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Sicurezza, il Municipio 2 cambia passo

In fatto di sicurezza il Municipio 2 cambia passo. Si è infatti concluso ieri il primo dei sei fine settimana in cui le associazioni della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri svolgeranno un servizio di educazione all’uso degli spazi comuni nel Parco della Martesana. Fortemente voluto dal Municipio 2, con lo scopo di contrastare il degrado e la criminalità all’interno del polmone verde  fin da questi primi giorni ha dato degli ottimi risultati. Gli operatori dell’Associazione Nazionale della Polizia di stato, al cui Presidente Carmine Abbagnale, va il merito di avere contribuito in modo decisivo all’ideazione del progetto, hanno percorso per dieci ore al giorno i vialetti del parco, perlustrandone ogni anfratto, mentre distribuivano materiale informativo sulle norme e le regole che devono rispettare i frequentatori. L’iniziativa è stata accolta con favore dai cittadini di tutte le nazionalità. In molti hanno avvicinato i volontari ringraziandoli perché la loro presenza è stata sufficiente ad allontanare alcuni personaggi poco raccomandabili e per  segnalare loro le criticità del luogo. Fra sabato e domenica è stata infatti raccolta una notevole mole di informazioni che saranno trasmesse al Commissariato di Zona e al Municipio 2, in modo possano intervenire per quanto di loro competenza. Gli operatori, pur essendo autorizzati dalla Questura non svolgono mansioni di Pubblica Sicurezza, ma fungono da deterrente e sentinelle sul territorio essendo costantemente in contatto con Polizia e Carabinieri che, proprio in funzione della loro presenza, hanno anche aumentato i passaggi in zona. Il loro compito è quindi quello di richiamare verbalmente a tenere comportamenti virtuosi quei cittadini che fossero colti a violare qualche regola e a chiamare le Forze nell’Ordine nel caso assistessero a qualche reato. Il Presidente della Commissione Sicurezza Riccardo Truppo coordinatore di Fratelli d’Italia a Milano che, le sta tentando tutte per sopperire la carenza di personale della Polizia Locale,  ora ci prova avviando questo progetto pilota di pattugliamento del territorio unito alla diffusione delle norme minime di utilizzo degli spazi pubblici attraverso materiale informativo sul regolamento  comunale delle aree verdi. “Da troppo tempo chiediamo come Municipio la presenza di contingenti fissi di Polizia Locale in punti specifici del territorio al Comune centrale“, commenta, Riccardo Truppo (FdI), Presidente della Commissione Sicurezza del Municipio 2, che ha partecipato a tutta la prima giornata di pattugliamento per confrontarsi con i cittadini. “Conoscendo bene le criticità presenti su segnalazione di cittadini attivi e volenterosi, ma non riceviamo risposta, – continua Truppo – come capita da tempo in via Padova e alla galleria dello zodiaco dove attività di spaccio ancora capitano nonostante la chiusura avvenuta con successo del passaggio”. “L’attività sta riscuotendo un grande successo tra i cittadini – racconta l’esponente di Fratelli d’Italia – la presenza dell’associazione della Poliza di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, con pettorine e divise regolamentari, contribuisce a ridare sicurezza ai residenti che si avvicinano segnalando il degrado con entusiasmo. Il buon esito di questa progetto – conclude – potrebbe aprire la strada a tutti i municipi e cambiare il volto della sicurezza in città“. Alle attività ha partecipato anche un residente in zona, Otello Ruggeri membro di A.N.P.S. e portavoce del Comitato Greco 2.0,  “Sono sono soddisfatto e fiero di avere preso parte a questa prima giornata di servizi nel Parco Martesana. – ha commentato –  Finalmente, dopo anni trascorsi ad ascoltare politici che denunciavano l’insicurezza, senza fare nulla per la sicurezza, Riccardo (Truppo ndr) e il Municipio 2 ci hanno dato l’opportunità di fare qualche cosa di concreto per contrastare criminalità e degrado in zona. Ringrazio tutti i cittadini che ci hanno fatto i complimenti e accolti con affetto e – conclude – auspico che questa idea possa essere riproposta anche in altre aree della zona e della città“.

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Fratelli D’Italia manifesta contro la moschea in via Esterle

Fratelli D’Italia, nel corso di un gazebo svolto ieri in via Padova, ha presentato ai residenti le 18 osservazioni contenenti le tesi contrarie alla moschea in via Esterle, prevista nel Piano di Governo del Territorio.  Nonostante lo scarso preavviso dato e il bel tempo che consigliava altre attività, numerosi cittadini si sono presentati ad ascoltare le spiegazioni date dagli esponenti del partito di Giorgia Meloni e per firmare  a sostegno dell’iniziativa che, potrebbe portare allo stralcio dei ex Bagni Pubblici di via Esterle dal piano moschee voluto dalla Giunta Sala per il Comune di Milano. Presenti l’On.Marco Osnato e il Presidente della Commissione Sicurezza del Municipio 2 Riccardo Truppo che hanno spiegato, “Faremo di tutto per evitare che via Padova si trasformi in un ghetto Dopo il deposito delle osservazioni, abbiamo in programma una grande manifestazione per informare i residenti sullo stato della procedura e passare la palla alla Regione che dovrà colmare un vuoto normativo sulle distanze minime tra luoghi di culto e non solo“. “Siamo contrari al progetto ghetto targato Sala” ha ribadito Truppo, concludendo, “il Sindaco vuole la Moschea? La metta sotto casa sua!“.  

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Coordinamento FdI Milano: “Caro Salvini, Milano non è una pagina Facebook”

Dopo gli scontri per la commemorazione della morte di Sergio Ramelli, il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia ha deciso di inviare un messaggio al ministro dell’Interno Matteo Salvini: Milano non è una pagina Facebook. “A Milano tra occupazioni abusive, centri sociali in piazza, zone rosse anti legalità rimaste sulla carta, Salvini spieghi quando pensa di far qualcosa per dare senso all’attuale governo.” Così Enrico Turato e Riccardo Truppo, responsabili di Milano Città di Fratelli d’Italia, si rivolgono ironicamente al Ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Assistiamo a bellissimi e condivisibili proclami dal suo profilo Facebook a cui però non seguono azioni concrete, anzi in Città si vietano cortei, ma si autorizzano gli anticortei: vedi commemorazione di Sergio Ramelli”, continuano Turato e Truppo. “Dal decreto sicurezza, agli sgomberi dei centri sociali, passando per le azioni antidegrado, i proclami di Salvini sono rimasti solo sulla carta e sul suo profilo Facebook. Disattese da Prefettura e Questura, il che è grave se non prefigura addirittura una resistenza passiva che sarebbe pure peggio.” Turato e Truppo concludono ricordando al Ministro che “Facebook è una realtà parallela che però ha davvero poco a che vedere con la realtà di Milano, quella originale di quando finisce la batteria del cellulare.”

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