13 Dicembre 2021

Piazza Fontana: Sala contestato dai sindacati

Il sindaco Giuseppe Sala, è stato contestato da una parte dei manifestanti presenti in piazza Fontana per commemorare i caduti della strage del 12 dicembre 1969. A scatenare la reazione e fischi di una parte della piazza, una frase del primo cittadino sullo sciopero indetto per il prossimo 16 dicembre da Cgil e UIL. “Lo sciopero è probabilmente sbagliato, ma è un diritto” ha iniziato a dire Sala, il quale però non è inizialmente riuscito a terminare il suo discorso a causa dei fischi, dei cori e delle interruzioni di alcune persone. Dopo una serie di battibecchi, in cui il sindaco ha anche perso la pazienza invitando un interlocutore “a non dire cazzate”, il primo cittadino di Milano è riuscito a concludere il suo discorso. Al termine dell’intervento del sindaco Sala, salutato da un tiepido applauso da parte delle tante persone presenti alla commemorazione, ha preso la parola Paolo Silva, vice presidente dell’Associazione Famigliari delle Vittime di Piazza Fontana, il quale ha voluto lanciare un appello ai pochi che continuavano a contestare le parole del primo cittadino di Milano: “Chiedo la cortesia di non interrompere questa manifestazione che per noi è sacra, siamo qui per ricordare i nostri morti. Vergognatevi” ha detto. Al termine della manifestazione, avvicinato dai giornalisti presenti, il sindaco Sala ha voluto chiarire il senso delle parole che hanno provocato la reazione di una parte della piazza. “Stavo dicendo probabilmente il contrario del motivo per cui sono stato interrotto – ha detto -, cioè che in questo momento in cui il lavoro lo si perde attraverso un whatsapp, la difesa del lavoro a volte avviene anche attraverso uno sciopero. Per cui io non so se sia giusto o sbagliato lo sciopero, ma so che ho sentito molti giudizi superficiali di persone che ne sapevano non tanto e che non erano al tavolo di quelle trattative, per cui ribadisco che in questo momento c’è bisogno di grande, grande equilibrio”. ANSA

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Allargata la platea dei beneficiari del buono taxi

Ampliare la platea dei beneficiari e rimborsare la quota massima consentita sulla spesa della corsa: questa la decisione presa in Giunta sui Buoni viaggio taxi, entrati in vigore dal maggio scorso, approvando la delibera che modifica le linee di indirizzo per la concessione delle agevolazioni tariffarie del servizio taxi e noleggio con conducente. Da lunedì 13 al 31 dicembre, i Buoni viaggio, utilizzabili su taxi e veicoli NCC (auto pubblica a noleggio con conducente) aderenti all’iniziativa, rimborseranno la quota massima prevista sulla singola corsa, fino a 20 euro a viaggio, e fino a 200 euro complessivi a persona. Sino ad oggi, hanno potuto beneficiare di questa opportunità i cittadini residenti a Milano con mobilità fisica ridotta, con patologie accertate, anche temporanee, le persone affette da patologie accertate e persone soggette a terapie salvavita. Oltre alle persone appartenenti a nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica, per esempio dove uno dei componenti svolge attività lavorative appartenenti a codici ATECO soggette a limitazioni sul contenimento della diffusione del virus e tutti i cittadini in stato di bisogno, con un ISEE pari o inferiore a 28.000 euro e persone disoccupate o in cassa integrazione. Ora, recependo una possibilità offerta dal Governo, a questo elenco si aggiungono le donne in gravidanza, le persone a partire dal 65° anno di età, le persone affette da malattie che necessitano di cure continuative. Altra novità è che ora, per tutti, il beneficio è valido anche se accompagnati. Il sistema, affidato a Telepass, richiede per il cittadino beneficiario del servizio di essere in possesso della tessera sanitaria ovvero del numero di codice fiscale, e per i taxi di aver scaricato una app. Per coloro che si sono già iscritti alla piattaforma del Comune, la nuova opzione partirà in automatico, per i nuovi utenti sarà necessario preiscriversi al servizio attraverso la piattaforma disponibile all’indirizzo https://formshd4.comune.milano.it/pages/buoniviaggio/index.jsp, rilasciando i propri dati anagrafici e autocertificando la propria appartenenza ad una delle categorie beneficiarie dell’agevolazione. Riceverà quindi una conferma di attivazione e quando vorrà usare l’agevolazione sarà sufficiente mostrare la tessera sanitaria al tassista, il quale grazie all’app già scaricata sul cellulare, inserirà il codice fiscale dell’utente per la verifica e a fine corsa inserirà il costo del viaggio. Al momento sono quasi 3.000 i taxi aderenti e oltre 500 i beneficiari che hanno effettuato oltre 36.000 viaggi, fruendo complessivamente di buoni viaggio per un valore circa 315.000 euro. “Abbiamo scelto di allargare a più persone la possibilità di usufruire di questo servizio e portare il rimborso al massimo previsto dalla legge — ha spiegato Arianna Censi, assessora alla Mobilità — per incentivare l’utilizzo di una misura che consente di muoversi meglio, soprattutto alle categorie più fragili, utilizzando e valorizzando i taxi, servizio complementare al trasporto pubblico locale. Abbiamo già programmato un incontro con i rappresentanti dei tassisti per confrontarci con loro e promuovere l’adesione all’iniziativa. Ci auguriamo che il Governo accolga la richiesta di proroga dei termini affinché questo utile servizio possa continuare anche nel 2022”. “La distanza, unita ai rischi dovuti all’emergenza pandemica — aggiunge l’assessora ai Servizi civici Gaia Romani — può costituire un ostacolo per molte persone che hanno bisogno di raggiungere servizi essenziali, tra cui le sedi dell’anagrafe o dei municipi. In questo modo offriamo ad anziani, fragili e donne incinte la possibilità di raggiungerle, in modo più sicuro e agevole. Può essere utilizzato persino per portare un saluto ai propri cari al cimitero, una difficoltà che in molti cittadini e cittadine mi hanno segnalato. Mi unisco all’appello della mia collega Censi, augurandomi che il servizio venga prorogato per tutto il prossimo anno”.

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Il miglio della vergogna di via Saint Bon

MM ha deciso di fare una simpatica festicciola nelle case di via Saint Bon 6, davanti all’ospedale militare. E tra un brindisi e un panettone distribuire regali. Solo che per arrivarci, come ogni giorno, i condomini, soprattutto quelli meno giovani se non hanno rischiato la vita, hanno sicuramente rischiato rotule e braccia. Ce ne parla Franco Vassallo, dell’associazione La 7: “Domenica mattina, come ogni mattina eravamo in giro a portare panettoni ai meno abbienti, un segno di vicinanza. In pieno spirito di sussidiarietà, queste piccole cose le possono fare i privati ed è giusto che siano i privati a farle. MM, ovviamente, non la pensa così e spera di poter nascondere sotto uno spesso strato di zucchero a velo lo stato di abbandono e di scarsa manutenzione delle case popolari. Via Saint Bon in questo è davvero un esempio negativo. Prima il problema degli ascensori, affrontato seriamente solo in campagna elettorale. E anche là, usandoli come montacarichi per i lavori successivi. Così da essere sicuri che non funzionino a lungo, come riportano gli inquilini preoccupati. D’altronde è una circostanza verosimile: senza controlli gli operai tagliano gli angoli ovunque. Ma la cosa non si ferma lì. Il vialetto di accesso alle case è un nastro contorto, su cui si sono rotte braccia e gambe peggio che a un torneo di skateboard. Anche perché gli abitanti, come chiunque peraltro, non ritenevano certo necessario indossare ginocchiere e gomitiere per uscire a fare la spesa. E questa ragionevole convinzione, unita alla solita ossessione per le periferie del Sindaco si è rivelato in più occasioni fatale. Il viale, infatti, è sollevato in più punti dalle radici e questo, alla fioca luce dei pochi lampioni crea delle zone in cui mettere un piede in fallo, soprattutto sotto il peso della spesa facilissimo. Ma, ovviamente, sistemarlo costa e richiede attenzione. Meglio organizzare festicciole natalizie a spese di tutti, in cui si cerca di nascondere l’inefficienza sotto qualche regalo e due fette di panettone. Chiamatela, se volete, efficienza di sinistra. Oppure, in modo più appropriato, furbizia da quattro soldi.”

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Mercato ancora in crisi

Mercato ancora in crisi. Anche se il Bitcoin cerca di risalire oltre i 43mila euro, l’Ethereum che pare ormai il vero protagonista del mondo crypto è ancora in negativo e viaggia sui 3500 euro al pezzo. Occhio però perchè secondo le nostre previsioni entro la settimana dovrebbe esserci una nuova cavalcata trionfale della valuta. Di solito infatti succede così, perché pure in un mondo senza regole ufficiali alla fine ci sono dei meccanismi che si ripetono. E dopo la chiusura dei bilanci delle aziende sono in tanti a voler speculare per avere qualche euro in più per i regali.

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Diritto d’autore sui contenuti online, webinar della Camera di commercio il 16 in vista del nuovo decreto in vigore dal 22 dicembre

Diritto d’autore sui contenuti online, webinar della Camera di commercio il 16 in vista del nuovo decreto in vigore dal 22 dicembre. “Tutela del diritto d’autore sui contenuti on line” è il tema dell’ultimo incontro di giovedì 16 dicembre dalle 14:30 alle 17 del ciclo di seminari organizzato dall’Ufficio di Proprietà Intellettuale della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Il dibattito verte sulla tutela del diritto d’autore nei contenuti online. L’incontro ha come focus gli strumenti di tutela, offerti dal nostro ordinamento, per la protezione e la gestione del diritto d’autore ed affronta gli aspetti più controversi emersi dalle casistiche reali. Questo seminario del 16 dicembre del ciclo M’Invento, sui temi della proprietà intellettuale, è attuale. Il tema della tutela del diritto di autore sui contenuti on line è stato oggetto del recente decreto di attuazione della direttiva 2019/790 Copyright che entra in vigore il 22 dicembre. Il responsabile scientifico, avv. Michela Maggi, parlerà della responsabilità dei provider nella condivisione dei contenuti on line anche alla luce del nuovo decreto. Seguiranno la relazione del professor Sarti, sulla protezione delle pubblicazioni giornalistiche, gli interventi istituzionali dell’avv. Splendore di FIEG, Federazione Italiana Editori di Giornali e del dott. Esposito dell’Associazione Italiana Editori. Iscrizioni al link.

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Trenitalia sbarca in Francia con l’alta velocità, Onlit: “In Italia aspettiamo il trasporto pendolari”

Trenitalia sbarca in Francia con l’alta velocità, Onlit: “In Italia aspettiamo il trasporto pendolari”. Trenitalia è sbarcata anche in Francia con l’Alta velocità e dal18 dicembre due coppie di treni etr1000 collegheranno Milano a a Parigi. Sempre con l’alta velocità sarà il terzo operatore dopo Renfe e SNCF in Spagna da metà del 2022. Da qualche anno gestisce l’intera rete ferroviaria ellenica e alcune linee di trasporto locale in Germania e il Inghilterra. Quali risultati questa espansione internazionale nella gestione dei servizi stia dando non è dato a sapersi. Di certo ciò è stato possibile grazie alle spalle larghe dell’azionista del gruppo FS, cioè lo Stato. La contabilità separata di queste attività sarebbe auspicabile. Un bilancio costi-ricavi renderebbe trasparenti i risultati di questa attività. Ma questo “sforzo” economico e gestionale andrebbe fatto a valle del rilancio del trasporto locale in Italia. Il trasporto locale e ferroviario dopo aver perso oltre sei punti di quota modale tra il 2002 e il 2016 (passando dal 37,2% al 31,1%) sta accumulando nuove perdite di traffico. Durante e dopo la pandemia malgrado i roboanti proclami sulla sostenibilità le aziende di trasporto perdono ancora terreno. I pendolari lamentano ogni giorno soppressioni e disservizi, fino al punto di essere “costretti” a usare l’automobile per recarsi al lavoro. Oltre 10 mila km di rete ferroviaria su 17mila km versano in gravi condizioni e sono gestiti come se fossero “rami secchi”. La rivoluzione ferroviaria andrebbe fatta prima in Italia nel trasporto locale e poi all’estero.

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