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Scontro tra ultras milanisti e del PSG, paura ai Navigli

Clienti spaventati, tavolini e sedie lanciate per aria, fumogeni, petardi, bombe carta e scontri. Scene di guerriglia urbana nella notte nel settore dei Navigli a Milano. A dare il via alla devastazione è la presenza di alcuni gruppi ultrá del Milan e del Paris Saint Germain. Negli scontri un tifoso francese di 34 anni è stato accoltellato a una gamba ed è stato ricoverato in gravi condizioni al Policlinico. Ma ci sono anche altri feriti meno gravi, incluso due poliziotti. Alcuni residenti hanno riferito di aver assistito all scena: “Un gruppo di circa 60 80 uomini vestiti di nero, coperti da cappucci e caschi, con manganelli e bastoni in mano, lancia fumogeni, petardi e bombe carta lungo il Naviglio Grande in direzione Darsena intorno alla mezzanotte. Prima di eseguire la ronda – conclude il testimone – si sono scattati foto e hanno intonato cori in via Corsico e sul ponte Alda Merini”. La polizia di Stato ha disposto un servizio di controlli in città proprio in previsione dell’arrivo dei ‘tifosi’ parigini. Nel corso della serata gli agenti hanno fermato e identificato 73 cittadini francesi tifosi del Psg. Intorno alla mezzanotte, un gruppo di circa cinquanta persone, presumibilmente tifosi del Milan come appurato da testimonianze, è giunto dall’Alzaia Naviglio Pavese per dirigersi su Ripa di Porta Ticinese dove stazionavano tifosi del Psg e dando vita a una serie di azioni violente per poi darsi alla fuga in via Argelati. Per riportare la situazione alla normalità, in piazza XXIV Maggio si sono rese necessarie da parte delle forze dell’ordine alcune cariche di alleggerimento all’indirizzo dei sostenitori del club francese. In questi frangenti, un poliziotto è stato colpito a una gamba da un oggetto contundente riportando una ferita, mentre un agente è stato colpito da un altro oggetto riportando una ferita al labbro. Il responsabile di quest’ultima azione è stato fermato e arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Pochi minuti dopo l’una di notte, una volante è intervenuta in via Paolo Sarpi per una lite tra 15 tifosi del Paris Saint-Germain e 10 cittadini cinesi. La lite, che non ha portato danni a cose, è stata prontamente sedata e non si è reso necessario l’intervento dell’assistenza sanitaria del 118. Alle 2, una volante è intervenuta presso un ostello di via Regina Margherita dove alloggiano alcuni supporter francesi: uno di loro, un 28enne, presentava una ferita lacero contusa alla testa riferendo ai poliziotti di essere stato colpito alcune ore prima in zona Darsena; trasportato in codice verde all’ospedale Fatebenefratelli. Proseguono anche durante tutta la giornata di martedì i servizi di ordine pubblico partecipati da polizia di Stato, arma dei carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, che verranno effettuati in città nei luoghi di maggior afflusso turistico e di aggregazione e che si protrarranno sino a mercoledì notte.

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Ultrà a giudizio per omicidio volontario

La Procura di Milano ha chiesto il processo con l’accusa di omicidio volontario nei confronti di Fabio Manduca, l’ultrà napoletano di 40 anni arrestato il 18 ottobre del 2019 per aver travolto e ucciso col suo suv Daniele Belardinelli, ultrà del Varese, all’inizio degli scontri del 26 dicembre 2018 in via Novara, nel capoluogo lombardo, prima di Inter-Napoli. Il procuratore aggiunto Letizia Mannella e i pm Michela Bordieri e Rosaria Stagnaro hanno confermato nell’istanza di rinvio a giudizio l’accusa di omicidio volontario per la quale Manduca era stato arrestato su ordinanza del gip Guido Salvini. Accusa rafforzata sia da una decisione del Tribunale del Riesame che da un’importante consulenza tecnica firmata da diversi esperti, tra cui la nota anatomopatologa Cristina Cattaneo. Dalle 126 pagine della relazione emerge che, grazie al recupero di alcuni pezzi di vetro che erano nel giubbotto della vittima, si è potuto stabilire che Belardinelli, che aveva assunto cocaina, nella prima fase della ‘guerriglia’ ha colpito il finestrino di un Ford Transit, guidato da alcuni ultrà napoletani, con un bastone o qualcosa di simile e nel fare questo è caduto per terra, rompendosi una clavicola. A quel punto, Manduca, che con la sua Renault Kadjar seguiva il Ford Transit, ha accelerato e ha quindi schiacciato l’ultrà napoletano. “Il corpo del Belardinelli, già a terra – scrivono i consulenti – probabilmente prono e con la fronte appoggiata sul tombino del manto stradale, è stato sorpassato dalla Renault“. Di quest’ultima circostanza c’è ulteriore prova, definitiva secondo gli esperti, in una traccia di sigillante che è stato trovato sempre sul giubbotto della vittima e che è quello utilizzato dal costruttore per il pianale inferiore della Renault Kadjar. Le condizioni di Belardinelli si sono aggravate perché, nonostante le frattura del bacino, è stato sollevato mani e piedi dai suoi compagni e trascinato a lungo. “Risulta, tuttavia, difficile immaginare – si legge nella consulenza – che gente priva di competenze mediche potesse immaginare l’entità delle lesioni pelviche e i possibili effetti negativi prodotti da un’inadeguata mobilizzazione del corpo”. ANSA

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Sequestrato un milione a capo ultrà, il video della Questura

Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Milano hanno eseguito un provvedimento di sequestro nei confronti di un noto esponente del tifo organizzato milanista, attivo nel traffico di stupefacenti, con precedenti specifici e per reati contro la persona. Il sequestro, il cui valore è di circa un milione di euro, è il risultato dell’attenta attività di monitoraggio, nell’ambito delle direttive ministeriali, dei soggetti che presentano profili di pericolosità sociale, sia generica che qualificata, connessi all’ambito calcistico o sportivo in genere. L’uomo, nel maggio del 2018, è stato arrestato dalla Questura di Milano per spaccio di stupefacenti in concorso con altri pregiudicati, reato per cui è stato condannato. Il provvedimento è stato preso nei confronti di Luca Lucci, capo ultrà del Milan. Il Giudice ha disposto il sequestro di un complesso immobiliare di due piani con autorimessa e della gestione di un bar, storico ritrovo degli ultras del Milan. E’ la prima applicazione in Lombardia di una misura di prevenzione patrimoniale per un esponente delle tifoserie organizzate. Nel dicembre scorso alcune foto che ritraevano Lucci e il ministro dell’Interno Matteo Salvini destarono molte polemiche.  

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Indagati ultrà della Lazio, il Milan li denuncia per i cori razzisti

Sono otto gli ultrà laziali identificati per aver preso parte al blitz neofascista di ieri vicino a piazzale Loreto, denunciati dalla Digos per manifestazione fascista e che a breve saranno iscritti nell’ inchiesta del capo del pool antiterrorismo Alberto Nobili. Un numero destinato ovviamente a crescere, anche perché già ieri i sospettati erano 22. Si è saputo che alcuni passanti hanno preso il numero di targa di alcune macchine degli ultrà. Un ultrà interista è stato denunciato perché aveva un manganello. L’indagine sullo striscione fascista esposto a Piazzale Loreto terrà conto anche di altri episodi di violenza ultrà, anche fisica, come la rissa con un morto prima di Inter-Napoli del 26 dicembre. Gli inquirenti, infatti, stanno valutando anche l’ipotesi di associazione per delinquere per indagare sulle ‘bande’ di ultrà. Intanto, il pm Nobili, d’intesa col procuratore Francesco Greco, ha aperto un’inchiesta per manifestazione fascista. Contestualmente all’avvio delle indagini, il Milan ha emesso una nota con cui ha comunicato che, “AC Milan sente il dovere di denunciare ai massimi Organi sportivi i gravi episodi di ieri avvenuti sia all’esterno che all’interno dell’impianto sportivo, per i quali la Procura Federale non ha ritenuto opportuno avviare le procedure per porvi fine, con l’auspicio che, con l’impegno di tutti, vengano presi dei provvedimenti affinché il razzismo possa essere debellato da tutti gli stadi italiani“.  

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