10 Luglio 2021

De Corato (FdI): chi ha autorizzato i maxischermi dei centri sociali

Una interrogazione in consiglio comunale a Milano per “chiedere quali permessi abbiano avuto e quanto abbiano pagato per l’uso esclusivo delle piazze Selinunte e Stuparich per tre giorni” i componenti del centro sociale Il Cantiere che proietterà domenica la finale degli Europei Inghilterra-Italia. A presentarla l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia e consigliere comunale a Palazzo Marino per FdI, Riccardo De Corato. Sala – ha attaccato De Corato – non ha concesso alcun maxi-schermo a Milano per la finale degli Europei di calcio, lasciando, tuttavia, carta bianca ai centri sociali. Domenica 11 luglio in piazza Stuparich 18 Il Cantiere proietterà la partita”. De Corato presenterà la sua interrogazioni nei prossimi giorni perché, ha rivelato, già “da questa sera partirà l’iniziativa ‘casa, diritti e dignità’ in zona San Siro. Verrà realizzato un murale collettivo e anche su questo chiederò ulteriore documentazione per sapere se sia stato autorizzato”, ha concluso. Askanews    

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Tentato omicidio per recuperare un credito

Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato due marocchini 30enni, irregolari e senza fissa dimora, per il tentato omicidio di un 36enne milanese, avvenuto alle prime ore del 26 maggio scorso a Ponte Lambro. Le indagini condotte dai poliziotti della Sezione Omicidi della Squadra Mobile, con gli agenti del Commissariato Mecenate, hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’episodio e identificarne gli autori. Alle 2 del 26 maggio, una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale era intervenuta in via Serrati Menotti all’angolo con via Vittorini perché era stata segnalata una violenta aggressione ai danni di un uomo. Le indagini hanno scoperto che l’uomo conosceva gli aggressori i quali, dopo una discussione sorta per un presunto credito da lui vantato nei loro confronti, lo avevano aggredito colpendolo alla testa anche con un palo in ferro della segnaletica stradale Gli agenti della Squadra Mobile hanno identificato i due autori, uno dei quali con precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti, che sono stati fermati e arrestati in un appartamento a Locate di Triulzi. ANSA

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Donna derubata di brillanti e Rolex

E’ stata contattata da un uomo conosciuto a un convegno di designer a Honk Hong con il quale ha concordato la vendi10ta di due brillanti e di un orologio Rolex dal valore complessivo di 410 mila euro. All’appuntamento in un bar di via Spadari a Milano si sono presentanti due intermediari che le hanno strappato la borsa con i gioielli e l’orologio e sono fuggiti. La donna, una commerciante taiwanese, ha subito il furto lo scorso 12 giugno ma solo ieri ha presentato denuncia agli agenti della Questura, temendo ritorsioni da parte del terzetto. ANSA

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Bitcoin trascina anche Doge

Bitcoin trascina anche Doge. Come immaginavamo uno degli scenari possibili dopo che il Bitcoin era l’unica valuta in positivo era che si trascinasse dietro le altre crypto. E infatti è andata proprio così: oggi bitcoin trascina anche Doge. E non solo. Praticamente tutto il listino stamattina ha segni in positivo. L’unica eccezione in questo inizio fine settimana è l’Ethereum che invece continua ad essere in negativo. E se il destino delle due crypto si fosse finalmente diviso?

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Caro Bernardo, ignoralo e pensa alla campagna

Caro Bernardo, ignoralo e pensa alla campagna. Beppe Sala ha capito il pericolo e prova a coinvolgerti nello scambio di battute perché sa di essere messo male. Molto peggio di come lo descrivono ancora alcuni. “E’ come la Moratti alla riconferma” ha sintetizzato un politico milanese di lunghissimo corso: per quanto gli si possano riconoscere diversi meriti, ha perso l’affetto dei milanesi. Sta antipatica. Perché nonostante qualche foto pubblicitaria, Sala al mercato ci manda la collaboratrice domestica (ce la immaginiamo tutti con la cuffietta alla Mary Poppins). Come all’Ortica c’è andato dopo che l’avevano ripulita. E’ un signorino del centro città e forse non è un caso che un centro accoglienza migranti non sia mai stato aperto vicino a Brera. Perché sarà un discreto dirigente amministrativo, ma non uno dei tanti. E’ uno dei pochi e gli piace. Ma il fighetto milanese sta antipatico. Al milanese che vota piace chi lavora. Quindi caro Bernardo, ignoralo e pensa alla campagna: mettiti al lavoro. Incontra chi c’è per le strade e chi manda avanti questa bellissima metropoli. Sarebbe la risposta migliore a un sindaco spaventato dai sondaggi. Perché sa di avercela fatta con un piccolo aiuto della fortuna l’ultima volta e non può girare sempre bene. Tu hai un bel profilo: sai amministrare e curare. Sono proprio le idee di cui ha bisogno Milano, come abbiamo scritto più volte sull’Osservatore, perché “Milano città della cura” sarebbe uno slogan stupendo per i significati che si porta dietro. Siamo usciti incattivi e stanchissimi da un anno e mezzo di Covid. Abbiamo bisogno di prenderci cura di noi: della nostra economia, ma anche del nostro cuore. Perché quelli come Sala non potranno mai capire davvero che oltre alla Apple e al melafonino esiste una dimensione umana delle città. Servono le aziende, specialmente se stanno in piedi da sole e senza sussidi, ma il cuore pulsante di una città come Milano sono sempre state le persone. Le metropolitane create con le sottoscrizioni popolari. E sarà un caso ma con migliaia di cittadini che controllavano l’avanzare dei lavori, la metro 1 pare ancora la linea in migliori condizioni di quelle in servizio. Oggi di cosa accade dietro ai cantieri aperti con i soldi pubblici non si può sapere niente per “questioni di sicurezza”. E l’ultima metro è perennemente in manutenzione. E lo sarà perché la curva di Garibaldi è stata costruita troppo stretta per i treni. Allora, dopo questa fase espansiva stile mega festone a mangiare la zebra in tangenziale, Milano ha bisogno di essere amministrata ma anche curata. Perché i poveri sono stati sfrattati da zone centrali o in riqualificazione. Un segno di una città in movimento, non di dove andare a far proclami. Se migliaia di milanesi sono costretti a muoversi, dove andranno? Lavora su questi problemi Bernardo. Perché sono temi che impongono una riflessione su come amministrare la città ma pensando alla sua anima. Sala sa solo far tornare i conti, a costo di spostare qualche data dicono i tribunali. Tu pensa a quelli ma anche al cuore. Perché se ci prendiamo cura del cuore delle persone, delle infrastrutture fatte male, della vita quotidiana dei milanesi, i conti tornano. Dai Bernardo, lavoriamo insieme.

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