Brescia-Cremona: non serve il raddoppio della linea

Trenitalia sbarca in Francia con l'alta velocità, Onlit: "In Italia aspettiamo il trasporto pendolari"Brescia-Cremona: non serve il raddoppio della linea. Chiedere un raddoppio ferroviario oramai è come chiedere se si vuol bene alla mamma. Tutti dicono di si. In questo caso la mamma è il PNNR che non aspetterebbe altro che nuovi progetti per raddoppi ferroviari e i figlioletti sono le due provincie di Brescia e Cremona. Le due provincie con un accordo sottoscritto al Broletto qualche giorno fa hanno avanzato la proposta sicuri che un raddoppio non si nega a nessun territorio. Quanto alla spesa si ipotizza che potrebbe ammontare a 500 milioni per 51 chilometri (9,8 milioni al km). Una cifra considerevole che dovrebbe essere richiesta assieme ad RFI, il gestore della rete, per accedere ai fondi del Pnrr. La Brescia Cremona offre servizi di trasporto sotto gli standards mininimi per rendere attrattivo il vettore ferroviario. Attualmente circolano 32 treni giornalieri sull’intera tratta. I passeggeri ammontano a circa 2,300 al giorno veramente pochi per giustificare un raddoppio che servirebbe invece su linee a grande traffico visto che la capacità passerebbe da 90 treni al giorno a 220 treni. Siamo sicuri che c’è questa necessità? Si chiede un treno ogni mezzora ma se adesso non ci sono neppure i convogli ( vecchi di 40 anni) per un servizio di un treno l’ora dove si troveranno i treni ? ma soprattutto a cosa serviranno? Il rilancio ( puntualità ) della tratta non passa attraverso il raddoppio ma da alcuni interventi mirati. Un sistema di circolazione dei treni più moderno, l’ingresso di treni meno obsoleti, treni che si guastano meno grazie ad una maggiore e migliore manutenzione svolta dalla officina di Cremona, la soppressione di almeno la metà dei 35 passaggi a livello che costituiscono una criticità continua, non nuove stazioni (da devastare) ma semplici pensiline (usate in tutta europa). Se la vetustà della rete è un problema c’è da ricordare che la causa del pessimo servizio è soprattutto l’inefficienza di Trenord il gestore del servizio ferroviario. Il vero problema di capacità del binario unico è rappresentato dalla tratta Cremona Olmeneta (11 km) dove transitano oltre ai 32 treni della Brescia Cremona anche i 38 treni della diramazione Cremona Treviglio. La linea non è comunque satura raggiungendo i 70 treni/giorno totali. Analogo problema sulla tratta Brescia S.Zeno Folzano (6 km) che sul binario unico ospita anche la linea per Parma 30 treni/giorno che vanno aggiunti ai 32 della Brescia Cremona per una somma di 62 treni sempre molto al di sotto della capacità del binario unico. Queste due tratte rappresentano una strozzatura che aumenta il ritardo dei treni perchè se non fossero in ritardo per i più disparati motivi non confliggerebbero tra loro. Sono questi gli unici raddoppi funzionali che si giustificherebbero di(forse) di fronte ad una analisi costi benefici.