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Giuliano (UGL): Inevitabile indagine su Pronto Soccorso, il sistema è al collasso

“Lo stato da girone dantesco dei Pronto Soccorso, da noi più volte denunciato, è tema ora di una inevitabile indagine conoscitiva voluta dalla Commissione Affari Sociali e Salute della Camera. È un passo dovuto che deve essere propedeutico ad interventi rapidi, atti a decongestionare lo stazionamento dei pazienti e consentire agli operatori sanitari di lavorare in condizioni di sicurezza massima assolvendo nel miglior modo possibile al loro compito” dichiara il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “La riforma della medicina territoriale stenta a decollare ed è palese – prosegue il sindacalista – come ad oggi non esista una barriera che intercetti pazienti diretti nei reparti di prima emergenza degli ospedali che potrebbero invece essere assistiti al di fuori di questi. Così si mandano al collasso i Pronto Soccorso. Inoltre, la carenza di posti letto non consente di smaltire i casi più complessi. In questa situazione, con pazienti ammassati e privati di privacy e dignità, con parenti esasperati e in alcuni casi minacciosi, si trovano a prestare la loro opera i professionisti della sanità. Che sono pochi e costretti a turni ininterrotti. C’è un prima appunto che mette in crisi i Pronto Soccorso, ma anche un dopo. Come il caso dei bed-blockers: anziani restano per settimane sulle barelle e che potrebbero essere dimessi, ma restano in carico all’emergenza-urgenza perché non sarebbero in grado di ricevere un’assistenza adeguata alle loro patologie.  Apprezziamo lo sforzo computo dal Ministro Schillaci per ottenere l’aumento di 3 miliardi di euro destinati al Fondo Sanitario Nazionale e concordiamo nella richiesta di uno sforzo condiviso e responsabile per superare la fase emergenziale della pandemia ed iniziarne una nuova con il reclutamento di personale medico, infermieristico e sociosanitario. Il rafforzamento degli organici dovrà però procedere di pari passo con l’aumento degli stipendi e il miglioramento delle condizioni di sicurezza per frenare il fenomeno dell’abbandono. È un momento cruciale per il SSN italiano che deve tornare a essere al servizio dei cittadini”.

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Congresso Nazionale della UGL Salute

Al termine del V° Congresso Nazionale della UGL Salute è stato confermato, per acclamazione, il Segretario uscente Gianluca Giuliano. Si è trattato di due giorni intensi, dove tanti sono stati i contributi al tema del dibattito “Costruiamo la sanità del futuro”. Sono intervenuti il Ministro della Sanità Orazio Schillaci, il Ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli, il Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito Paola Frassinetti, il Rettore dell’Università Anglo Cattolica San Paolo Apostolo Monsignor Mauro Contili, il Senatore Ignazio Zullo, l’Assessore della Regione Lazio Fabrizio Ghera, il Consigliere della Regione Lazio Maria Chiara Iannarelli, il Presidente della FNOPI Barbara Mangiacavalli, il Vicepresidente della FNO TSRM e PSTRP Diego Catania, il Direttore Generale dell’AIAS Livio Valvano, il Professore di cardiologia dell’Università Cattolica di Roma Antonio Rebuzzi. Il Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri ha inviato un messaggio ai partecipanti. Hanno preso la parola anche rappresentanti confederali, regionali e territoriali della UGL Salute. Al termine dei lavori della prima giornata è intervenuto il Segretario generale della UGL Francesco Paolo Capone. “Qui in mezzo a voi – ha detto Capone – torno alle origini visto che nel mio percorso sindacale sono stato Segretario della UGL Sanità prima di Gianluca Giuliano”. Forte il richiamo al recupero di un’idea fondante della UGL e prima della CISNAL. “La lotta di classe è finita, nella nostre radici c’è la partecipazione dei lavoratori nella aziende”. Dopo l’elezione il Segretario Nazionale Giuliano sono arrivate le parole di Giuliano. “Sono emozionato e grato con i delegati che hanno di nuovo confermato la fiducia nei miei confronti. È il segno dell’apprezzamento del lavoro svolto, con l’aiuto di tutti gli iscritti, che ha portato alla crescita costante della nostra sigla. Ora torniamo a combattere per la dignità ed i diritti degli operatori. E’ un momento cruciale per la sanità italiana e noi siamo pronti a recitare un ruolo da protagonisti nel solco di un principio che ci anima: la giustizia sociale”.

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Sanità, UGL: “Giudizio positivo sul confronto con il Ministro Schillaci. Chiesti investimenti e valorizzazione degli operatori”

Sanità, UGL: “Giudizio positivo sul confronto con il Ministro Schillaci. Chiesti investimenti e valorizzazione degli operatori”. Si è svolto questa mattina, presso la sede dell’Eur del Ministero della Salute, un incontro tra il Ministro Orazio Schillaci, il Sottosegretario Marcello Gemmato e le parti sociali per discutere sulle criticità della sanità italiana. La UGL è stata rappresentata dal Vicesegretario Generale Luigi Ulgiati e dal Segretario Nazionale della Federazione Salute Gianluca Giuliano. “Il giudizio sul confronto avuto è per noi positivo per il clima costruttivo instauratosi” – hanno commentato Ulgiati e Giuliano all’uscita dal Ministero. “Tra i vari temi trattati – hanno proseguito i sindacalisti – c’è stato quello del Fondo Sanitario Nazionale verso cui abbiamo chiesto l’impegno per un incremento delle risorse che consenta di affrontare con la massima concretezza e rapidità le criticità. La sanità italiana è un sistema universalistico cui troppi cittadini rischiano di non poter più accedere dovendo così rinunciare al diritto alle. Questo per la UGL non è accettabile.  È stato poi affrontato il tema del personale ed abbiamo ribadito al Ministro Schillaci l’esigenza di adeguare gli emolumenti degli operatori italiani alla media europea e di trovare un giusto equilibrio tra retribuzioni del settore pubblico e di quello privato. Abbiamo poi confermato l’esigenza di affrontare la carenza di medici ed infermieri con una programmazione che consenta di rafforzare il numero di professionisti della sanità. Sui fondi del PNRR destinati al settore abbiamo sottolineato la preoccupazione per il ritardo dei progetti che devono servire a dare slancio alla Medicina del Territorio. La UGL ritiene questo obiettivo essenziale per il rilancio del SSN a patto che Case e Ospedali di Comunità siano strutture funzionali e non vuote cattedrali nel deserto. È stata infine accolta con profonda soddisfazione la creazione di un tavolo permanente dove, dai prossimi incontri, si tratterà anche dei problemi della settore privato come il rinnovo del contratto del personale delle Rsa fermo ormai da troppi anni” hanno concluso Ulgiati e Giuliano

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Sanità, Giuliano (UGL): “Professionisti oltre frontiera ferita profonda per SSN”

“Ciò che sta accadendo in Lombardia, con l’esodo costante di operatori sanitari oltre frontiera in direzione della Svizzera, è un’altra ferita profonda sul corpo della nostra sanità. Non c’è da sorprendersi che tantissimi infermieri, siamo ad una media di 20 al mese, accettino di svolgere la propria professione in terra straniera visto che ad accoglierli ci sono condizioni vantaggiose sotto il profilo economico, al primo incarico si parla di uno stipendio di 3.500 euro, e strutture all’avanguardia per tecnologia e sicurezza. Tutto questo mentre gli organici dei nostri ospedali sono sempre più svuotati di personale con ricadute pesantissime sull’assistenza da erogare ai cittadini” denuncia il segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “Chiaro che i riflettori siano puntati sulla Lombardia – prosegue – perché regione limitrofa alla Svizzera ma la grande fuga all’estero coinvolge l’intero SSN. Così oltre al danno siamo di fronte ad una beffa considerando quanto lo Stato investa sulla formazione dei professionisti nei corsi di studio dedicati per vederli poi andare a prestare la loro opera all’estero. Chiediamo alle istituzioni di intervenire con urgenza per frenare la fuga prima che sia troppo tardi. Occorre, e non solo a causa del fenomeno dei transfrontalieri, adeguare al più presto gli stipendi dei professionisti alla media europea se non si vuole che l’esodo svuoti definitivamente le corsie. Il Ministro Schillaci ha ereditato una situazione catastrofica su cui ha iniziato a mettere mano con provvedimenti utili ma ancora non sufficienti. Per questo chiediamo anche di intervenire con forza introducendo degli specifici incentivi, fiscali e di welfare, atti a rendere maggiormente attrattive le professioni sanitarie. È necessario frenare con urgenza l’emorragia così da consentire a tutti gli italiani di poter usufruire di cure adeguate” conclude Giuliano.

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Sanità, la UGL ha incontrato il Ministro Schillaci. Giuliano: “Pronti a contribuire al rilancio del SSN”

Sanità, la UGL ha incontrato il Ministro Schillaci. Giuliano: “Pronti a contribuire al rilancio del SSN”. Il Ministro della Salute, Professor Orazio Schillaci, ha incontrato oggi il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “Abbiamo avuto l’occasione – dice Giuliano – di confrontarci, in un clima costruttivo e cordiale, sui temi fondamentali per il rilancio del SSN. Quello che il Ministro ha ereditato è un panorama desolante con tante criticità che sono alla base dei problemi di assistenza che si ripercuotono sui cittadini. Abbiamo manifestato – prosegue il sindacalista – l’apprezzamento per i primi provvedimenti assunti che sembrano poter tracciare una nuova strada in decisa rottura con il passato. Parimenti abbiamo sottolineato come le fondamenta del nuovo SSN dovranno per forza poggiare sugli operatori sanitari. Fermare l’esodo dei professionisti dalle strutture, portare la media delle retribuzioni al passo con l’Europa dare forza alla Medicina Territoriale, contrastare le carenze strutturali degli organici, garantire la massima sicurezza sui luoghi di lavoro, tenere in alta considerazione i lavoratori della sanità privata e delle Rsa, questi ultimi con contratti scaduti da troppi anni sono temi prioritari. Servirà poi riformare l’emergenza-urgenza e investire sulla formazione. C’è molto da fare e siamo coscienti come servano risorse per una sanità migliore. Abbiamo quindi confermato la nostra decisa volontà di contribuire, con le nostre proposte, ad una riforma in grado di rendere nuovamente appetibili le professioni sanitarie e garantire il diritto alla salute, come sancito dalla Costituzione, a tutti i cittadini italiani” conclude Giuliano.

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