6 Febbraio 2020

Per San Valentino il bracciale contro il bullismo

Per San Valentino il bracciale contro il bullismo. Per la celebre festa degli innamorati, De Wan propone “I bijoux dell’Amore” in argento, perle e pietre naturali. Da 15 a 175 euro presso il punto vendita De Wan di via Manzoni 44 a Milano dove, durante la festa del prossimo Venerdì 14 febbraio in orario 10-19 il 10% del ricavato sarà devoluto all’Associazione “Mai più solo” impegnata nella lotta al bullismo, cyberbullismo e alla dipendenza giovanile da Internet. Per capire meglio chi sia l’associazione ecco una presentazione dei suoi fondatori: I soci fondatori. Siamo professionisti in vari settori, Giornalismo, Università, Medicina e Ingegneria uniti per dare vita a questa iniziativa no-profit, per collegare la società civile nei temi che toccano: autostima, dipendenza da tecnologia, rispetto dell’ambiente, di sé stessi e verso gli altri, e il mondo politico con il quale sviluppiamo iniziative e progetti. Impegnati in raccolta fondi e direttamente e attraverso i nostri soci operativi che svolgono un lavoro “evangelico” in molte zone del nostro Paese. Coinvolgiamo Cittadini, liberi professionisti e imprenditori che credono in una società dei nostri attuali giovani e futuri professionisti che combattano e si dissocino dai malesseri attuali come la bassa autostima, le dipendenze, il non rispetto in senso largo. Non ci sostituiamo al mondo tecnico-scientifico della psico-terapia, semmai acceleriamo il collegamento tra un certo mondo sociale che vive nell’ombra e nella rassegnazione e chi può essere loro di aiuto, soprattutto tra gli studenti e i giovani in generale ma anche adulti, visto che la contaminazione da Social colpisce chiunque. Preferiamo relazionarci direttamente con i nostri finanziatori rendendoli partecipi anche solo saltuariamente raccontando loro a che punto sono i nostri progetti, immaginando di organizzare annualmente un meeting tutti insieme e raccontare il nostro lavoro svolto anno per anno.

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Market della droga in un negozio di frutta e verdura

Ieri pomeriggio la Polizia arresta tre spacciatori in zona SanSiro ha arrestato tre cittadini egiziani, pregiudicati, di età compresa tra i 25 e i 32 anni, per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli agenti del Commissariato #Bonola, in seguito di alcuni appostamenti e pedinamenti, hanno accertato che le tre persone arrestate occultavano lo stupefacente all’interno di un negozio di frutta e verdura in via Paravia a Milano, da loro gestito. I poliziotti da un controllo effettuato hanno sequestrato circa 50 grammi di hashish, già suddiviso in dosi, oltre alla somma di €1230 in contanti, occultati sulla persona di uno dei tre egiziani.  

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Il museo della Resistenza in piazzale Loreto

Il museo della Resistenza in piazzale Loreto. La provocazione arriva da Andrea Bonessa, co-portavoce dei Verdi a Milano, ed è un modo per difendere piazza Baiamonti dall’idea di costruirci la seconda “porta”, cioè la terza piramide made in Feltrinelli. I verdi infatti hanno appoggiato le proteste dei cittadini che si sono ribellati alla cancellazione della piccola area verde sulla quale dovrebbe sorgere la suddetta piramide. A  quel punto l’assessore Maran e il sindaco Sala avevano tirato fuori il cilindro dal cappello: nella terza piramide ci facciamo il museo della resistenza. Ed ecco che per i protestanti non c’era più spazio, perché la Resistenza è uno dei pochissimi tabù rimasti alla sinistra italiana. Chi anche solo lontanamente non la venera è automaticamente fascista, come minimo. Ora però arriva il rilancio: Là, vicino al Corso, là in fondo al Corso c’è uno spazio che nessun giocatore ha pensato di occupare. Uno spazio che per i milanesi è il simbolo della resistenza. Là dove la resistenza è quasi nata e dove ha cantato la sua vittoria. Là in fondo c’è Piazzale Loreto. Quella piazza che per tutti i milanesi è il simbolo della lotta partigiana. Dell’inizio e della fine di quella battaglia mai totalmente vinta. Quella piazza che oggi fa parte del bando internazionale Reinventing Cities (https://www.comune.milano.it/-/reinventing-cities) per la sua riqualificazione. Un bando a caccia di idee per rigenerare – termine che piace per giustificare ogni intervento edilizio- quello che oggi è un crocevia di traffico mal gestito. E allora perché non fare qui il Museo della Resistenza, perché non al centro di questa rotonda (che proprio rotonda non è) e renderlo il simbolo di un ricordo, ancora e sempre più necessario, per tutti coloro che si tuffano nello shopping di Corso Buenos Aires o escono dalla città verso Est? I fondi ci sono. Quindici milioni dal ministero (gran bella mossa farseli promettere dal ministro Franceschini), due e mezzo già stanziati dal Comune e i sei dal palazzo di via Porpora. Potremmo realizzare un museo senza eguali (e l’invidia mi corre al museo della Shoa di Libenskind a Berlino), preservare una piazza a spazio pubblico senza svenderla al commercio e riconoscerle il ruolo simbolico che i milanesi le hanno da sempre riconosciuto. E liberare finalmente e definitivamente Baiamonti evitando uno spreco di suolo sicuramente evitabile. L’idea è indubitabilmente d’impatto, proprio poco tempo fa si era riaperta una polemica per uno striscione mostrato dai tifosi della Lazio, e in effetti è una bella fiche per i Verdi. Sicuramente non sarà apprezzata a destra come proposta, ma dalla sinistra sì. E potrebbe scatenare un dibattito molto interessante, visto che della Resistenza si può parlare solo bene. Invece un racconto completo, magari con una parte riservata ai vinti, potrebbe diventare un nuovo altare della memoria collettiva. Oppure solo una riuscitissima provocazione.

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#sindacodiMilano2021: che ne pensate di Messa?

#sindacodiMilano2021: che ne pensate di Messa? Cristina Messa ha da poco concluso il suo mandato come rettrice dell’Università Bicocca lasciando un ateneo rilanciato insieme a tutti i quartieri intorno. Ha iniziato dalle basi di un buon amministratore: ha rimesso a posto i conti, trovando le risorse per proiettare l’ateneo in una nuova fase. Con lei sono fioriti spin-off di successo, specialmente sulle scienze dei materiali, progetti di rilancio del campus sportivo, partnership di qualità, ricerche e studi avanzati e tanto altro. Ora che ha lasciato il posto a un’altra donna che sicuramente saprà dare un ulteriore spinta alla Bicocca, Messa è un’immagine positiva della Milano attuale: donna, scienziata, ottima amministratrice. E con un curriculum ricchissimo: Laureata in Medicina e Chirurgia (1986) con specialità in Medicina Nucleare (1989) presso l’Università degli Studi di Milano. Attività accademiche (2013-in corso) Dal 1 ottobre 2013 è Rettore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Impegnata nella valorizzazione della ricerca e dell’innovazione come fondamento strategico dell’attività istituzionale, dedica particolare attenzione ai rapporti tra Università e territorio a livello internazionale. Cristina Messa supporta lo sviluppo del Centro di Ricerca The Marine Research and High Education Center (MaRHE Center), outpost dell’Università di Milano-Bicocca per la ricerca internazionale sull’isola di Magoodhoo nell’Arcipelago delle Maldive, diventato punto di riferimento per gli scienziati di tutto il mondo nel campo della gestione ecosostenibile degli ambienti marini tropicali. In occasione di Expo Milano 2015, Cristina Messa ha promosso la partecipazione attiva dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca al Sito Espositivo, grazie all’accordo con la Repubblica delle Maldive per la gestione e la promozione del Padiglione dedicato alle Maldive. Inoltre l’Ateneo, su invito di Expo S.p.A, è stato nominato Institutional Content Provider del Cluster Isole, Mare e Cibo, di cui è stato responsabile dei contenuti scientifici e culturali. Dal 2015 è Membro della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), con Delega alla Ricerca. Dal 2013 è Presidente del Consorzio Corimav dell’Università degli Studi di MilanoBicocca e Pirelli, che si occupa della ricerca sui materiali e offre stage e borse di studio per il curriculum industriale del Dottorato di Ricerca in Scienza e Nanotecnologia dei Materiali. Membro dell’Osservatorio nazionale della formazione medico specialistica MIUR (2017-in corso) Nel giugno 2017 è stata nominata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca componente dell’Osservatorio nazionale della formazione medico specialistica. Membro del Comitato Coordinatore di Human Technopole (2016-in corso) In qualità di Rettore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha contribuito all’elaborazione del masterplane ‘Human Technopole’ (HT), un’infrastruttura di ricerca multidisciplinare nazionale. A Novembre 2016 è stata designata membro del Comitato Coordinatore di Human Technopole.   Delegata italiana MIUR nel programma Horizon 2020 (2013-in corso) Nel luglio 2013 è stata nominata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Delegata italiana nel programma quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020, con delega particolare alla Ricerca e alle Infrastrutture. Vicepresidente del CNR (2011-2015) Dal 2011 a Settembre 2015, è stata Vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), la più grande struttura pubblica di ricerca in Italia, con l’obiettivo di realizzare progetti di ricerca, promuovere lʼinnovazione e la competitività del sistema industriale nazionale, lʼinternazionalizzazione del sistema di ricerca italiano, e di fornire tecnologie e soluzioni ai bisogni emergenti nel settore pubblico e privato. In particolare Cristina Messa, attraverso la creazione di networks per le scienze umane e il rafforzamento su larga scala delle infrastrutture, ha contribuito a redigere il Programma Nazionale Infrastrutture di Ricerca (PNIR). Esperienze lavorative (1990-2012) Cristina Messa è stata ricercatore presso l’Ospedale San Raffaele (1990-2005), Direttore dell’Unità Operativa di Medicina Nucleare presso l’Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza, nonchè Direttore del Centro di Bioimmagini Molecolare dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca (2005-2013) e Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Milano-Bicocca (2012-2013). Esperienze internazionali (1988-2000) Cristina Messa è stata Visiting Researcher presso il Cerebro-Vascular Research Center alla Penn University, Philadelphia (1988); Post MD Clinical Instructor nella Division of Nuclear Medicine and Biophysics, Department of Radiological Sciences, della UCLA School of Medicine di Los Angeles, California (1991-92); Visiting Senior Scientist presso il Neuroscience Group, MRC Cyclotron Unit, dell’Hammersmith Hospital, Imperial College di Londra (1998-2000). Ci limitiamo a questo perché ci sarebbero ancora tanti aspetti da aggiungere su Messa, ma secondo noi anche lei potrebbe essere un ottimo profilo per il centro destra. E per una volta correrebbe una donna per la poltrona di primo cittadino. Voi che ne pensate di Messa? Precedenti: #sindacodiMilano2021 che ne pensate di de Milato? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Tronca? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Fidanza? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Senna? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Del Debbio? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Maroni? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Morelli? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di De Corato? #sindacodiMilano2021 che ne pensate della Sardone? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Gallera? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Giachetti?

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De Corato: nel PGT 7 moschee alla faccia dei milanesi

Oggi è stato pubblicato sul Burl il “Piano di governo del territorio“, comprensivo del “Piano per le attrezzature religiose” e la variante del “Piano delle regole“, deliberato il 14 ottobre scorso dal Consiglio Comunale di Milano. “Con l’ufficialità del Par Milano apre alle moschee – commenta l’Assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato (FdI) – per buona gioia dei milanesi, compresi quelli di via Padova e via Esterle che erano scesi in strada per manifestare il loro dissenso raccogliendo migliaia di firme contro l’apertura di moschee“. “Mentre nel resto del mondo succedono attentati – continua De Corato – come l’ultimo avvenuto pochi giorni fa a Londra quando un terrorista islamico ha accoltellato per strada tre persone, la Giunta meneghina continua nella sua decisione di cospargere la città di minareti in ogni zona“. “Milano avrà 4 centri islamici abusivi sanati e 3 nuove moschee – spiega De Corato –  in via Marignano, via Esterle e nel parcheggio Trenno di via Novara. Diventerà la più grande città italiana con più luoghi di culto islamici. A nulla sono servite le proteste dei residenti. Evidentemente – conclude De Corato – questa maggioranza eletta anche con i voti della comunità islamica che si riconosce nel consigliere islamico Sumaya Abdel Qader non poteva far altro che pagar pegno“.  

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I Giudici di Pace temono di essere contagiati dai migranti

“La pericolosità di un contagio” da Coronavirus è “tangibile durante le udienze celebrate dai Giudici di Pace” per la “convalida delle espulsioni di migranti clandestini, che si tengono nei Centri di permanenza e rimpatrio” e cioè di chi ha “violato l’ordine di allontanamento dal territorio dello Stato od anche per i reati di clandestinità“. Perciò l’Associazione nazionale giudici di pace chiede con urgenza al “governo e alle autorità competenti“, con una nota, misure idonee per la loro tutela. L’Unione Nazionale dei Giudici di Pace ha chiesto ai ministeri di Giustizia e Salute che “siano fornite maschere idonee a schermarsi da eventuali contagi, previa autorizzazione all’uso durante l’udienza” e “che siano apprestate immediatamente le tutele relative alle indennità di malattia e di rischio e per i giudici di pace e i magistrati onorari che si trovano in medesime situazioni“. ANSA  

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