urbanistica tattica

Via Rovereto, rivolta contro l’urbanistica tattica

Via Rovereto, rivolta contro l’urbanistica tattica. Il progetto di rendere zona 30 la traversa di viale Monza piace ai palazzi del centro, meno a chi ci vive. “In tanti anni – spiega Salvatore Basile, a capo di un comitato di cittadini – non avevo mai visto la movida in questa zona, adesso invece la sera è un ritrovo che crea degrado“. Lo sfogo degli abitanti è stato tradotto in una serie di criticità elencate in una lettera aperta del comitato: PROGETTO TRENTAMI (VIA ROVERETO) lettera aperta Al .Sindaco Giuseppe Sala All’assessore Marco Granelli Alla giunta del Comune di Milano Al Municipio 2 Comune di Milano La presente per porre l’attenzione sul progetto del bilancio partecipato del Comune di Milano in via Rovereto. Sicuramente il fine di tale progetto è lodevole ma per niente funzionale,pericoloso e disagevole per il transito nella via ,di seguito andiamo ad elencare le criticità di tale progetto. 1 l’impossibilità per le imprese nella via di poter scaricare vista la riduzione delle corsie,ricordiamo che in quella via vi sono diverse imprese che si vedono costrette a 3/4/5 manovre per entrare nei passi carrabili,e i camion di media grandezza (vedi mobilificio Maccarrone)non possono più fermarsi anche solo per scaricare in quanto bloccherebbero il traffico in tutte e 2 le direttrici di marcia. 2 l’impossibilità di transitare la mattina quando passa il camion dell’Amsa in quanto la carreggiata non consente il flusso vista la riduzione delle corsie. 3 (Pericolosità )L’incrocio di 2 auto o furgoni rischiano lo scontro ogni qualvolta si incontrano . 4 (pericolosità ) l’attraversamento dei pedoni nella via è più rischiosa in quanto con lo spostamento dei parcheggi la visibilità NON SOLO per gli automobilisti ma soprattutto per i pedoni che hanno una visibilità limitata sull’arrivo dei veicoli rende anche il semplice attraversamento molto pericoloso. 5 Imbocco da via Giacosa : rilevata dalla maggior parte delle persone coinvolte una curva ad imbuto inusuale che crea più rischio di incidenti visto il restringimento della curva, area limitrofa mercato che il Venerdi è già satura con la strada più larga ,quindi con il disagio che sia anziani che altri cittadini non si possano fermare anche solo per far scendere le persone in quanto bloccherebbero le corsie ristrette e sarebbero a rischio di tamponamento,al quale aggiungiamo il disagio per gli operatori del mercato. 6 (criticità di ordine pubblico ) tavoloni da pic -nic sui marciapiedi ,con l’arrivo della bella stagione le persone saranno legittimate a sostare in questi manufatti anche ad ore non consone d’estate sotto finestre aperte possiamo immaginare cosa ci possa essere nel caso noi avremmo legittimato tutto questo (in questo momento si possono sedere la notte per lo spaccio e quanto altro già controllato da diversi cittadini). In seguito si potrà avere ubriachezze moleste che stazionano in loco,con schiamazzi notturni e tutto quello che segue….. SI CHIEDE Che tale progetto al momento sperimentale non venga prorogato/deliberato dalla giunta e dal consiglio comunale per le ragioni sopracitate e che la via Rovereto torni ad essere una via vivibile e sicura per tutti i residenti,a questo proposito il comitato firmatario e i rappresentanti degli abitanti di via Rovereto si attiveranno per una raccolta di firme per sensibilizzare l’esito di future decisioni . CCM2 (comitato cittadini municipio 2) e i rappresentanti abitanti di Via Rovereto Il presidente CCM2 BASILE SALVATORE email- comitatocm2@gmail.com

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Urbanistica tattica, tocca a Porta Genova

Viene presentato oggi al Municipio 6 il progetto di urbanistica tattica “Piazze Aperte” che sbarca in Porta Genova. Dopo aver portato nuova vitalità e colore in piazza Dergano e piazza Angilberto II, partiranno nei prossimi giorni i lavori per trasformare il piazzale di fronte alla stazione da luogo caotico e privo di identità in un’area pedonale vivibile e ordinata grazie alla posa di strutture mobili e materiali a basso costo. “La riqualificazione di una delle piazze più frequentate e di passaggio della città migliorerà l’utilizzo dell’area attorno alla stazione, creando un presidio e migliorando la qualità dello spazio pubblico – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità -. L’obiettivo è inaugurare la nuova area durante la Design Week, quando centinaia di migliaia di persone transiteranno in quest’area della città”. I lavori prevedono la pedonalizzazione del piazzale e del tratto tra via Ventimiglia e via Barbavara, per un totale di 4.100 metri quadri di aree che si aggiungono ai 1.200 metri quadri già pedonali, con il mantenimento sia del transito del trasporto pubblico, sia dell’accesso carraio per i residenti di piazzale di Porta Genova 2. Il percorso dall’uscita della fermata della M2 alla passerella Biki verrà colorato con strisce bianche e blu, lungo le quali verranno posate panchine, piante, vasi e rastrelliere. Verranno eliminati alcuni posti auto, per lo più irregolari, mentre la fermata dei taxi verrà spostata all’esterno dell’area pedonale. L’intervento lascia inalterata la circolazione tra via Vigevano, corso Colombo e via Valenza, mentre sarà vietato ai veicoli privati attraversare la parte interna della piazza. Saranno mantenuti sia la stazione del Bike sharing, sia il chiosco presente sulla piazza, che verrà spostato di pochi metri. Nell’ambito del progetto di intervento complessivo su tutte le fermate della linea tramviaria 2 finalizzato a migliorarne l’accessibilità e in coerenza con la pedonalizzazione del piazzale di Porta Genova saranno riqualificate le fermate del tram e del bus 74. Il progetto “Piazze Aperte”, realizzato in collaborazione con Bloomberg Associates e il supporto di Nacto Global Designing Cities Initiatives, e per la parte di implementazione, grazie ai patti di collaborazione del Comune di Milano, con la collaborazione dell’associazione Retake Milano e il Colorificio Sammarinese, segue gli obiettivi di sostenibilità e rigenerazione urbana di Milano 2030: valorizzare le piazze quale luoghi di aggregazione al centro dei quartieri, migliorare lo spazio pubblico, ampliare le aree pedonali e fruibili e promuovere forme sostenibili di mobilità a beneficio dell’ambiente e della qualità della vita in città. “Piazze Aperte” segue gli esempi di successo realizzati in grandi città del mondo come Bogotà a Buenos Aires, Sao Paulo, New York City e Los Angeles, Addis Abeba, e Bombay e a Milano, con gli interventi sperimentali di Piazzale Angilberto II e Piazza Dergano realizzati lo scorso settembre, ha trovato l’apprezzamento di molti cittadini.

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Forza Italia raccoglie firme contro l’urbanistica tattica

“Mentre il Comune di Milano lancia la call per allargare gli esperimenti della cosiddetta “Urbanistica tattica” i residenti nei paraggi di piazza Angilberto II hanno promosso una raccolta di firme per chiedere il ripristino della viabilità originaria e la cancellazione dell’inutile pista ciclabile di via Comacchio che parte da piazzale Ferrara e si ferma in piazzale Angilberto II“, spiega Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia in Comune, in merito alla petizione promossa dall’associazione Club Arcobaleno e dal Consigliere Municipale di Forza Italia, Vidal Silva che l’ha sostenuta presentando una mozione nel Consiglio di Municipio 4. Il documento, approvato grazie alla maggioranza di centrodestra, mentre il centrosinistra ha abbandonato l’aula, secondo Vidal Silva “esprime l’urgenza d’interrompere la sperimentazione attuata su piazza Angilberto II e chiede al sindaco e agli assessori competenti di ripristinare la viabilità di via Comacchio e di conseguenza anche il ripristino dell’accesso alla Via Ravenna da Via Comacchio/Piazza Angilberto II“. Secondo De Chirico: “Nel quartiere Mazzini sarebbe più importante far sentire in maniera forte la presenza del Comune e delle Istituzioni tutte” invece “s’impone una scelta calata dall’alto che sia il Municipio 4 sia i cittadini non vogliono in piazzale Angilberto II perché inutile e dannosa” poiché l’obiettivo di migliorare la vivibilità del quartiere è stato disatteso a causa dell’effetto “collo di bottiglia” e il rallentamento della circolazione prodotti dal restringimento di via Comacchio, che ha incrementato l’emissione di polveri sottili paralizzando il traffico a qualsiasi ora. “Concettualmente non siamo contrari a ripensare l’utilizzo degli spazi pubblici ma ci vuole più attenzione alle richieste che arrivano dal territorio”  aggiunge Vidal Silva ribadendo al Sindaco la disponibilità a collaborare per future proposte, “ma fin dalla fase progettuale e non a cose già decise”,  in modo di “valorizzare la funzione del Municipio come ente di raccordo con l’Amministrazione“. “Purtroppo il sindaco ha poca considerazione delle assemblee elettive, dei Municipi come del Consiglio comunale” prosegue De Chirico “Viste le politiche cittadine sulla mobilità e la conseguente cancellazione di migliaia di parcheggi in tutta Milano” per questo, conclude De Chirico “presenterò un emendamento al bilancio affinché il sindaco prenda esempio dal collega di Vidigulfo che a chi lascia a casa la macchina regala un bonus da spendere nelle botteghe della città. Proposta molto più utile rispetto alla guerra senza quartiere alle auto private”.

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