommercio Milano guarda con favore all’emendamento, presentato oggi in Consiglio Comunale dal presidente del Gruppo consiliare Pd Filippo Barberis, che prevede un abbattimento del 40% sulla parte variabile della Tari (tassa rifiuti) per le attività commerciali rimaste chiuse durante il lockdown. L’emendamento prevede, inoltre, – accanto all’esonero Cosap già in vigore – una specifica agevolazione per abbattere la tassa rifiuti degli operatori commerciali che hanno chiesto l’estensione temporanea dell’occupazione di suolo pubblico. “E’ un primo passo concreto, segnale di attenzione nei confronti delle imprese – ricordo anche l’appello dell’opposizione per uno sconto sulla tassa rifiuti – che riteniamo debba essere condiviso da parte di tutte le componenti politiche del Consiglio” afferma Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano. “Non c’è infatti solo il lockdown – prosegue Barbieri – ma anche la difficile ripresa e la situazione particolare che Milano sta attraversando e che, gradualmente e in sicurezza, deve cominciare a superare. Dalla rarefazione di eventi e turisti, al prolungamento dello smart working, alla lenta ripartenza del sistema universitario. Tutti fattori che incidono pesantemente sul ‘quotidiano’ delle imprese commerciali”. “Si approvi l’emendamento – conclude Barbieri – e si valutino poi rapidamente i risparmi avuti con la minore raccolta presso le utenze non domestiche durante e dopo il lockdown. Risorse che devono essere destinate a ridurre ulteriormente le tariffe della Tari a chi, per il minor lavoro, non ha prodotto rifiuti”.  

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Tari sconto del 25% per imprese e negozi chiusi nel lockdown

Uno sconto del 25% sulla parte variabile della Tari riservato alle imprese e ai negozi rimasti chiusi durante il lockdown. Lo ha stabilito una delibera della Giunta che è ora attesa per la discussione e approvazione in Consiglio comunale. Lo sgravio si traduce in 10 milioni di euro di spesa per il Comune sul conto economico della Tari. Risorse che in parte saranno recuperate grazie alla ripartizione dei proventi e dei risparmi dello smaltimento tra Comune a AMSA, come previsto da una recente delibera ARERA, introdotta dall’autorithy di controllo sui rifiuti per far fronte agli effetti dell’emergenza Covid-19. Restano in essere le agevolazioni già presenti nel 2019, per un controvalore di 6 milioni di euro. Il conto complessivo della Tari, previsto per il 2020, è di 298 milioni di euro. Importo che si è ridotto per il quarto anno consecutivo. Una minor attività di raccolta rifiuti, l’incremento delle superfici delle unità immobiliari del 2020 rispetto al 2019 e l’attività di recupero evasione hanno consentito risparmi per 4 milioni di euro, che costituiscono una parte dei 10 milioni necessari per gli sgravi. Gli altri 6 milioni mancanti saranno finanziate in tre annualità a partire dal 2021.

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