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Tavoli, sedie e ombrelloni, sequestrati per occupazione abusiva ad un bar in via Pacini

L’Unità accertamento COSAP della Polizia locale di Milano ha sequestrato, la mattina del 5 agosto, 43 tra tavoli, sedie ed ombrelloni ad un locale che occupava abusivamente circa 40 metri quadrati del parterre centrale di via Pacini, nel Municipio 3. Al locale non era stata concessa l’occupazione temporanea di suolo pubblico per l’esercizio di somministrazione di cibi e bevande – richiesta tramite le nuove procedure semplificate che prevedono la gratuità della tariffa COSAP fino al 31 ottobre – poiché interferiva con una stazione del bike sharing e con i flussi pedonali da piazzale Piola. Già nelle scorse settimane, su segnalazione del Municipio 3, gli agenti della Polizia locale, sia del Nucleo accertamento COSAP sia del Comando decentrato, erano intervenuti in due occasioni chiedendo il ripristino dei luoghi. È dunque la reiterata condotta illecita ad aver portato all’operazione di sequestro per violazione del regolamento COSAP. “La procedura semplificata promossa dalla Amministrazione contribuisce a sostenere quelle attività commerciali che hanno maggiormente subito il lockdown a livello economico – commenta la vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo –, ma ovviamente questo non significa ‘liberi tutti’. Le valutazioni vengono realizzate caso per caso e bar, ristoranti ed esercizi commerciali hanno l’obbligo di attenersi alle decisioni che vengono comunicate. A maggior ragione in questo caso, in cui siamo arrivati alla sanzione e al sequestro dopo aver più volte invitato l’esercente a un ravvedimento autonomo”. Il controllo si è esteso anche alle norme igienico-sanitarie e di tutela dei lavoratori. Oltre alla violazione dell’articolo 20 del regolamento COSAP (“Occupazioni abusive di suolo pubblico”: 231,67 euro la sanzione prevista, oltre un’indennità pari al canone che sarebbe stato determinato se l’occupazione fosse stata autorizzata, aumentata del 30%), al gestore sono state contestate anche altre due norme di carattere penale: una relativa alla frode in commercio, per l’utilizzo di alimenti congelati non segnalati sul menù, e l’altra per la mancata segnalazione della cartellonistica indicante uscite di sicurezza e posizionamento degli estintori. Inoltre, per quel che riguarda le normative igienico-sanitarie, si è proceduto alla contestazione di sanzioni amministrative riferite alla gestione degli alimenti (2000 euro) e all’utilizzo non conforme del raccoglitore di rifiuti (1000 euro). Dall’inizio dell’anno sono stati 198 i controlli effettuati dall’Unità accertamento COSAP della Polizia locale per occupazioni di suolo pubblico difformi o abusive, di cui 88 da quando sono state rilasciate le prime autorizzazioni tramite procedura semplificata post lockdown.

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Al via intervento tattico in via Pacini, prossima tappa piazza Ferrara

Marciapiedi più larghi, nuovi attraversamenti pedonali, riqualificazione del parterre alberato. Sono partiti i lavori di riqualificazione di via Pacini, all’altezza di via Bazzini, nuovo tassello del progetto “Piazze Aperte” realizzato in collaborazione con Bloomberg Associates, National Association of City Transportation Official (NACTO) e Global Designing Cities Initiatives. L’intervento di urbanistica tattica è stato proposto dal Collettivo Apicultura nell’ambito dell’avviso pubblico promosso dall’Amministrazione lo scorso autunno per l’individuazione di nuove aree da rigenerare nel 2020. Sono quindi  partiti i lavori per il rifacimento dell’attraversamento pedonale tra via Bazzini e via D’Ovidio, cui seguiranno quelli per l’allargamento del marciapiede lungo via Bazzini. Si procederà poi con la sistemazione del parterre alberato lungo il tratto di via Pacini, anche per tutelare le piante dal parcheggio irregolare delle auto, con la posa di nuove panchine e rastrelliere. Via Pacini è destinata anche a diventare una nuova zona 30: l’intervento verrà realizzato dai commercianti nell’ambito delle nuove procedure per l’occupazione di suolo e consentirà la posa di tavolini e sedie lungo la carreggiata. “Se da un lato stiamo lavorando senza sosta al progetto Strade Aperte per portare nuove ciclabili, vie pedonali e strade a velocità lenta entro l’estate – dichiarano gli assessori Pierfrancesco Maran (Urbanistica) e Marco Granelli (Mobilità) – dall’altro torniamo a lavorare su Piazza Aperte, occupandoci degli interventi che avevano proposto i cittadini e le associazioni e che avremmo voluto realizzare in primavera. L’emergenza sanitaria ha leggermente rallentato il cronoprogramma dei lavori ma ha reso ancora più evidente l’importanza di rigenerare piazze e spazi pubblici per vivere in sicurezza la città, anche con interventi leggeri ma tempestivi come quelli previsti in via Pacini e via Ferrara”. Nelle prossime settimane partirà infatti un intervento analogo in piazza Ferrara, come proposto, sempre nell’ambito dell’avviso pubblico, da Consorzio del Mercato di Piazzale Ferrara, Gruppo Informale Diversamente occupati, Fondazione Snam, MadeInCorvetto, Cittadini Attivi, Laboratorio Mazzini e Polisocial. In questo caso il progetto, che vuole rigenerare un luogo complesso della città, prevede l’allargamento dei marciapiedi su via Mincio, la posa di panchine, la realizzazione di un tratto di ciclabile in direzione di via Comacchio e nuovi attraversamenti pedonali. In programma successivamente interventi tattici proposti dai cittadini in via Laghetto, via Toce, piazza Sicilia, Largo Balestra e piazzetta Capuana.  

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Cagnolati: traffico impazzito e sosta impossibile in zona Pacini

A segnalarlo all’Assessore alla Mobilità è il consigliere del Municipio 3, Marco Cagnolati (FI). Il forzista, sollecitato dai residenti in zona solleva il problema dei “continui cambi di viabilità” e dei nuovi divieti di sosta che hanno reso “utopico” trovare parcheggio “per chi abita o lavora in quei luoghi“. Secondo Cagnolati, quanto riportato sul sito del Comune di Milano al link  riguardante il Cantiere Pacini 2019 – 2020  “non rispecchia la realtà dei fatti“. “Ad ora la situazione è ingestibile“, spiega Cagnolati, “Via Pacini è chiusa all’80% alle auto – prosegue, elencando i disagi – e alla possibilità di parcheggiare, entrate condominiali e passi carrai compresi. La 39 è  costretta a passare per Via Brocchi ed ha tolto altri parcheggi e cambiato la viabilità, i residenti assistono dalla mattina alla sera a concerti di clacson poichè le auto, ancor più di prima causa locali supermercati etc vengono parcheggiate in doppia fila limitando il percorso di chi percorre le suddette vie. A ciò si aggiunge il divieto di parcheggiare, per due volte la settimana su via Teodosio causa pulizia strade, – infine, conclude Cagnolati – Via Vallazze è diventata una giungla, urla clacson, smog e traffico elevato/paralizzato anche in orari non di punta“. Cagnolati chiede semplicemente si prenda qualche provvedimento per ridurre i disagi subiti dai residenti che sono oramai giunti alla disperazione. Speriamo che qualcuno a Palazzo Marino lo ascolti.  

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