Il costoso bilancio del conflitto russo-ucraino: miserie politiche ed economiche in Europa e oltre. Negli ultimi due anni, il mondo ha assistito impotente a un oneroso conflitto tra Russia e Ucraina, con conseguenze devastanti su tutti i fronti. Oltre alle trame avvincenti dei film di spionaggio e guerra, sorge la domanda: qual è il risultato palpabile di questa lotta in Europa?
La popolazione è stata sommersa da una guerra mediatica, saturata da racconti di aggressioni, invasioni e atrocità che hanno distorto la realtà. Putin è stato ritratto come malato, i russi in fuga e le trincee come scenari di disperazione, con aggiunta di deportazioni e stupri di massa, quasi come in un film dell’orrore.
Le notizie di missili esauriti e strategie fallimentari, oltre agli anziani glorificati per abbattere aerei con doppiette da caccia, hanno alimentato un immaginario distorto. A distanza di due anni, sorge la domanda: perché, nonostante gli aiuti e la solidarietà, il conflitto persiste?
Le domande sono legittime: se i russi sono così disorganizzati, perché non si fermano di fronte agli sforzi congiunti di Ucraina e alleati, soprattutto considerando i miliardi spesi per alimentare questa guerra insensata? La risposta forse va cercata tra i capi di stato e i loro governi complici, coloro che hanno autorizzato questa guerra costosa a spese dei contribuenti.
Analizzando i danni collaterali, emerge un quadro di macerie politiche ed economiche con ripercussioni che gravano sull’austerità e impoveriscono il potere d’acquisto. L’agricoltura subisce danni per gli aumenti delle materie prime, acquistate a caro prezzo dalla Russia. L’austerità si riflette anche in un aumento dei mutui, del carrello della spesa e delle tariffe energetiche, nonostante il gas acquistato dagli Stati Uniti a un costo tutto fuorché vantaggioso.
In tutta Europa, la recessione ha lasciato cicatrici profonde, mentre negli Stati Uniti l’opinione pubblica è in aperto contrasto con le scelte del Presidente, il cui consenso è in picchiata.
E Putin? Silenziosamente, continua a trarre vantaggio, mantenendo una posizione di forza sorprendente rispetto alle informazioni veicolate dalla stampa occidentale. Mentre il mondo cerca risposte a domande cruciali, la polvere del conflitto si posa su una realtà caratterizzata da incertezza e distruzione.