Prima della Scala, pochi antagonisti con gilet gialli tirano ortaggi alla Polizia

Ieri, a contestare la prima della Scala era presente solo uno sparuto gruppo di autonomi in buona parte appartenenti al centro sociale il cantiere. Gli antagonisti, scesi in strada indossando dei gilet gialli, nel malriuscito tentativo di emulare quanto sta accadendo in Francia, hanno contestato in particolare il leader della Lega e ministro, Matteo Salvini, rappresentato da un pupazzo di gommapiuma e descritto negli striscioni come rappresentante della “casta globale al pari di Trump, Macron e Bolsonaro“. Gli autonomi hanno speigato la loro protesta su Facebook scrivendo: “A Milano siamo scesi in piazza con i gilets gialli della moltitudine francese insorta, contro la kermesse della casta: finanzieri globali e ministri nazionalisti, politici corrotti e padroni della citta. Il fascismo, l’autoritarismo, il razzismo non e’ l’alternativa al neoliberismo, ma il suo volto di ricambio“.

L’imponente apparato di sicurezza messo giustamente in campo dalla Prefettura non è stato fortunatamente impegnato ad affrontare i disordini che si temeva potessero verificarsi e il culmine delle proteste si è avuto davanti alla Società del Giardino, dove al termine della prima si è tenuta la cena di gala, lì un corteo composto da alcuni attivisti ha lanciato contro polizia e vetrate uova e verdura. Un’azione così descritta pagina Facebook del cantiere: “Abbiamo sanzionato la Società del Giardino, che ospiterà la cena di lusso di questa sera, abbiamo contestato la passerella e il gala della Prima“.