Sala: accordo con il fisco per combattere i grandi evasori

Sala: accordo con il fisco per combattere i grandi evasoriIndividuare i grandi evasori. Scoprire chi sottrae ingenti patrimoni al fisco con residenze fittizie all’estero, pur usufruendo quotidianamente dei servizi del Comune di Milano. A questo punta la nuova convenzione sottoscritta da Palazzo Marino con l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza. A firmarla il sindaco Giuseppe Sala, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini e il Comandante regionale Lombardia della Guardia di Finanza, generale di divisione Stefano Screpanti.
Il protocollo d’intesa, di durata triennale, riconosce al Comune di Milano un ruolo di “concreto e decisivo ausilio” nel contrasto dell’evasione, e all’attività di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza “risvolti sulla spettanza dei benefici/agevolazioni sociali e fiscali attribuiti dall’Ente locale”.

Dati catastali aggiornati, consultazione degli atti di registro, verifiche sull’utilizzo dei servizi comunali come gli asili o le mense, sono le armi a disposizione dell’Amministrazione cittadina per ricostruire la posizione del contribuente. L’Agenzia delle Entrate avrà il compito di valutare e verificare le segnalazioni di Palazzo Marino e procedere agli accertamenti e al recupero del gettito, con l’impegno di garantire, si legge nella convenzione, “il supporto necessario per lo sviluppo di una metodologia idonea ad individuare i soggetti fittiziamente residenti all’estero”. La Guardia di Finanza svolgerà, anche sulla base delle informazioni direttamente richieste al Comune, le attività ispettive nei confronti di contesti che richiedono approfondimenti più articolati o connotati da più ampi profili di illegalità.

La collaborazione fra i tre firmatari nella lotta agli illeciti punta anche a un concreto riscontro per le entrate di Palazzo Marino. Grazie alla legge 248 del 2005, che dal 2012 assicura ai Comuni autori di “segnalazioni qualificate” per il contrasto all’evasione una quota del 100% delle maggiori somme accertate e riscosse, il Comune di Milano ha introitato a bilancio 935mila euro nel 2013, un milione e 621mila euro nel 2014, 2 milioni e 138mila euro nel 2015, 2 milioni e 353mila euro nel 2016.
Negli ultimi anni tali entrate si sono progressivamente ridotte, nonostante un aumentato numero di segnalazioni inviate: si è passati da un milione e 308mila euro nel 2017 a 350mila euro nel 2020. Anche da qui la scelta di puntare l’obiettivo soprattutto sui grandi evasori. Alla nuova convenzione il compito di rilanciare il coordinamento: solo le ultime quattro segnalazioni inviate da Palazzo Marino alla fine del 2021 valgono oltre 2 milioni di euro.

“Non è il momento di rallentare nella lotta all’evasione. Questo periodo di difficoltà e incertezze – afferma il Sindaco Giuseppe Sala – ci richiama alla solidarietà sociale e quindi alla serietà nei confronti di chi, anche attraverso la residenza fittizia all’estero, agisce con l’unico scopo di sottrarre risorse alla collettività. Teniamo a proseguire e rafforzare la collaborazione con Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, e ringraziamo i nostri partner per il riconoscimento dato al ruolo del Comune di Milano in questa battaglia”.

“L’evasione e l’elusione fiscale – afferma il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini – rappresentano una sottrazione di risorse a danno della collettività. Contrastarle è quindi un primario interesse anche delle amministrazioni locali, come dimostra la particolare sensibilità manifestata dal Comune di Milano con la sottoscrizione di questo protocollo. Sono loro, infatti, i destinatari delle somme individuate dall’Agenzia delle entrate e dalla Guardia Finanza grazie alle segnalazioni qualificate trasmesse. Le somme torneranno così a disposizione dei cittadini milanesi e potranno essere impiegate per fornire servizi ancora migliori”.

“L’evasione fiscale – afferma il Comandante regionale Lombardia, generale di divisione Stefano Screpanti – è un fenomeno estremamente complesso, per fronteggiare il quale è necessaria un’azione combinata e complementare di tutte le Istituzioni interessate che, ognuna con il proprio ruolo e le proprie responsabilità, cooperino per scambiarsi informazioni, orientare al meglio i controlli valorizzando al massimo le risorse disponibili, evitare reiterazioni d’interventi, nell’interesse generale dei cittadini; il Protocollo di oggi consolida e rafforza questo sistema a Milano”.

“Il Comune – spiega l’assessore al Bilancio Emmanuel Conte – ha investito molto sugli strumenti per la lotta all’evasione: in via Cenisio abbiamo un polo modello per la qualità e la quantità dei servizi offerti, anche attraverso i dati catastali riusciamo a ricostruire importanti posizioni debitorie. Non si tratta solo di garantire la legalità e di recuperare gettito: questa battaglia, soprattutto sui grandi evasori, ci permette una maggiore equità nell’erogare i servizi, riconoscendo le agevolazioni a chi ne ha davvero diritto, e gli ingenti importi introitati grazie alle segnalazioni all’Agenzia delle Entrate possono essere destinati a servizi per la collettività”.

SCHEDA 
La legge 
L’art. 1 del D.L. 30 settembre 2005 n. 203, convertito in Legge n. 248/2005, proprio per potenziare l’azione di contrasto all’evasione fiscale, ha riconosciuto una incentivazione economica ai Comuni che forniscono informazioni per l’accertamento dei tributi erariali, diretti e indiretti. Dal 2012 la quota ad incentivo è stata innalzata al 100% delle maggiori somme accertate e riscosse in seguito alle segnalazioni.

La storia del protocollo
Nel tempo è stato rivisto e rinnovato l’accordo esistente dal 2010 tra Comune di Milano, Agenzia delle Entrate-Direzione Regionale Lombardia e Guardia di Finanza-Comando Regionale della Lombardia, mediante il quale il Comune predispone e invia all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza segnalazioni relative a dati e notizie che evidenzino situazioni ad alto potenziale di evasione. L’accordo è stato rivisto nel dicembre 2011 e nel luglio 2013. È stato rinnovato il 26 luglio 2017, in esecuzione della Delibera di Giunta comunale n. 1237 del 21 luglio 2017.

Il 19 novembre 2012 è stato stipulato, tra Comune di Milano e Agenzia del Territorio, un Protocollo d’Intesa finalizzato sia a migliorare la qualità della banca dati catastale, per la fruibilità integrata dei servizi catastali e tributari, sia ad un aggiornamento catastale del patrimonio immobiliare comunale.

Con il nuovo protocollo si conviene “di rinnovare ed integrare le precedenti intese, intensificando la collaborazione sia sul piano tributario sia catastale e di concordare piani di controllo – mirati su particolari tipologie di soggetti, attività ed operazioni, in grado di consentire al Comune un’efficace attività di segnalazione di fenomeni evasivi” e insieme “una maggiore equità nell’erogazione dei propri servizi”.

Gli strumenti 
Oltre che la consultazione degli atti di registro e le verifiche sull’utilizzo dei servizi del Comune, strumento centrale per le segnalazioni di Palazzo Marino è la banca dati catastale aggiornata presso il Polo Catastale di via Cenisio, con attività specifiche avviate nel 2002 d’intesa con l’Agenzia. Da qui provengono le segnalazioni di incoerenza nell’intestazione degli immobili (ad esempio quelli ancora intestati a persone decedute) e quelle dei fabbricati “foto identificati” non dichiarati al catasto.
Nel 2020, con pandemia in atto, il Polo Catastale ha prodotto 690 istanze di rettifica di errori presenti in banca dati catastale e 25.772 atti di aggiornamento del catasto fabbricati, oltre che 5.676 visure e certificati e 4.125 visure planimetriche. Gli introiti da tributi erariali statali incassati sono stati pari a 2.649.143 euro.

Le segnalazioni qualificate e gli introiti 
Dal 2017 ad oggi il Comune di Milano ha inviato all’Agenzia delle Entrate 1.478 segnalazioni qualificate, per un importo complessivo erogato all’Amministrazione cittadina di 2.759.914 euro.
Nel dettaglio:
– 2017: 173 segnalazioni per un importo erogato di 1.308.977 euro
– 2018: 288 segnalazioni per 745.811 euro
– 2019: 420 segnalazioni per 354.931 euro
– 2020: 370 segnalazioni per 350.195 euro
– 2021: 222 segnalazioni (importo non ancora visibile)

Per quanto riguarda gli anni precedenti, le segnalazioni inviate hanno permesso al Comune di introitare:
– 935.249 euro nel 2013
– 1.621.780 euro nel 2014
– 2.138.338 euro nel 2015
– 2.353.054 euro nel 2016