5 Giugno 2020

Arrestato pusher in fuga su un monopattino

La Polizia di Stato ha arrestato un ragazzo di 28 anni per detenzione ai fini di spaccio di droga. Nel corso di un servizio di prevenzione e repressione dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti nel quartiere “Corvetto”, gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Scalo Romana, nel transitare in viale Lucania, hanno notato un giovane alla guida di un monopattino elettrico che, alla vista dell’autovettura della Polizia, portava immediatamente una mano all’altezza della cinta dei pantaloni con il chiaro intento di occultare qualcosa. I poliziotti hanno, quindi, deciso di controllare il giovane che, di tutta risposta, ignorando l’”Alt Polizia” è fuggito verso piazza Bologna lungo viale Lucania. Un poliziotto è sceso subito dall’auto per rincorrere il fuggitivo a piedi. Dopo vari cambi di direzione nel percorso di fuga, il giovane è stato raggiunto dagli altri agenti che lo inseguivano in auto in via Scheiwiller. Da un sommario controllo, il ragazzo è stato trovato in possesso di un pacchetto di sigarette contenente due grammi di hashish e un mazzo di chiavi. Contraddicendosi più volte, il 28enne ha riferito ai poliziotti di via Chopin che quelle erano le chiavi della sua abitazione nel pavese. Dubitando di quanto riferito, gli agenti sono tornati in viale Lucania dove lo stesso si era dato alla fuga e, grazie al mazzo di chiavi trovato in suo possesso, sono riusciti ad aprire il portone di un condominio e, poi, l’appartamento al sesto piano dello stesso. Nel corso della perquisizione domiciliare, all’interno di un mobile, i poliziotti hanno rinvenuto 1 sacchetto e 15 panetti di hashish, per un peso complessivo di 2.480 grammi; 1 sacchetto con 2,5 grammi di cocaina 2 involucri con 4,5 grammi di MDMA, 11240 euro in contanti, un bilancino ed un foglio manoscritto con i conteggi di denaro, date e i quantitativi della sostanza stupefacente Pertanto il giovane spacciatore è stato arrestato.  

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I “The Show” denunciati per usurpazione di titoli

La Polizia di Stato, lunedì scorso 1 giugno a Milano, ha denunciato a piede libero due youtubers italiani di 29 anni per usurpazione di titolo e ha sequestrato loro una pettorina gialla con la scritta “Comune di Milano – Assistente Civico” e due tesserini plastificati con la loro fotografia e il logo del Comune di Milano. Gli agenti del Commissariato Monforte/Vittoria sono intervenuti dopo che venerdì scorso 29 maggio, il titolare di un negozio alimentare in corso Lodi, mentre conversava con un cliente, era stato avvicinato da un ragazzo, con la pettorina gialla con la dicitura “COMUNE DI MILANO ASSISTENTE CIVICO” e con il badge con fotografia e stemma del Comune di Milano, che, qualificatosi quale pubblico ufficiale, aveva intimato ai due di allontanarsi perché, a suo dire, erano troppo vicini. Alla richiesta di spiegazioni da parte del negoziante, il presunto Assistente Civico ha ripetuto loro che i due non erano a debita distanza come previsto dalle misure anti-Covid19 e, dopo aver estratto un petardo dal marsupio, lo ha posizionato sul tavolo del locale. L’esercente, temendo per la sua e altrui incolumità, ha, quindi, afferrato l’artifizio scagliandolo lontano. Il ragazzo, allora, ha reiterato il gesto accendendo un secondo petardo che l’uomo ha afferrato, fronteggiando contemporaneamente lo sconosciuto prendendolo per il bavero della camicia e allontanandolo con vigore di alcuni metri per poi tornare verso il locale. Il giovane ha seguito il negoziante e, dopo aver estratto un blocchetto, gli ha detto che avrebbe provveduto a verbalizzare la violazione ed elevare la relativa contravvenzione. L’uomo si è reso conto, a quel punto, che non era un blocchetto per verbali ma per ricevute, intuendo che non si trattava quindi di un Pubblico Ufficiale. Il giovane, dopo avergli detto che si trattava di uno scherzo, è stato riconosciuto da un dipendente del locale come uno dei due youtubers del canale denominato THE SHOW, seguito da migliaia di “followers” e, con il suo amico che era lì nei pressi, si è allontanato facendo perdere le tracce. Il titolare dell’esercizio commerciale domenica ha inviato una mail PEC al Commissariato Monforte/Vittoria segnalando l’episodio e i poliziotti lunedì mattina 1 giugno si sono recati da lui per delucidazioni sull’accaduto: in quel frangente, i due giovani sono stati notati in Piazza Medaglie d’Oro poiché riconosciuti dall’esercente mentre transitavano a piedi. Gli agenti hanno, quindi, fermato i due giovani uno dei quali stava proprio indossando la pettorina lungo la strada in modo tale, considerate le misure anti Covid19 in atto, da ingenerare confusione nei passanti in relazione alla presunta “qualifica” rivestita. Subito dopo i due 29enni, sono stati accompagnati presso gli Uffici di via Poma dove i poliziotti, dopo aver posto sotto sequestro il materiale, li hanno deferiti all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per usurpazione di titoli.  

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Milan l’è un gran Milan diventa un video

“Milan l’è un gran Milan“, la canzone simbolo di Milano diventa un video che racconta la voglia del capoluogo lombardo di ripartire con entusiasmo. Un’idea nata dall’autrice teatrale Sabina Negri che dopo “le sconfortanti immagini che per mesi sono passate in televisione e sui social di una città in ginocchio, di persone smarrite, in balia di un nemico invisibile”, ha voluto cantare e raccontare la grandezza di Milano. “Da lombarda, nata a Codogno, non potevo restare indifferente a quello che sta accadendo nella nostra Regione e all’immagine che ne sta uscendo, in toni, a volte troppo esagerati – spiega l’artista -. Con il musicista Simone Spreafico, la cantante Patrizia Rossi, e con il coordinamento artistico del regista Lorenzo Loris, ho pensato di far entrare nelle case la nostra voce di milanesi: il nostro dialetto, la tradizione popolare, l’orgoglio di essere milanesi in un ‘recitar cantando’ che ha lo scopo di farci sentire più vicini gli uni agli altri“. ANSA

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Regione Lombardia rifinanzia il bando pacchetto famiglia e copre tutte le 46.000 richieste

Regione Lombardia ha rifinanziato con altri 6 milioni di euro il bando ‘pacchetto famiglia‘ per la richiesta di contributi, connessi all’emergenza Covid-19, destinati al mutuo della prima casa e a strumenti e-learning per gli studenti tra i 6 e i 16 anni. Il contributo, proposto con una delibera dell’assessore alla Famiglia, Genitorialità e Pari opportunità, Silvia Piani, si aggiunge dunque ai 16,5 milioni di euro già stanziati a maggio. “Il pacchetto famiglia – hanno commentato il presidente Attilio Fontana e l’assessore Piani – ha riscosso un grande successo ed è stata apprezzata da moltissime famiglie lombarde. Con queste ulteriori risorse andremo a coprire l’intero fabbisogno con aiuti immediati. Azioni concrete con cui cerchiamo di essere vicini ai nostri cittadini”. I 6 milioni di euro stanziati vanno infatti ad aggiungersi alla dotazione iniziale di 16,5 milioni di euro, messa a disposizione per il sostegno alle famiglie, durante l’emergenza Coronavirus ai primi di maggio, per pagare le rate del mutuo per l’acquisto della prima casa e per acquistare strumenti per l’e-learning dei figli. Complessivamente, infatti, sono pervenute alla Regione circa 46.000 domande e con la cifra iniziale, messa a disposizione, ne erano state finanziate 32.000. Ora, grazie a questo nuovo stanziamento, sarà possibile, da subito, coprire l’ultimo contingente senza ulteriori attese. Di seguito il numero delle domande ricevute per provincia: Brescia 6.700 domande Sondrio 580 Lodi 900 Pavia 1.500 Monza e Brianza 3.600 Como 1.800 Cremona 1.400 Lecco 1.500 Milano 16.300 Varese 3.500 Mantova 1.400 Bergamo 7.100 “Valutata la straordinarietà dell’iniziativa e la perdurante situazione di difficoltà che stanno vivendo le famiglie lombarde – ha aggiunto Piani – le risorse aggiuntive permetteranno così di finanziare la totalità delle domande presentate, senza lasciare indietro nessuno”.

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Arrestati due pluripregiudicati con documenti falsi

Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha arrestato due pluripregiudicati, un 41enne cittadino marocchino e un 40enne georgiano in possesso di documenti falsi. Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Lambrate, giovedì pomeriggio 28 maggio in Largo Murani, hanno fermato due persone per un controllo. Un uomo è risultato in regola con i documenti mentre l’altro ha esibito un passaporto, una carta di identità e una patente di guida tutte di nazionalità belghe. La conformazione dei documenti ha insospettito gli agenti, che li hanno sottoposti all’analisi dei colleghi della Polizia Scientifica, i quali hanno accertato che, in effetti, fossero tutti documenti falsi. Il successivo fotosegnalamento e la rilevazione delle impronte del controllato hanno poi fatto emergere una lunga serie di “alias” dietro ai quali l’uomo aveva nascosto la sua vera identità: il 41enne è risultato essere un cittadino marocchino pluripregiudicato per reati di spaccio di stupefacenti con diversi anni ancora da scontare. Martedì 2 giugno nel pomeriggio, invece, i poliziotti della volante del Commissariato Lambrate hanno arrestato un 40enne in Piazza Gobetti. Al momento del controllo l’uomo ha esibito documenti attestanti la nazionalità greca, una residenza in Spagna e, come luogo di nascita, la Russia. Anche in questo caso l’analisi documentale eseguita dagli agenti del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica ha confermato la falsità della patente e del passaporto; la comparazione delle impronte digitali, inoltre, ha permesso di scoprire che l’uomo fosse in realtà di nazionalità georgiana e che, lo scorso ottobre, era stato destinatario di espulsione come misura alternativa alla detenzione. Gli agenti del Commissariato Lambrate hanno dunque arrestato il 40enne per inosservanza del provvedimento d’espulsione; gli hanno, inoltre, contestato sanzioni amministrative per oltre 5000 euro e sequestrato la macchina spagnola sulla quale viaggiava.  

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Carenze, disservizi e problemi del trasporto pubblico locale

Carenze, disservizi e problemi del trasporto pubblico locale. Ieri sono state presentate le conclusioni del rapporto (che trovate qui Conclusioni rapporto) “L’integrazione modale e tariffaria nel trasporto pubblico locale in Lombardia”. Il testo redatto dal Politecnico sembra confermare tutti i problemi mai risolti dei trasporti lombardi. A sottolinearne tutte le carenze è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle con Nicola Di Marco, consigliere regionale del M5S Lombardia: “Purtroppo le criticità che come M5S denunciamo da anni nel trasporto pubblico locale sono state confermate. Si comincia dalle carenze di organico che possono ingenerare disservizi. Questa criticità non riguarda solo il numero di persone in servizio ma anche la distribuzione delle competenze, soprattutto nei campi della gestione di bandi e gare, la formulazione dei contratti, il monitoraggio degli affidamenti”. “C’è poi l’insufficienza del TPL nei territori periferici e più fragili e nelle fasce molli dell’utenza”, aggiunge il consigliere regionale: “questa situazione è dovuta anche a una carenza di finanziamenti e quindi di investimenti, che ha portato a una riduzione del trasporto pubblico locale extraurbano su gomma. Per quanto riguarda il trasporto scolastico emerge l’assenza di coordinamento tra gli orari scolastici e la programmazione del trasporto (specie su gomma). Cioè veicoli sovraffollati con conseguenti rischi per la sicurezza”. Di Marco conclude: “Insomma sono problemi già evidenziati dal M5S da quando ha eletti in Regione. A distanza di anni dalla sua approvazione la Legge regionale 6 del 2012 di riforma del TPL mostra ancora tutti i suoi limiti. Urge una svolta nelle politiche della maggioranza di centro-destra e Lega e un maggiore ascolto dei bisogni dei territori, soprattutto quelli periferici come il Sud Milano che hanno subito i tagli più pesanti agli investimenti e i maggiori disservizi”.

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