12 Gennaio 2019

Raddoppiano i cassonetti intelligenti per la raccolta di rifiuti elettronici

Milano potenzia la raccolta dei piccoli rifiuti elettronici: raddoppiano le EcoIsole a disposizione dei cittadini. Amsa-Gruppo A2A, in partnership con Ecolight – consorzio nazionale per la gestione dei RAEE – e in collaborazione con il Comune, ha posizionato anche in corrispondenza dei Municipi 6, 7, 8 e 9 i cassonetti intelligenti dove conferire smartphone, tablet, pic coli elettrodomestici, caricabatterie e lampadine a risparmio energetico e neon non più funzionanti. La positiva esperienza avuta con le prime quattro EcoIsole che sono state attivate la scorsa estate in corrispondenza dei Municipi 2, 3, 4 e 5 – spiega Amsa – ha portato non solamente a lla conferma del progetto, ma al suo rilancio. In meno di sei mesi infatti, quasi 2.800 utenti hanno utilizzato gli speciali cassonetti automatizzati sviluppati da Ecolight, conferendo oltre 2 tonnellate di piccoli RAEE. Così le EcoIsole sono passate da quattro a otto. “Una raccolta sempre più selettiva e differenziata di rifiuti – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità e Ambiente – non deve complicare la vita ai cittadini che si impegnano nella nostra battaglia a favore dell’ambi ente. Per questo lavoriamo con Amsa così diventa facile gettare correttamente i piccoli elettrodomestici e gli strumenti elettronici“. “È un progetto che vuole non solamente incrementare la raccolta dei RAEE in città, ma incentivare la diffusione di una sempre maggiore cultura ecologica – spiega Mauro De Cillis, Direttore Operativo di Amsa, società del Gruppo A2A – La positiva esperienza avuta con le prime quattro EcoIsole ci ha spinto a coprire altre zone della città con questi innovativi cassonetti“. Di fatto, nel corso del 2018 Amsa ha raccolto 3.344 tonnellate di RAEE, il 42% dei quali appartenenti alla categoria R4, ovvero i piccoli elettrodomestici. Milano rimane una delle metropoli europee più virtu ose in termini di raccolta differenziata, che nel 2018 ha sfiorato la percentuale del 60%. “L’EcoIsola è un cassonetto intelligente ed interam ente automatizzato che nasce da un progetto europeo che Ecolight ha realizzato per la raccolta di prossimità dei RAEE con l’esplicito scopo di facilitare il corretto conferi mento dei rifiuti elettronici, in particolare quell i di piccole dimensioni“, aggiunge Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight. “Cellulari, telecomandi, tablet non più funzionanti sono i rifiuti elettronici più difficili da intercettare: solamente poco più del 20% segue un corretto percorso di raccolta e recupero. Eppure sono riciclabili fino a oltre il 9 0% del loro peso. L’EcoIsola di fatto dà ai cittadini una possibilità in più per conferirli in modo corretto“. Le nuove EcoIsole sono state posizionate in corrispondenza di quattro sedi dei Municipi del Comune di Milano: Municipio 6, in via Legioni Romane 54; Municipio 7, in via Anselmo da Baggio 55; Municipio 8, in via Quarenghi 21; Municipio 9, in viale Guerzoni 38. A queste si aggiungono quelle già posizionate: Municipio 2, in viale Zara 100; Municipio 3, presso la Biblioteca Valvassori Peroni, in via Valvassori Peroni 56; Municipio 4, in via Oglio 18; Municipio 5, in viale Tibaldi 55 Per utilizzare l’EcoIsola l’utente deve strisciare nell’apposita fessura la Carta Regionale dei Servizi (tessera sanitaria) quindi selezionare il tipo di rifiuto che intende conferire, inserendolo successivamente all’interno dello sport ello dedicato. Quando i contenitori interni sono pieni è la stessa macchina ad avvisare gli operatori di Ecolight Servizi per il loro svuotamento. Per evitare possibili vandalismi le EcoIsole sono dotate di un sistema antintrusione.

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Macao, palazzine occupate tolte dal piano dismissioni, opposizione all’attacco

Le palazzine liberty di viale Molise occupate dal collettivo artistico Macao escono dalla delibera di Palazzo Marino che prevede la dismissione di parte del patrimonio immobiliare del Comune e che dovrà essere votato in consiglio comunale entro fine mese. Lo ha comunicato in commissione consiliare Bilancio e Demanio l’assessore Roberto Tasca. “La delibera del Fondo Immobiliare Comune di Milano II deve essere votata entro fine mese perché a sua volta il consiglio di Bnp Paribas deve deliberare il rinnovo del finanziamento. Le palazzine liberty non sono nostre, sono ancora nel patrimonio di Sogemi. Dal punto di vista prettamente formale Sogemi entro fine 2018 è riuscita a trovare, come aveva garantito, il finanziamento che consente di realizzare il suo aumento di capitale. Il problema è che noi speravamo di arrivarci un poco prima per avere la piena titolarità delle palazzine in cambio dei 50 milioni di euro con i quali contribuiremo alla ricapitalizzazione di Sogemi. Quando gli edifici di viale Molise torneranno pienamente al Comune saranno disponibili per un nuovo piano di dismissioni del patrimonio di Palazzo Marino. Per quanto riguarda il dialogo con Macao – ha proseguito l’assessore – questo non compete a me. Credo che con Macao ci sia un’interlocuzione in essere che andrà avanti. Ma sono due binari scollegati: da un lato qualcuno che valuta politicamente quello che si vuole fare e dall’altro ci sono io che gestisco gli immobili. Chiaro che a un certo punto le strade si dovranno incrociare, ma adesso stiamo andando avanti in modo assolutamente parallelo”. Intervenendo in commissione il Consigliere Comunale di Forza Italia Pietro Tatarella ha commentato: “L’assessore Tasca esce demolito dalla vicenda delle palazzine di via Molise occupate e non disponibili per il Fondo”. Secondo Riccardo De Corato, assessore a Sicurezza di Regione Lombardia le palazzine Liberty  “dovevano essere trasferite al Fondo immobiliare del Comune per poi essere vendute insieme ad altre proprietà dell’amministrazione” spiega De Corato, continuando “questo era il progetto fino a quando l’assessore al bilancio Tasca, in perfetto stile sessantottino, ha fatto marcia indietro per non infastidire coloro che occupano illegalmente la struttura”, concludendo “Occorre subito rimarcare il rispetto delle regole, ripristinare la legalità e procedere con uno sgombero“. “Dopo le dichiarazioni dello scorso novembre, l’ennesima retromarcia” recrimina invece Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale. “Per il momento il centro sociale può continuare a mettere in cartellone le più svariate iniziative – continua De Chirico – nella più assoluta illegalità, senza che le Autorità muovano un dito per impedirglielo”, concludendo  “il finale lo conosciamo già: in un modo o nell’altro in viale Molise rimarrà Macao continuando l’occupazione o con l’acquisto attraverso azionariato popolare“.  “Il Comune ha intenzione di regolarizzare gli abusivi regalandogli l’immobile che hanno preso con la forza e deturpato in questi anni di feste senza permessi, servizio bar e ristorante esentasse, spaccio di droga dentro e fuori il centro sociale?” Si chiede Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto. “Il Pd parla di riqualificazione dell’area, ma spieghino ai cittadini a quale riqualificazione alludono. – continua la Sardone – Il Macao ha dato solo problemi al quartieri, nessun valore aggiunto come vuole far credere la sinistra che strizza l’occhio agli antagonisti” concludendo “è sconcertante sapere che la giunta di una città come Milano sia disposta a intavolare trattative con personaggi del genere“.

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Milomat, il nuovo pilomat ispirato a Milano

“Festeggiamo il Design Award for Best City di Wallpaper* magazine mostrando in anteprima il “Milomat”, il nuovo pilomat delle aree pedonali di Milano che progressivamente sostituirà i new jersey”. Così l’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran, su Facebook illustrando la novità che prevede l’introduzione di 200 ‘milomat’ dalla fine del 2019. “Ci abbiamo lavorato a lungo, da quando si è verificato il problema degli attentati nelle aree pedonali in altre città europee, ed è stato progettato internamente al Comune di Milano (un oggetto così milanese che l’architetto si chiama pure Brambilla). Il Milomat è antisfondamento – spiega Maran -, è fatto con materiali del nostro territorio lombardo, riproduce la mappa stilizzata della città. Prevediamo di metterne circa 200 tra la fine del 2019 e il 2020, alcuni proprio a pilomat (cioè si abbassano per il passaggio dei mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine), altri fissi. Ps. il nome – specifica l’assessore – è ancora sub iudice ed è frutto della creatività di un nostro collega di Giunta, Gabriele Rabaiotti, noi lo abbiamo approvato e ci pare un modo simpatico per riconoscere le radici milanesi dell’oggetto dall’idea fino ai materiali“.

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