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De Corato (FdI): “Sgombero di via Quintiliano: al Viminale è cambiata l’aria”

Questa mattina la Polizia ha provveduto allo sgombero di una vasta struttura composta da due edifici abusivamente occupati in via Quintiliano 40 a Milano. Al riguardo è intervenuto l’ex Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, ora Onorevole alla Camera dei Deputati, Riccardo De Corato, che ha dichiarato: «Ringrazio il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, perché in meno di 20 giorni ha già provveduto a far sgomberare, a Milano, sia alcuni appartamenti occupati abusivamente in via Bolla, nel quartiere Gallaratese, che in via Gola, sui Navigli. Oggi, inoltre, ha permesso di sgomberare una vasta area in via Quintiliano, in zona Mecenate. Si vede che l’aria, al Viminale, è cambiata! Il precedente Governo faceva finta che tutto andasse bene e, tali occupazioni, erano spesso permesse senza alcun efficace intervento. Nel capoluogo lombardo, in particolare, si faceva un torto alle 23.000 famiglie milanesi che da decenni sono in graduatoria ed aspettano una casa, favorendo invece le 3.600 occupazioni abusive. Con il Governo Meloni, si è passati a misure mirate e immediate, dal punto di vista della sicurezza, e non vi sono più categorie privilegiate! E’ un chiaro segnale – ha concluso il Deputato – che il Governo vuole dare, anche e soprattutto, nei confronti di quelle persone che pagano regolarmente le spese degli alloggi di edilizia popolare».

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Via Quintiliano. Pandolfino (FdI): l’incendio un disastro annunciato

“Non è passato nemmeno un mese da quando insieme al collega Enrico Marcora, accompagnati dalle Forze dell’Ordine, abbiamo svolto un sopralluogo nell’immobile dismesso di via Quintigliano 40”. Lo scrive in una nota Gabriele Pandolfino, Consigliere di Municipio 4 di Fratelli d’Italia. “Nonostante le rassicurazioni ricevute in quell’occasione sull’avvenuta messa in sicurezza dell’edificio da parte della proprietà – continua Pandolfino – ieri è successo quello che i residenti temevano da tempo, gli occupanti abusivi hanno causato l’incendio del palazzo”. “Secondo quanto riferito dai residenti nei dintorni – spiega Pandolfino – approfittando del periodo estivo, numerosi senzatetto si sono stabiliti all’interno del palazzo e, ieri sera, fra questi è scoppiata una violenta lite nel corso della quale, non si sa incidentalmente o volontariamente, si sono sprigionate le fiamme che hanno in breve avvolto tutto l’edificio. Solo la fortuna e l’immediato intervento di Pompieri e Forze dell’Ordine hanno evitato che ci fossero feriti, o peggio ancora vittime”. “Un’episodio grave, per il quale non si possono attribuire responsabilità alla Polizia che, nei limiti dei mezzi e del tempo di cui dispone, ha sempre tenuto sotto osservazione l’edificio. Le vere responsabilità – conclude Pandolfino – stanno in capo al Comune, incapace di applicare le regole contenute nell’articolo 11 del PGT, permettendo che la città sia costellata di situazioni come questa con tutte le conseguenze su sicurezza e salute pubblica che ne derivano”.

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Covid19 nel centro d’accoglienza di Via Quintiliano, Strano (FI): “Sventata fuga di massa”

Covid19 nel centro d’accoglienza di Via Quintiliano, Strano (FI): “Sventata fuga di massa”. La notizia l’ha data Oscar Strano, presidente del Consiglio del Municipio 4 in quota Forza Italia, spiegando come un deciso intervento della polizia ha sventato una fuga di massa dopo che nel centro per richiedenti asilo si era venuto a sapere che un ospite era stato contagiato. Un’informazione anche aveva immediatamente preoccupato tutti gli altri domiciliati in via Quintiliano. La reazione minacciata era di scappare tutti, a meno che non gli fosse garantita la sicurezza. Accordo che in breve si è trovato e ha sedato la situazione. Il politico ha rivolto un pensiero alle forze dell’ordine: “Ringrazio le Forze dell’ordine per essere prontamente intervenute nel centro di accoglienza gestito da Angel Service in via Quintiliano 46 (zona #Salomone). Il centro è presidiato perché, dopo la notizia di un ospite risultato positivo al #coronavirus, è montata la protesta dei richiedenti asilo che hanno minacciato di scappare. A quanto apprendiamo, gli ospiti e il personale del centro saranno sottoposti al tampone già a partire da oggi, con immediato isolamento. Molti ospiti del centro prestano servizio per compagnie di consegna cibo a domicilio. È una situazione molto delicata che la Polizia di Mecenate sta gestendo al meglio”. Una situazione comunque allarmante, perché se dovesse esserci un’ondata di proteste simili in tutti i centri di accoglienza, potrebbero non esserci i mezzi per affrontarla. E non pare ci siano altri piani governativi per affrontare una eventuale seconda ondata a parte un altro lockdown.

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