14 Gennaio 2022

Sala: accordo con il fisco per combattere i grandi evasori

Individuare i grandi evasori. Scoprire chi sottrae ingenti patrimoni al fisco con residenze fittizie all’estero, pur usufruendo quotidianamente dei servizi del Comune di Milano. A questo punta la nuova convenzione sottoscritta da Palazzo Marino con l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza. A firmarla il sindaco Giuseppe Sala, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini e il Comandante regionale Lombardia della Guardia di Finanza, generale di divisione Stefano Screpanti. Il protocollo d’intesa, di durata triennale, riconosce al Comune di Milano un ruolo di “concreto e decisivo ausilio” nel contrasto dell’evasione, e all’attività di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza “risvolti sulla spettanza dei benefici/agevolazioni sociali e fiscali attribuiti dall’Ente locale”. Dati catastali aggiornati, consultazione degli atti di registro, verifiche sull’utilizzo dei servizi comunali come gli asili o le mense, sono le armi a disposizione dell’Amministrazione cittadina per ricostruire la posizione del contribuente. L’Agenzia delle Entrate avrà il compito di valutare e verificare le segnalazioni di Palazzo Marino e procedere agli accertamenti e al recupero del gettito, con l’impegno di garantire, si legge nella convenzione, “il supporto necessario per lo sviluppo di una metodologia idonea ad individuare i soggetti fittiziamente residenti all’estero”. La Guardia di Finanza svolgerà, anche sulla base delle informazioni direttamente richieste al Comune, le attività ispettive nei confronti di contesti che richiedono approfondimenti più articolati o connotati da più ampi profili di illegalità. La collaborazione fra i tre firmatari nella lotta agli illeciti punta anche a un concreto riscontro per le entrate di Palazzo Marino. Grazie alla legge 248 del 2005, che dal 2012 assicura ai Comuni autori di “segnalazioni qualificate” per il contrasto all’evasione una quota del 100% delle maggiori somme accertate e riscosse, il Comune di Milano ha introitato a bilancio 935mila euro nel 2013, un milione e 621mila euro nel 2014, 2 milioni e 138mila euro nel 2015, 2 milioni e 353mila euro nel 2016. Negli ultimi anni tali entrate si sono progressivamente ridotte, nonostante un aumentato numero di segnalazioni inviate: si è passati da un milione e 308mila euro nel 2017 a 350mila euro nel 2020. Anche da qui la scelta di puntare l’obiettivo soprattutto sui grandi evasori. Alla nuova convenzione il compito di rilanciare il coordinamento: solo le ultime quattro segnalazioni inviate da Palazzo Marino alla fine del 2021 valgono oltre 2 milioni di euro. “Non è il momento di rallentare nella lotta all’evasione. Questo periodo di difficoltà e incertezze – afferma il Sindaco Giuseppe Sala – ci richiama alla solidarietà sociale e quindi alla serietà nei confronti di chi, anche attraverso la residenza fittizia all’estero, agisce con l’unico scopo di sottrarre risorse alla collettività. Teniamo a proseguire e rafforzare la collaborazione con Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, e ringraziamo i nostri partner per il riconoscimento dato al ruolo del Comune di Milano in questa battaglia”. “L’evasione e l’elusione fiscale – afferma il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini – rappresentano una sottrazione di risorse a danno della collettività. Contrastarle è quindi un primario interesse anche delle amministrazioni locali, come dimostra la particolare sensibilità manifestata dal Comune di Milano con la sottoscrizione di questo protocollo. Sono loro, infatti, i destinatari delle somme individuate dall’Agenzia delle entrate e dalla Guardia Finanza grazie alle segnalazioni qualificate trasmesse. Le somme torneranno così a disposizione dei cittadini milanesi e potranno essere impiegate per fornire servizi ancora migliori”. “L’evasione fiscale – afferma il Comandante regionale Lombardia, generale di divisione Stefano Screpanti – è un fenomeno estremamente complesso, per fronteggiare il quale è necessaria un’azione combinata e complementare di tutte le Istituzioni interessate che, ognuna con il proprio ruolo e le proprie responsabilità, cooperino per scambiarsi informazioni, orientare al meglio i controlli valorizzando al massimo le risorse disponibili, evitare reiterazioni d’interventi, nell’interesse generale dei cittadini; il Protocollo di oggi consolida e rafforza questo sistema a Milano”. “Il Comune – spiega l’assessore al Bilancio Emmanuel Conte – ha investito molto sugli strumenti per la lotta all’evasione: in via Cenisio abbiamo un polo modello per la qualità e la quantità dei servizi offerti, anche attraverso i dati catastali riusciamo a ricostruire importanti posizioni debitorie. Non si tratta solo di garantire la legalità e di recuperare gettito: questa battaglia, soprattutto sui grandi evasori, ci permette una maggiore equità nell’erogare i servizi, riconoscendo le agevolazioni a chi ne ha davvero diritto, e gli ingenti importi introitati grazie alle segnalazioni all’Agenzia delle Entrate possono essere destinati a servizi per la collettività”. SCHEDA  La legge  L’art. 1 del D.L. 30 settembre 2005 n. 203, convertito in Legge n. 248/2005, proprio per potenziare l’azione di contrasto all’evasione fiscale, ha riconosciuto una incentivazione economica ai Comuni che forniscono informazioni per l’accertamento dei tributi erariali, diretti e indiretti. Dal 2012 la quota ad incentivo è stata innalzata al 100% delle maggiori somme accertate e riscosse in seguito alle segnalazioni. La storia del protocollo Nel tempo è stato rivisto e rinnovato l’accordo esistente dal 2010 tra Comune di Milano, Agenzia delle Entrate-Direzione Regionale Lombardia e Guardia di Finanza-Comando Regionale della Lombardia, mediante il quale il Comune predispone e invia all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza segnalazioni relative a dati e notizie che evidenzino situazioni ad alto potenziale di evasione. L’accordo è stato rivisto nel dicembre 2011 e nel luglio 2013. È stato rinnovato il 26 luglio 2017, in esecuzione della Delibera di Giunta comunale n. 1237 del 21 luglio 2017. Il 19 novembre 2012 è stato stipulato, tra Comune di Milano e Agenzia del Territorio, un Protocollo d’Intesa finalizzato sia a migliorare la qualità della banca dati catastale, per la fruibilità integrata dei servizi catastali e tributari, sia ad un aggiornamento catastale del patrimonio immobiliare comunale. Con il nuovo protocollo si conviene “di rinnovare ed integrare le precedenti intese, intensificando la collaborazione sia sul piano tributario sia catastale e di concordare piani di controllo – mirati su particolari tipologie di soggetti, attività ed operazioni, in grado di consentire al Comune un’efficace attività di segnalazione di fenomeni evasivi” e insieme “una maggiore equità nell’erogazione dei propri servizi”. Gli strumenti  Oltre che

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Centrale: arrestato algerino per furto

Gli agenti della polizia ferroviaria di Milano hanno arrestato per furto aggravato un 26enne algerino, pluripregiudicato e irregolare sul territorio nazionale, per aver rubato uno zaino appoggiato su un muretto nei pressi della Stazione Centrale. I poliziotti, impiegati in un servizio antiborseggio lo hanno notato in una piazza adiacente alla stazione mentre mostrava particolare interesse per uno zaino appoggiato dietro a due persone sedute su un muretto. Il 26enne, dopo aver prestato attenzione all’eventuale presenza di forze dell’ordine si è impossessato della borsa, allontanandosi velocemente a bordo di un monopattino in direzione della Galleria delle Carrozze. Bloccato dagli agenti, è stato anche denunciato per inosservanza alle norme sugli stranieri. Lo zaino, contenente effetti personali e chiavi di abitazione, è stato restituito alla proprietaria, ignara dell’accaduto, mentre il monopattino è stato sequestrato. Askanews

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Sardone: Comune incapace di garantire la sicurezza intorno alla Bocconi

“Parco Ravizza è diventato negli ultimi anni l’ennesimo fortino d’illegalità, un’area verde requisita da extracomunitari e balordi così come tante altre in città”. Lo ha scritto in una nota Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega a Milano, dopo che ieri il gruppo studentesco della Bocconi B.Lab-Unilab Network ha riferito che l’ateneo di via Sarfatti, su sua richiesta, ha deciso di attivare un servizio di accompagnamento per chi attraversa lo stesso Parco Ravizza diretto alle residenze universitarie Spadolini, Dubini e Isonzo e viceversa. Un servizio, attivo dal lunedì al sabato dalle 18 alle 00:30 con partenze ogni trenta minuti, attivato per fare fronte ai problemi di insicurezza all’interno dell’area verde. “La denuncia degli universitari della Bocconi sull’insicurezza del Parco Ravizza è significativa dell’incapacità del Comune di Milano nel trovare soluzioni concrete a problemi reali. Solo a Milano, capitale del crimine in ogni classifica sui reati, un’università può essere costretta a scortare a casa gli studenti. Siamo veramente a un punto di non ritorno. I fallimenti della sinistra buonista e accogliente solo a parole sono più evidenti che mai” ha osservato Sardone. “Gli studenti avevano più volte segnalato aggressioni e criticità, ma da Palazzo Marino nessuna risposta. Dopo questo servizio di scorta della Bocconi, l’assessore Granelli ha un motivo in più per dimettersi dopo le note e vergognose vicende di Capodanno” ha concluso l’esponente della Lega.

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Rapina in via della Spiga

Due persone col volto coperto hanno rapinato una gioielleria nel quadrilatero della moda di Milano, in via della Spiga 1. E’ accaduto attorno alle 12.30 di mercoledì, il bottino è ancora da quantificare. I due sono entrati nella boutique Crivelli armati rispettivamente di una pistola e di un martelletto con cui hanno infranto la vetrina interna. Dopo aver preso i gioielli esposti sono scappati a piedi, si sospetta assieme a un terzo complice che avrebbe avuto il ruolo di palo. La polizia la analizzando le immagini delle telecamere di zona che avrebbero filmato momenti dell’assalto. ANSA

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Attivate le misure temporanee antismog

Da oggi saranno attivate nelle province di Milano, Monza e Cremona le misure temporanee antismog di primo livello. Ieri è stato infatti registrato, per il quinto giorno consecutivo, il superamento del limite giornaliero di PM10 in queste zone. Le misure riguarderanno limitazioni al traffico nei Comuni con oltre 30.000 abitanti e in quelli aderenti su base volontaria in fascia 1 e 2. In questo caso non possono circolare le auto di classe fino a euro4 diesel, comprese quelle dotate di filtro antiparticolato, dalle 8.30 alle 18.30. Oltre a quelle già soggette alle limitazioni permanenti. Per quanto riguarda le misure su riscaldamento e agricoltura, le limitazioni si applicano a tutti i Comuni della provincia interessata dai superamenti continuativi e prevedono il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici a biomassa legnosa con emissioni inferiori o uguali a 3 stelle e il limite a 19 gradi delle temperature all’interno degli edifici, con tolleranza di 2 gradi. Relativamente alle limitazioni in agricoltura, è vietato lo spandimento dei reflui zootecnici, salvo iniezione diretta o interramento immediato. Ulteriori divieti sono relativi a tutti i tipi di combustioni all’aperto con particolare riferimento ai falò rituali. ANSA

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Asili e nidi oltre 700 assenze a causa del Covid

Alla data del 10 gennaio erano 734 le educatrici e gli educatori assenti negli asili e nei nidi di Milano a causa del Covid, un numero che crea “una situazione critica nell’orario ordinario”, dopo che per lo stesso motivo è stato già sospeso il post scuola. Lo ha spiegato la vicesindaca e assessore all’Educazione del Comune di Milano, Anna Scavuzzo, parlando della situazione in scuole materne e asili nido in commissione consiliare. Le assenze rilevate sono cresciute nel tempo passando dalle oltre 500 di metà settembre alle oltre 700 di questi giorni, su un totale di 3200 educatrici. I dati cambiano ogni giorno, “non sappiamo quante persone domani potranno non presentarsi perché hanno il Covid o sono positive – ha precisato la vicesindaca -. Quando abbiamo deciso di sospendere il post scuola avevamo questo andamento di dati”. Il servizio ordinario al momento “sta tenendo ma abbiamo avuto il 10% di sezioni nido e di scuole dell’infanzia che hanno dovuto contrarre l’orario e i bambini in alcuni casi sono stati mandati a casa alle 12:30 o alle 13, dipende dalle scuole – ha proseguito Scavuzzo -. Il numero di assenze continua a crescere e il monitoraggio che stiamo facendo racconta che se dobbiamo arrivare a un picco non ci siamo ancora arrivati, anche i certificati di tampone positivo stanno aumentando”. Per quanto riguarda la ripresa del post scuola non ci sono ancora indicazioni sulla ripresa del servizio. “Non riesco ad essere ottimista – ha concluso – vedendo la curva delle contrazioni del servizio ordinario. Il tema della tenuta dell’orario ordinario è prioritario, per fare in modo che i bambini possano usufruire del servizio fino alle 16:30”. ANSA

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