transessuali

Polemica per presunta frase omofoba, ma è tutto vero

La questione è nata in seguito a una frase pronunciata dall’ex Presidente del Municipio 2, oggi Consigliere Comunale, Samuele Piscina (Lega) durante il suo ultimo intervento in aula. Piscina, nel mentre parlava dei disordini avvenuti in via Padova, ha ricordato di avere promosso l’installazione di inferriate di sicurezza nei giardini di via Mosso, perché in quel luogo “c’erano transessuali che sputavano sangue infetto alle Forze dell’Ordine”. Affermazione che ha scatenato l’ira di Michele Albiani, Consigliere Comunale del Partito Democratico che gli ha urlato “Saresti da querela. Sei uno schifoso, vergognati!”, stigmatizzando il la dichiarazione di Piscina, bollandola come la riproposizione di una leggenda metropolitana con cui si identificano le persone transgender come infetti da Hiv. Purtroppo per Albiani, l’episodio il cui racconto lo ha tanto scandalizzato. è veramente avvenuto, e se lo ricordano bene i giornalisti che si occupano di cronaca milanese. Infatti, spiega piscina in una nota “Il riferimento dell’intervento era nei confronti di un singolo episodio realmente accaduto sotto i miei occhi, dove nel 2016, prima che facessimo la cancellata, un cittadino sudamericano transessuale solito a prostituirsi all’angolo con via Mosso, anche recentemente arrestato per atti osceni in luogo pubblico fuori dalla scuola del Trotter su segnalazione dei genitori, si è tagliato con una bottiglia di vetro sputando il sangue contro gli agenti e urlando di essere malato di HIV per tenerli lontani”. “Mai stato omofobo in vita mia ed è un insulto alla mia persona lasciarlo intendere con dichiarazioni piene di menzogne” sottolinea il leghista,  aggiungendo “Solo chi non frequenta via Padova evidentemente non conosce la situazione precedente all’intervento portato avanti dal Municipio 2 nella scorsa consiliatura, con la realizzazione della cancellata alla quale la sinistra era contraria” concludendo “Da sinistra cercano solo di sviare l’imbarazzo della presenza di 2 consiglieri di maggioranza agli scontri contro la Polizia”. 

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Sanzionati transessuali che si prostituivano davanti a una scuola

“Un ringraziamento è doveroso per lo splendido lavoro svolto dai ragazzi della Polizia di Stato del Commissariato Villa San Giovanni” a rivolgerlo loro è il Presidente del Municipio 2, Samuele Piscina, per la “grande professionalità e senso del dovere” con cui “guidati dal Vice Questore Catenaro hanno fermato i transessuali che si prostituivano nel bar di fronte alla scuola I.C. Giacosa che ha sede nel parco Trotter”. Il giro di prostituzione era stato segnalato da alcuni cittadini Piscina che ha prontamente contattato le Forze dell’Ordine, dopo che nei giorni scorsi la questione era stata evidenziata alla stampa anche dal Consigliere Regionale Massimiliano Bastoni (Lega). “I 3 transessuali, dopo un attento lavoro di indagini, sono stati fermati e sanzionati 2 volte.- riferisce Piscina –  La prima sanzione è stata corrisposta a tutti e 3 i soggetti in data 5 novembre per un ammontare di 6666,66€ e la seconda durante la giornata di ieri nei confronti di un solo individuo che si era ripresentato in loco per svolgere la sua attività nonostante l’ordine di allontanamento, arrivando a una sanzione complessiva di 12.000€“. “Ci auguriamo – conclude Piscina –  che i il Prefetto firmi gli ordini di daspo urbano per i 3 transessuali, contrastando così il giro di prostituzione davanti a un plesso scolastico che comprende materne, elementari e medie. Non bisogna però abbassare la guardia in via Padova; tutti sono consapevoli che ci sia ancora molto lavoro da fare per contrastare l’illegalità presente. Per questo motivo continuiamo a ribadire la necessità che il Comando di zona 2 della Polizia Locale, oggi sito nel territorio del Municipio 3 in via Settala, venga trasferito lungo l’asse di via Padova, così da dare una mano alle orze di Polizia. Sono anni che attendiamo una risposta dal Sindaco e dall’Assessore Scavuzzo, ormai la misura è colma!”.  

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Peruviano arrestato per rapina e aggressioni a transessuali

Ieri, gli agenti del Commissariato Villa SanGiovanni della #Questura di Milano hanno eseguito una misura cautelare in carcere nei confronti di un cittadino transessuale peruviano di 47 anni per rapina aggravata dall’uso di armi e lesioni personali pluriaggravate nei confronti di un altro transessuale. Le indagini dei poliziotti sono iniziate il 2 luglio quando un 36enne transessuale peruviano è stato avvicinato in viale Fulvo Testi dal suo connazionale: dopo aver offerto da bere e proposto di accompagnarla a casa, l’arrestato ha aggredito la vittima in piazzale Loreto per ottenere del denaro. Gli investigatori hanno individuato altri episodi analoghi ai danni di transessuali compiuti a Milano, Cinisello Balsamo e Como con sempre il medesimo primo approccio gentile che in breve si trasformava in violente aggressioni con l’uso di armi improprie per cagionare lesioni e sfregi permanenti al volto degli aggrediti.  

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