Cronaca

Cronaca, spaccio, omicidi, aggressioni, furti, arresti, maltrattamenti, stupri, rapine, Polizia, Carabinieri, Polfer, Polizia Locale, Milano

Partita di calcetto tra i municipi di Roma.

  Il Torneo di calcetto della Segreteria romana di Forza Italia si preannuncia davvero entusiasmante! L’evento, che si terrà giovedì 3 luglio, dalle 18,00 presso il Circolo Sportivo Empire Sport Resort, in via degli Aldobrandeschi, 115 Roma, avrà una particolarità, rispetto ai normali tornei di calcetto, ogni incontro durerà 10′ e sarà una disputa basata sulla velocità ed astuzia per realizzare più reti possibili ed accaparrarsi la coppa del miglior marcatore del torneo. Peraltro, non è solo un’opportunità per sfidarsi sul campo da calcetto, ma anche un momento di aggregazione e condivisione per tutti i partecipanti. Le squadre sono in fase di preparazione, con un vero e proprio “calciomercato” in atto nei vari coordinamenti municipali. Questo rende il torneo ancora più interessante, poiché vedremo confrontarsi talenti emergenti ed ex calciatori di spicco. La partecipazione delle squadre dei consiglieri regionali, dei deputati e senatori aggiunge un ulteriore elemento di novità e competizione all’evento. Inoltre é pronta la squadra di fisioterapisti capitanata dal professor Giovanni Galeoto, docente presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, che prepareranno gli atleti prima di entrare in campo.  Non dimentichiamo, peraltro, l’importanza della cena che seguirà al torneo, dove si avrà l’occasione di discutere delle future iniziative di Forza Italia Roma, creando sinergie e rafforzando i legami tra i membri della Comunità. E chi non sarebbe curioso di scoprire chi sarà il misterioso personaggio che consegnerà i Premi? Questo tocco di mistero renderà la cerimonia di premiazione ancora più affascinante. Un evento come questo è un’opportunità imperdibile per divertirsi insieme e costruire relazioni di squadra. Buon divertimento a tutti e che vinca la migliore!                                                                  Massimo Blandini

Partita di calcetto tra i municipi di Roma. Leggi tutto »

“Mandrake sindaco è superato”

Nel suo ultimo intervento, il consigliere comunale Carlo Monguzzi (Europa Verde) ha tuonato: “Ma vi rendete conto in che mani siamo? Al confronto di questa giunta Mandrake era un dilettante.” Monguzzi contesta la narrazione dominante secondo la quale, senza il cosiddetto “Salva Milano”, tutte le pratiche edilizie si sarebbero bloccate. Al contrario, sottolinea che dopo aver applicato le regole indicate con magistratura e associazioni ambientaliste, le pratiche edilizie sono addirittura aumentate del 20 %. Ciò smentisce nettamente la retorica secondo cui il progresso sarebbe stato impedito da forze “ostili”, mentre secondo lui quel freno serviva solo a fermare la speculazione edilizia. Una prima verifica:” il Comune di Milano gestisce oggi circa 12 000 richieste all’anno tramite il sistema digitale InPratica, un milione e quattrocentomila pratiche in fase di digitalizzazione in sei anni” (qui le fonti). Tuttavia non è stato possibile trovare conferme ufficiali sull’aumento del 20 % delle pratiche, né sul confronto con il periodo pre‑“Salva Milano”. È accertato invece che, dopo le inchieste della Procura e le tensioni con la magistratura, la Giunta ha definito nuove linee guida per riprendere le istruttorie su circa 150 progetti segnalati nel 2024. L’obiettivo era garantire il rispetto delle indicazioni giudiziarie e favorire una ripresa dell’edilizia “regolare”. In parallelo, l’amministrazione ha approvato nuove linee di indirizzo per l’urbanistica e l’edilizia: l’obbligo di Piano attuativo sopra una certa altezza o densità e la dotazione minima di aree verdi (50 %) su superfici superiori ai 20 000 m², insieme al rafforzamento degli uffici istruttori. Queste misure hanno contribuito a sbloccare progetti pur nel rispetto dei controlli. Ecco una sintesi delle principali dinamiche, in tabella: Aspetto Situazione prima Situazione attuale Volume pratiche edilizie Circa 12 000/anno, con tempi incerti Sostegno da digitalizzazione e nuovi indirizzi Salva Milano Messo come soluzione per sblocco Giunta rifiuta: sufficiente l’adeguamento normativo Controlli magistratura Blocchi e inchieste (150 progetti segnalati) Applicazione linee guida e rilancio Ipotesi aumento 20 % pratiche Non attestata ufficialmente Forse riferita ai digitalizzati online Ruolo giunta “Mandrake” Criticata come inadeguata Monguzzi la definisce “dilettante” rispetto a ora In sintesi, Monguzzi sostiene – con virulenza – che la città abbia superato la stagione del “progressista ritardato” rappresentato da Mandrake, e che questa giunta abbia dimostrato capacità ben superiori nel gestire l’edilizia. Tuttavia, i dati precisi sull’aumento del 20 % delle pratiche non emergono dai resoconti ufficiali reperiti, né dalle fonti del Comune o dagli articoli pubblicati di recente. Per concludere, resta valido il fatto che, grazie alla digitalizzazione dell’archivio edilizio e alle nuove direttive urbanistiche, Milano sembra oggi più veloce nel gestire pratiche, ma rimangono da esplorare nei dati ufficiali gli incrementi percentuali ed eventuali confronti storici. Lo stesso Piano di Governo del Territorio (PGT) monito di Monguzzi – “A proposito qualcuno ha visto il Pgt?” – è entrato in una fase di attesa e revisione dopo le nuove linee guida e inchieste del 2024, ma resta pubblicato online dal febbraio 2020 ilgiorno.it+5gdc.ancidigitale.it+5comune.milano.it+5realestate.pambianconews.commilano.corriere.itcomune.milano.itmilano.corriere.itilgiorno.it.

“Mandrake sindaco è superato” Leggi tutto »

Risiko bancario: di cosa parla l’esposto di Unicredit tra Consob e Procura

Risiko bancario: di cosa parlerebbe l’esposto di Unicredit tra Consob e Procura. Il condizionale è d’obbligo, perché le notizie che si susseguono intorno al risiko bancario sono tante. E spesso contraddittorie. Un esempio? Il Procuratore di Milano Viola ieri ha smentito la presenza di un esposto di Unicredit che solleverebbe dubbi sull’operazione che sta cercando di portare Caltagirone e Milleri, il tutore degli eredi di Del Vecchio, a capo sia di Mediobanca che di Generali. Peccato che nella stessa giornata la notizia sia stata confermata e rilanciata da Lettera43. Ma sempre nella stessa giornata qualcuno dalle parti di Unicredit (la dichiarazione non ha un nome e un cognome) smentisce che la banca abbia presentato un esposto per denunciare un presunto concerto nella scalata a Mediobanca tramite Mps. Il motivo, verrebbe da pensare potrebbe essere che lo Stato ha avuto e ha tutt’ora un grosso ruolo nella vicenda. E molto attivo. Tant’è che uno dei nodi cruciali del grandissimo caos che si è scatenato nel tentativo di cambiare tutti gli equilibri del mondo bancario è la cessione da parte del governo del 15% di Mps alla cordata guidata da Caltagirone. L’esposto, che in effetti risulta a molti esistere ma depositato prima in Consob e poi trasmesso in Procura a Milano, partirebbe da qui. Anche perché è uno dei punti su cui si sarebbero incastrati i giochi in corso, detto in altro modo: mentre Unicredit e altri si muovevano come da regole di un mercato libero in stile europeo, si sarebbero scontrati con la volontà di Giorgia Meloni e soci di avere un ruolo nella gestione dell’economia nazionale. Sta di fatto che dopo mesi di schermaglie e qualche boutade come chi ha suggerito a Alberto Nagel di dimettersi per sciogliere ogni questione ora siamo arrivati alle carte pesanti, perché tra denunce per diffamazione a carico di Osvaldo De Paolini per gli articoli scritti su ilGiornale e le denunce incrociate, ora c’è chi rischia il patrimonio (come i figli di Del Vecchio che sono stati affidati a Milleri) ma magari anche altri guai. Perché tra le ipotesi varie la situazione potrebbe precipitare. Tant’è che, secondo quanto dicono alcuni dirigenti ministeriali e di importanti istituti bancari francesi, persino Emmanuel Macron avrebbe fatto presente a Giorgia Meloni che la situazione sta sfuggendo di mano e ai francesi non piace come si sta mettendo la questione. Ma entriamo nel tecnico. Il primo esposto pesante di cui si parla è quello che avrebbe depositato Unicredit. Alcuni dicono Orcel direttamente, motivo della smentita di Unicredit. Ma vediamo di cosa tratterebbe: il punto (come conferma il Corriere) è la procedura di vendita a Banco BPM (5%), ad Anima (3%), a Delfin (3,5%) e a Caltagirone (3,5%) del 15% di Monte dei Paschi, detenuto dal MEF fino al 13 novembre 2024. Perché? Facciamo un piccolo passo indietro. Dopo il salvataggio della banca di Siena da parte dello Stato, costato ai contribuenti quasi 7 miliardi, la Commissione Europea – Autorità competente in materia di aiuti di Stato – aveva imposto al Tesoro di ridurre la propria partecipazione in MPS al di sotto del 20%. Dopo aver offerto al Mercato, attraverso due procedure di Accelerate Book Building (ABB), il 25% di MPS nel novembre 2023 e il 12,5% nel marzo 2024, il MEF era sceso al 26,7%. Nel novembre 2024 il MEF aveva annunciato la cessione di un ulteriore 7% di MPS per rispettare le indicazioni dell’Europa e aveva incaricato Banca Akros di gestire il terzo ABB in qualità di Global Coordinator e Bookrunner. (qui il comunicato del MEF) Le prime due procedure di collocamento sul Mercato, tramite ABB, avevano visto la distribuzione del 37,5% di Piazza Salimbeni tra circa un centinaio di investitori istituzionali mentre la procedura conclusasi il 13 novembre 2024, oggetto della protesta di Piazza Gae Aulenti, ha visto spartita tra soli quattro investitori una partecipazione perfino maggiore di quella inizialmente annunciata al Mercato (15% il luogo del 7%). (qui il secondo comunicato) Lo sfogo del numero uno di Unicredit, riportato nei mesi scorsi dal Financial Time, ha acceso un faro sul ruolo giocato dal Gruppo BPM in occasione di quella che alcuni analisti hanno definito un “private placement”: BPM e Anima hanno infatti portato a casa il 53,3% delle partecipazioni che il MEF doveva offrire al Mercato per rispettare le indicazioni della Commissione Europea. La quota residua è stata ripartita al 50% tra la Delfin di Milleri e Caltagirone. Ulteriori dubbi sulla regolarità della procedura di collocamento sul Mercato delle partecipazioni precedentemente detenute dal MEF dipenderebbero dal fatto che BPM e Anima appartengono al medesimo gruppo bancario di cui fa parte il bookrunner Banca Akros. La stessa banca in cui si sarebbe presentata la Guardia di Finanza con un ordine di esibizione nelle scorse settimane. A quanto risulta all’Osservatore, la banca in quel momento avrebbe avuto già il fascicolo pronto per i militari perché la Consob aveva inoltrato all’istituto la stessa richiesta poco prima. Quindi sembra proprio che la Procura della Repubblica voglia fare luce sulla regolarità della procedura che ha portato quattro investitori formalmente indipendenti a formulare similari offerte di acquisto della banca senese. Il tutto mentre il MEF si era impegnato a non vendere per 90 giorni la sua partecipazione residua in MPS, pari all’11,7%, e in pendenza dell’OPA su Anima Holding annunciata il 06 novembre 2024 da Banco BPM. La centralità dell’operazione segnalata dal Orcel rispetto al risiko che sta mettendo in discussione la stabilità del sistema bancario risulterebbe evidente: 12 giorni dopo la vendita del 15% di MPS, Unicredit ha annunciato un’OPS “ostile” nei confronti di Piazza Meda, schierandosi frontalmente contro il Governo e contro Caltagirone che, al 9 dicembre 2024, era salito al 5,3% di Anima in vista dell’adesione all’OPA lanciata da BPM. Nel mese di dicembre il Mercato ha assistito ad un importante e parallelo investimento da parte di Delfin (salita al 9,86%) e di Caltagirone (salito al 9,96%) in MPS che, il 24 gennaio, ha annunciato l’OPS “ostile” nei confronti di Mediobanca. Se l’OPS annunciata da BPER il 6 febbraio nei

Risiko bancario: di cosa parla l’esposto di Unicredit tra Consob e Procura Leggi tutto »

Milano si prepara al Latin Festival: il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica definisce le misure di sicurezza

Milano si prepara al Latin Festival: il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica definisce le misure di sicurezza. Con l’estate ormai alle porte, la città di Milano si appresta ad accogliere uno degli appuntamenti musicali più attesi della stagione: il Latin Festival, rassegna dedicata alla musica e alla cultura latina che, per l’edizione 2025, si svolgerà nell’Area Mind dal 12 giugno al 10 agosto. In vista dell’apertura dell’evento, ieri, 10 giugno, si è riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per definire il piano operativo volto a garantire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione. La riunione, presieduta dal Prefetto Claudio Sgaraglia, ha visto la partecipazione non solo delle forze dell’ordine ma anche degli organizzatori del festival. Insieme, è stato condiviso e approvato l’impianto organizzativo generale, con un’attenzione particolare agli aspetti più delicati: l’accesso e il deflusso del pubblico, la protezione perimetrale dell’area interessata e il potenziamento delle misure di controllo attraverso l’impiego di un numero adeguato di operatori specializzati nella sicurezza. La scelta dell’Area Mind, uno spazio che negli ultimi anni si è consolidato come polo di eventi di grande richiamo, si accompagna a una riflessione sulla gestione di flussi significativi di persone. Le edizioni precedenti del Latin Festival, svoltesi in altre zone del capoluogo lombardo, hanno infatti attirato migliaia di partecipanti da tutta la Regione. Un successo che comporta però anche la necessità di approntare un dispositivo di sicurezza all’altezza delle sfide logistiche e di ordine pubblico. Ma l’attenzione del Comitato non si è fermata ai soli aspetti legati all’evento. La riunione ha incluso anche un focus specifico sulla sicurezza delle linee ferroviarie lombarde. Alla presenza del Dirigente del Compartimento di Polizia Ferroviaria per la Lombardia, dei rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e di FS Security, è stata effettuata un’analisi dettagliata volta a prevenire eventuali azioni di sabotaggio o atti vandalici a danno delle infrastrutture ferroviarie, il cui corretto funzionamento è essenziale soprattutto in occasione di eventi che generano grandi spostamenti di persone. In questo senso, si è convenuto di rafforzare la sorveglianza delle aree considerate sensibili, attraverso un’intensificazione dei controlli e un miglioramento dei sistemi di difesa passiva, con il supporto della videosorveglianza. Il Prefetto Sgaraglia ha sottolineato la necessità di un approccio sinergico e multilivello, capace di coniugare la prevenzione con la risposta immediata a potenziali criticità. L’obiettivo condiviso da tutte le istituzioni coinvolte è chiaro: fare del Latin Festival 2025 non solo un momento di intrattenimento e condivisione culturale, ma anche un esempio virtuoso di organizzazione e sicurezza urbana. Un banco di prova importante per Milano, che dimostra ancora una volta la propria capacità di affrontare grandi eventi con competenza e senso di responsabilità civica. Con l’avvio della manifestazione ormai imminente, l’attenzione resta alta. Le prossime settimane rappresenteranno un test cruciale per l’intero sistema di gestione della sicurezza pubblica, in un contesto dove la musica fa da collante tra culture ma dove nulla può essere lasciato al caso sul piano organizzativo.

Milano si prepara al Latin Festival: il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica definisce le misure di sicurezza Leggi tutto »

Errani e Paolini trionfano a Parigi nello storico torneo di tennis Roland Garros 2025

Jasmine Paolini e Sara Errani hanno trionfato nel torneo di tennis a Parigi nel doppio femminile al Roland Garros 2025, conquistando il loro primo titolo Slam con una vittoria su Aleksandra Krunić e Anna Danilina per 6–4, 2–6, 6–1. Questo successo segna un momento storico per il tennis italiano, peraltro la coppia diventa la prima italiana a vincere il torneo dal 2012, quando Sara Errani e Roberta Vinci trionfarono. Per Sara Errani, 38 anni, si tratta del sesto titolo Slam in doppio, il primo dal 2014, e del trentacinquesimo in carriera. Jasmine Paolini, invece, conquista il suo primo titolo Major in doppio, il nono complessivo, consolidando una stagione straordinaria che l’ha vista anche vincitrice degli Internazionali d’Italia in Roma. La coppia aveva raggiunto la finale a Parigi nel 2024, dove fu sconfitta da Kateřina Siniaková e Coco Gauff. E quest’anno, dopo aver vinto il titolo a Roma, hanno confermato il loro status di favorite, dimostrando grande affiatamento e determinazione. Sara Errani ha completato una settimana memorabile, aggiudicandosi anche il titolo di doppio misto con Andrea Vavassori, diventando la prima tennista italiana a vincere in questa categoria al Roland Garros. Con questo trionfo, le due azzurre si confermano tra le migliori coppie del circuito, rapide e scattanti a continuare a far scrivere citazioni significative nella storica vita del tennis italiano. Massimo Blandini

Errani e Paolini trionfano a Parigi nello storico torneo di tennis Roland Garros 2025 Leggi tutto »