Tavolini aperti, Sollazzo: “Una partita pericolosa di Tetris urbanistico moderno”

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Tavolini aperti, Sollazzo: “Una partita pericolosa di Tetris urbanistico moderno”. L’intervento del consigliere comunale arriva dopo la decisione del Comune di mettere una pezza alle iniziative dell’assessore Cristina Tajani: “Milano deve ripartire e sappiamo bene quanto sia importante riavviare le attività produttive ormai al collasso. Eviterei pero’ di insistere sul continuo abuso del termine “distanziamento sociale” che tanto ci sta condizionando su tutti i fronti , perché nella sostanza la nostra problematica risiede sul piano del distanziamento “fisico” e non certamente sul piano sociale. Tornando alla Delibera sull’ampliamento di occupazione temporanea delle aree di suolo pubblico a fini commerciali e di somministrazione c’è un minimo dato a favore dal “tentativo”di snellimento della burocrazia con le richieste di concessione di occupazione temporanea che verranno evase in 15 giorni. Un passo in avanti rispetto al passato anche se non si sta parlando di tempistiche proprio da “fulmine di guerra” considerata l’urgenza di riapertura delle attività da parte della categoria. Certe scelte si potrebbero anche smaltire in massimo 5 giorni lavorativi. Ma soprattutto come si sposa questa nuova fase di riapertura con il Programma di Mobilità “Strade aperte” ? Nelle strade di maggiore percorrenza gli spazi sono già stati abbastanza compromessi dalla segnaletica orizzontale che abbiamo visto come nel caso di Corso Venezia ed altre realtà,  quindi l’occupazione di marciapiedi con dehors e tavoli potrebbe complicare ulteriormente la possibilità di muoversi in totale sicurezza. E ci sarà una ripartizione equa per tutti gli esercenti senza subire la pressione dei gruppi imprenditoriali più influenti? Qua le geometrie come le regole dovranno essere rigorose, tempestive  e i controlli ineccepibili.  L’Amministrazione sta lanciando una pericolosa sfida ad incastrare spazi di commercio e mobilità in una partita dove Milano diventa un “Tetris urbanistico moderno””.