6 Gennaio 2021

Assalto al Campidoglio Usa

Assalto al Campidoglio Usa. Migliaia di sostenitori di Donald Trump si sono radunati a Washington in una delle manifestazione più accese contro i risultati delle presidenziali del 3 novembre, convocata proprio nel giorno in cui il Congresso dovrebbe ratificare formalmente la vittoria del presidente eletto Joe Biden. C’è almeno una persona ferita da colpi di pistola dentro al Campidoglio di Washington: non si capisce se si tratti di una sostenitrice di Trump o un membro dello staff del Congresso. Una donna è stata evacuata in una barella. “Non ci arrenderemo mai, non concederemo mai” la vittoria, ha detto davanti a loro Trump: alle sue parole è seguito un assalto al Campidoglio che ha bloccato la seduta. Già prima di questo episodio senza precedenti queste ore sembravano le più buie per il presidente. Con la probabile vittoria democratica in entrambi i seggi del Senato per cui si è votato ieri in Georgia e il rifiuto del vicepresidente Mike Pence di forzare la mano al Congresso, i suoi giorni alla Casa Bianca sono ormai contati. Il 20 gennaio Biden giurerà da presidente.

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La Rete: “Basta favelas in via Quarti”

La Rete: “Basta favelas in via Quarti”. Ecco il comunicato della Rete dei Patrioti: “Oggi il portavoce del Municipio 7 del Movimento Nazionale La rete dei patrioti, Andrea Tognocchi, ha inviato una mail ultimativa alle autorità e enti preposti alla gestione del territorio del municipio, denunciando lo stato di grave degrado e potenziale danno alla salute pubblica generato dall’abbandono di rifiuti nella zona Aler di via Quarti. Le foto che alleghiamo sono degne delle peggiori favelas del terzo mondo e non della “Capitale morale” d’Italia. La responsabilità politica è di chi, come il sindaco e la sua giunta, insegue sogni “internazionali” e riesce solo a far paragonare la città alle peggiori favelas del globo. Entro la settimana, Il Movimento Nazionale, perdurando la situazione presenterà una denuncia alle autorità per tutti i reati identificabili in questa grave situazione”.

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Quello strano asse tra Lega e PD

Quello strano asse tra Lega e PD. Una delle notizie più curiose di questi giorni è la decisione di Attilio Fontana di nominare come consulente in ambito sanitario una ex senatrice del Partito democratico. E’ vero che in questo periodo storico tutto sembra possibile, ma un gesto simile genera diversi dubbi. La Lega non era il nemico numero uno del Partito democratico? E, in teoria, era valido pure il viceversa fino a poche ore fa. Ora sembra che il Covid abbia cambiato tutto ed Emanuela Baio suggella un nuovo asse entrando ai piani nobili di Regione Lombardia proprio mentre governa la Lega. Si tratta solo di una giravolta della Baio? Potrebbe essere: ormai si cambia partito con una certa leggerezza, dunque non ci sarebbe nulla di strano: la stessa ex senatrice aveva lasciato il Pd per Scelta Civica, il defunto partito di Mario Monti (un altro premier incensato dalla stampa e dal Quirinale, ma non dal popolo). Scelta Civica fu scelta da pochi, mentre Baio potrebbe aver trovato un modo per riciclarsi, oppure essere il primo passo di un asse inedito della politica lombarda. Se fosse vera quest’ultima ipotesi potrebbe essere una prova generale di un accordo tra Lega e Pd anche a livello nazionale: il governo traballa da settimane e tutti sono alla ricerca di un’altra opzione per portare avanti l’amministrazione dello Stato. Con la scusa dell’emergenza Covid Salvini e Zingaretti potrebbero avere l’occasione di superare la centralità parlamentare dei Cinque Stelle (hanno ancora tantissimi deputati e senatori) creando un governo insieme. Oltre al Covid ci sarebbe anche la scusa di dover nominare il presidente della Repubblica (è l’ultimo anno di Mattarella): se lo eleggessero insieme ufficialmente (senza tiratori franchi o di altro tipo) sarebbe il presidente con il mandato più solido di sempre. E si scongiurerebbe il rischio di avere sette anni con un presidente grillino. Forse è fantapolitica, ma oggi come oggi tutto è possibile.

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Il piano per la ripartenza slitta all’11 gennaio

A Milano il piano per la ripartenza che modifica gli orari della città in base alla ripresa delle scuole superiori in presenza slitta dal 7 all’11 gennaio. Lo ha reso noto il Comune di Milano anche sulle sue pagine social. Il piano, realizzato sotto la regia della prefettura, prevede la modifica di alcuni orari della città per evitare assembramenti sui mezzi pubblici e rendere il rientro degli studenti in classe più sicuro. Per questo, ad esempio, i negozi non essenziali apriranno dalle 10.15. “Dall’11 gennaio Milano modificherà gli orari della città per consentire la ripresa delle scuole e delle attività produttive in sicurezza – si legge sulla pagina Facebook del Comune -. La differenziazione degli orari, resa possibile grazie alla collaborazione tra Comune, Prefettura, Istituzioni, Imprese e Famiglie, permetterà di rendere il trasporto pubblico più sicuro e di evitare assembramenti”. ANSA

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Regione: il pressing di Majorino fa breccia nel Governo

Appena ha capito che la traballante poltrona dell’Assessore al Welfare Giulio Gallera, era prossima a cadere, l’Europarlamentare ed ex Assessore Milanese Pierfrancesco Majorino, da sempre uno dei più attivi oppositori della Giunta Regionale Lombarda a guida Leghista, ha immediatamente cambiato bersagli. Lo ha fatto prima dai microfoni di Radio Popolare definendo Gallera un “capro espiatorio”, la cui sostituzione arriverebbe “fuori tempo massimo”, per poi concentrare la propria azione su Fontana e Salvini, definiti “i principali responsabili politici dello sfascio di questi mesi”, cui si potrebbe porre rimedio attraverso due sole soluzioni: “dimissioni in blocco della Giunta o Commissariamento”. Majorino ha poi rincarato la dose scrivendo sulla propria pagina Facebook: “Se Fontana non riesce a distribuire il vaccino anticovid è indispensabile che intervenga il governo, scavalcandolo”. Richieste già  più volte avanzate dall’Europarlamentare del PD, che in questa occasione sono stati recepite anche a Roma, tanto che nel pomeriggio il viceministro dell’Economia del PD Antonio Misiani ha scritto. “Se la Regione a guida leghista – che aveva già combinato disastri con la vaccinazione anti influenzale – non è in grado di attuare quella contro il Coronavirus, è giusto che subentri lo Stato esercitando i poteri sostitutivi”,  aggiungendo che “la salute dei lombardi è troppo importante per continuare a lasciarla in mano a chi ha fallito”. Un risvolto preoccupante per quelli che a Palazzo Lombardia e in via Bellerio speravano che, per fare cessare l’attacco ciconcentrico della sinistra, non servisse reagire di conseguenza, ma bastasse sacrificare un gallo e offrire una consulenza a un ex senatrice di Margherita e Pd-Ulivo.

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Regione: Salvini parla al posto di Fontana che intanto assume un ex senatore DS

“Entro qualche ora o al massimo qualche giorno avrete una squadra di eccellenza. Si va verso una Lombardia che corre, non do giudizi sui singoli. Anche come Lega porteremo in Regione Lombardia qualcuno che ha ricoperto incarichi di Governo nei mesi scorsi”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, a proposito del probabile rimpasto di giunta in Regione. “Per noi se la Lombardia corre, corre tutta Italia, quindi punteremo tantissimo sul rilancio della Regione”, ha aggiunto Salvini, che nel corso della gionata non ha perso occasione per rilasciare dichiarazioni su regione Lombardia, mentre il Governatore Fontana Manteneva il silenzio. “Non do nomi e cognomi, se pazientate avrete le risposte”, ha detto Salvini sui possibili sostituti di Giulio Gallera, per cui si fanno i nomi dell’ex ministro ed sindaco di Milano Letizia Moratti e del medico Gian Vincenzo Zuccotti, prorettore dell’università Statale di Milano. “Zuccotti è un bravissimo medico, primario del Buzzi e preside di Medicina della Statale. È una eccellenza lombarda, è utilissimo per quello che sta facendo” ha detto Salvini del primo. “Non do giudizi sui nomi – ha aggiunto – però stiamo lavorando per avere entro la settimana una Lombardia che corre, che cura, che investe. Mi fermerò tutti i giorni necessari, la Lombardia è il motore dell’Europa. Cerchiamo di fare le scelte migliori nei tempi più brevi possibili senza dibattiti e teatrini romani che in questo periodo sono stucchevoli”. Nel frattempo è giunta la notizia che il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha nominato come consulente in ambito sanitario Emanuela Baio. Ex senatrice di Margherita e Pd-Ulivo, candidata ma non rieletta con Scelta civica e presidente di Salute&Benessere, fondazione per il diabete, le malattie croniche e degenerative.

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