Via Novara

Bestetti (FI): moschea in via Novara sfregio a cittadini e Consiglio Comunale

“La conferma ricevuta dal Vicesindaco Scavuzzo in merito al trasferimento nel parcheggio di via Novara della moschea-capannone collocata al Palasharp è un inaccettabile sfregio ai cittadini e alle decisioni assunte dal Consiglio comunale”. Così in una nota Marco Bestetti, Consigliere comunale di Forza Italia, autore dell’interrogazione rivolta alla Giunta Sala sulla questione moschea. “Il Consiglio Comunale – prosegue – aveva infatti esplicitamente escluso quest’area dal Piano delle Attrezzature Religiose, perché ritenuta inidonea ad ospitare un luogo di culto. Peraltro, da più di un anno, ai fini del contrasto alla pandemia da Covid-19, nel parcheggio di Via Novara è stato realizzato un grande hub gestito dall’Esercito Italiano e da Regione Lombardia per effettuare tamponi e somministrare vaccini anti-Covid. Il Comune di Milano abbandoni questa idea lontana dal buonsenso e degli interessi dei cittadini e collochi la moschea-capannone del Palasharp in una delle altre aree appositamente destinate a luogo di culto. Con il sostegno della gente, non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci. Forza Italia sarà al fianco dei cittadini per tutelare i nostri quartieri e la dignità del Consiglio Comunale”, conclude Bestetti.

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Sardone (Lega): “Minacce di morte per il mio no alla moschea di via Novara”

Sardone (Lega): “Minacce di morte per il mio no alla moschea di via Novara”. L’europarlamentare leghista Silvia Sardone ha annunciato una serie di azioni legali per gli insulti e le minacce ricevute: “Da giorni ricevo sui miei canali social minacce di morte, di stupro e insulti feroci per il mio no, condiviso da tutta la Lega e dal centrodestra, alla moschea provvisoria che il Comune di Milano intende installare nell’area di Via Novara”. “Questi insulti – prosegue Sardone – moltissimi dei quali provenienti da profili di stranieri, evidenziano, una volta di più, che c’è un odio latente verso coloro che osano chiedere regole, controlli, sicurezza in merito al tema delle moschee”. “Non saranno certo queste minacce di stupro o di morte a fermarmi dal denunciare la sottomissione del Pd a certe comunità islamiche e i rischi per la città – sottolinea l’eurodeputata e consigliere comunale della Lega a Milano -. Ho già dato mandato al mio avvocato per denunciare questa gentaglia”. La moschea di via Novara è da tempo al centro delle polemiche politiche, anche Forza Italia con Marco Bestetti aveva organizzato una manifestazione per contestare l’idea di aprire un centro religioso in quell’area, più adatta secondo gli azzurri a restare snodo di interscambio tra la città e l”hinterland vista anche la vicinanza con la M5. Ora però sembra che la tensione stia salendo se si è passati alle minacce rivolte a chi nel centro destra non approva la scelta dell’Amministrazione Sala.

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Presidio di Forza Italia contro la moschea di via Novara

Questa mattina una delegazione di Forza Italia, insieme ad alcuni cittadini dei quartieri limitrofi, ha affisso uno striscione presso il parcheggio di Via Novara per protestare contro l’annunciata collocazione di una moschea-capannone in quell’area. “Troviamo assolutamente surreale che il Comune di Milano voglia trasferire la moschea presente al Palasharp proprio nell’unico ambito dove appena due anni fa il Consiglio comunale – che esprime la volontà dei milanesi – aveva votato chiaramente di non volere una moschea“. Così in una nota Marco Bestetti, Presidente del Municipio 7, e Fabrizio De Pasquale, Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, a margine dell’iniziativa. “L’area di parcheggio di Via Novara – proseguono – è infatti già illuminata, recintata e in ottimo stato manutentivo. E’ quindi pronta per diventare un hub di interscambio dove fermare alle porte della città le migliaia di auto che ogni giorno entrano a Milano dall’hinterland, dalle autostrade e dalla Tangenziale, attivando un sistema di navette ATM che conducano velocemente alla metropolitana di San Siro, percorrendo la corsia preferenziale già presente lungo Via Novara. La naturale destinazione di quell’area a parcheggio di interscambio assume una rilevanza ancora più strategica con il prossimo prolungamento della metropolitana M5 verso Settimo Milanese, che è previsto passi proprio lì accanto. Soluzioni ovviamente incompatibili con la realizzazione di una moschea proprio su quelle aree. Il Comune di Milano abbandoni questa idea lontana dal buonsenso e degli interessi dei cittadini. Con il sostegno della gente, non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci. Forza Italia si sta già organizzando nelle piazze per difendere i nostri quartieri e ribadire ancora una volta la nostra assoluta contrarietà alla nuova moschea in Via Novara“, concludono Bestetti e De Pasquale.

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Via Novara, arresto per possesso di cocaina

Erano circa le 22 di ieri quando la Polizia ha sottoposto a un controllo gli avventori di un bar in via Novara, luogo noto per la presenza di soggetti dediti all’attività di spaccio. Mentre gli agenti stavano controllando due persone prive di documenti, hanno notato un uomo, cittadino egiziani di 20 anni, che cercava di nascondere dietro un mobile un pacchetto di sigarette. All’interno erano nascoste dieci dosi di cocaina per un quantitativo di 5 grammi. L’uomo è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  

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Forte e Forza Italia bloccano la Moschea di Via Novara, confermate due in via Padova

Sono 15 le aree cittadine interessate dal Piano delle attrezzature religiose, documento previsto dalla legge regionale, in adozione con il nuovo Pgt in discussione in Consiglio Comunale. Esce dal Par l’area di proprietà pubblica di via Novara, che in precedenza Palazzo Marino aveva indicato come disponibile per edificare luoghi di culto. La modifica è stata approvata con un emendamento presentato dal consigliere di Milano Popolare Matteo Forte. Assieme a via Novara le altre aree pubbliche identificate originariamente erano quelle di via Esterle (zona via Padova) e via Marignano (zona via Mecenate). Nel pomeriggio durante la discussione del Piano delle attrezzature religiose la consigliera del gruppo Misto Silvia Sardone aveva stigmatizzato la bocciatura dall’aula di tutti i suoi emendamenti “contro le singole regolarizzazioni di moschee abusive“,  mentre il consigliere di Milano Popolare Matteo Forte caveva attaccato la maggioranza per la moschea” che spunta “dall’elenco delle attrezzature religiose di nuova previsione, contenute nel Pgt”, “quella che fa capo a Milli Gorus, un’associazione annualmente segnalata dal Rapporto sulla sicurezza costituzionale del Ministero degli Interni di Berlino, in quanto movimento legalista di matrice islamista che mira all’abolizione parziale o totale dell’ordine democratico e liberale su cui si basa la Repubblica federale di Germania“.  In segito i Consiglieri d’Opposizione hanno anche inscenato una protesta in aula esibendo cartelli con scritto “No radicali islamisti”, “No condono No moschee abusive“. Molto soddisfatto per l’approvazione dello stralcio dell’area di Via Novara dal Piano delle Attrezzature Religiose è Marco Bestetti, Presidente del Municipio 7 , secondo cui “è un’ottima notizia, che accolgo con grande soddisfazione” rilevando “Sono state riconosciute le nostre ragioni, che non riguardavano certo la libertà di culto, ma evidenti criticità urbanistiche e viabilistiche che una grande moschea avrebbe generato in quell’area”. Bestetti quindi ringrazia “sentitamente i colleghi di Forza Italia e di tutto il centrodestra a Palazzo Marino per lo straordinario lavoro delle ultime settimane“, promettendo infine “avanti tutta con la destinazione di quell’area a parcheggio di interscambio per il futuro prolungamento della M5 e per fermare fuori dalla città le migliaia di auto che ogni settimana prendono d’assalto la zona di San Siro“. “Dopo un mese e mezzo di dibattito sul Piano delle attrezzature religiose, il sindaco e la giunta non hanno mosso una ciglia rispetto alle nostre richieste di eliminare la sanatoria per le moschee abusive esistenti e di valutare più attentamente la localizzazione di quelle future“. Dichiara a fine seduta Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale “In pratica la sinistra ha voluto discutere prima di moschee che di nuovi quartieri, di nuovi insediamenti produttivi e di nuovi servizi. – continua il capogruppo azzurro La priorità per la Milano del 2030, secondo Sala e Maran, sarebbe quindi sanare le moschee e magari raggrupparne due in via Padova piuttosto che disciplinare più seriamente la nomina dei ministri di culto, il finanziamento delle moschee e premiare chi nella comunità islamica ha rispettato le regole”.

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