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Documenti falsi per terroristi: sette arresti

La Polizia di Stato ha eseguito a Milano ed in altre città della Lombardia, sette misure restrittive della libertà personale, a carico di un cittadino russo di etnia cecena e sei cittadini ucraini, e due perquisizioni personali. I destinatari dell’ordinanza sono tutti ritenuti a vario titolo membri di un’organizzazione transnazionale dedita al traffico di documenti falsi e contraffatti in area Schengen e in area balcanica. Le misure sono state eseguite dai poliziotti della D.I.G.O.S. di Milano – Sezione Antiterrorismo, in collaborazione con la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto all’Estremismo e Terrorismo Esterno e con il personale dell’ECTC – European Counter Terrorism Centre di EUROPOL, al termine di un’attività investigativa coordinata dal capo della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano dr. Alberto Nobili e dai P.M. dr.ssa Paola Pirotta e dr. Enrico Pavone. Contestualmente, la Guardia di Finanza ha in corso attività di perquisizione e acquisizione in merito a talune significative anomalie nei trasferimenti di denaro, emerse all’esito dell’attivazione di procedure di collaborazione internazionale, richieste ai principali Istituti di pagamento comunitari, nonché di accertamenti bancari, che hanno consentito di ricostruire capillarmente l’operatività finanziaria dei principali target dell’attività di indagine, individuando flussi di denaro, in entrata e in uscita dal territorio nazionale, per circa 250mila euro. In particolare, in stretta sinergia con l’Unità di Informazione finanziaria e con le Financial Intelligence Units estere, sono state analizzate circa 5mila transazioni, oggetto di segnalazioni di operazioni sospette, poste in essere in 60 differenti Stati, compresa l’Italia, da circa duemila soggetti.

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20 giugno, De Corato (FdI): autonomi in piazza contro gli USA e per chiedere la scarcerazione dei terroristi

“Sabato i centri sociali scenderanno in piazza per chiedere giustizia e liberare i Compagni Anarchici arrestati per terrorismo tra Milano e Bologna lo sorso 13 giugno. Lo dicono apertamente i manifesti che pubblicizzano il corteo affissi in tutta via Padova, luogo dal quale avrà inizio la marcia“. Lo afferma l’Assessore regionale alla sicurezza,  Riccardo De Corato in merito alla manifestazione dei centri sociali prevista per sabato 20 giugno. “Uno striscione, addirittura – aggiunge l’ex vicesindaco –  si dice contrario all’articolo 270 bis del codice penale, tanto per intenderci, quello che afferma che chiunque promuove, costituisce, organizza, dirige o finanzia associazioni che si propongono il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico è punito con la reclusione da sette a quindici anni”. “I centri sociali manifesteranno anche contro gli Usa – continua De Corato –  solidali con le rivolte che stanno dilagando, contro lo smart working e contro le politiche di carcerazione a favore dell’indulto. E cosa, forse, più preoccupante e da non sottovalutare, è che si inciti alla lotta e alla cospirazione. Quest’ultima significa letteralmente unione di più persone che si accordano segretamente per intervenire più o meno radicalmente e violentemente in una situazione politica“. “Mi auguro solo che, considerando il clima di odio e l’appello di qualche illustre politico alla radicalizzazione della protesta, sabato la situazione non degeneri, ma anzi venga tenuta sotto controllo. Anche se – conclude De Corato – i manifesti che dipingono un grattacielo in fiamme non lasciano presagire nulla di buono”.

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