Pellegrini (Lega): “Perché il 21 voterò no”

Pellegrini (Lega): “Perché il 21 voterò no”. L’intervento di Andrea Pellegrini, ex assessore alla sicurezza del Municipio 9, è significativo perché dimostra come una parte di Lega non sia per niente allineata con il pensiero del “capitano” che ha dichiarato che voterà sì al referendum sul taglio dei parlamentari. La Lega in Lombardia non è tutta schierata con Salvini e il capo sa che la pentola che gli bolle sotto il coperchio potrebbe saltare se non ottiene buoni risultati alle urne.
Ecco l’intervento di Pellegrini che ha subito riscosso diverse reazioni positive da molti militanti leghisti: “Personalmente sono contrario a scelte che nascondono altri obiettivi, la proposta di tagliare i costi della politica eliminando centinaia di rappresentanti del Popolo mi lascia esterefatto, in quanto credo che il vero problema non sia nel numero dei parlamentari ma al limite nel limitarne i loro cospicui compensi e i loro tanti benefici. Esempio ne é stato il taglio delle province italiane che ha messo in difficoltà moltissime comunità che di fatto si sono trovate abbandonate a se stesse per un pugno di euro risparmiati.(alla fine dei conti saranno stati risparmiati davvero ?) Credo nel valore della democrazia e della rappresentanza popolare, limitare di molto il numero dei rappresentanti eletti dal Popolo significherebbe indebolire la voce ai cittadini che per mano dei loro eletti possono avanzare le loro richieste ed istanze al Parlamento. Un numero ridotto di parlamentari darebbero più forza alle corporazioni e ai poteri forti che avrebbero mano facile negli accordi di Palazzo, il numero limitato dei rappresentanti renderebbe più semplice il loro compito e il ruolo dell’elettore diventerebbe sempre meno importante e incisivo. Questa volta non mi farò fregare dalla spinta emotiva, userò la ragione, per non cadere nel tranello di chi vuole togliere di mezzo il sale della democrazia. Qualche manciata di milioni risparmiati (sarà poi vero alla fine?) vale molto meno della nostra libertà e della possibilità di essere pienamente rappresentati.