14 Giugno 2019

Ubriaca alla guida, sfiorata strage all’Isola

Momenti di paura ieri sera nel quartiere Isola, zona tra le piu’ note della Movida milanese, dove un’automobilista ubriaca, risultata positiva all’alcooltest, non ha rispettato uno stop ed è finita contro un’altra vettura rischiando di travolgere i passanti diretti verso i numerosi locali. E’ accaduto intorno alle 22 all’incrocio tra via Pollaiuolo e via Porro Lambertenghi. Una delle due vetture ha sbattuto contro un’altra in sosta e ha divelto i paletti a protezione del marciapiede, sfiorando i pedoni. Cinque i feriti in modo lieve e tutti occupanti delle auto coinvolte. Sono intervenuti vigili del fuoco e agenti della Polizia locale che hanno sottoposto la ragazza all’etilometro il quale ha dato esito positivo. ANSA  

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Sono due membri della Gang Barrio 18 gli assassini del Parco Lambro

Sono due i fermati per l’omicidio al Parco Lambro. Si tratta di due salvadoregni di 26 e 28 anni, entrambi affiliati alla gang “Barrio 18” e con precedenti per tentato omicidio. I due sono stati fermati per rapina e per omicidio. Secondo quanto ricostruito dalla Squadra mobile, il delitto non rientra in dinamiche di guerre tra bande: la vittima ha litigato con i due sconosciuti all’interno del parco dopo averli incontrati per caso mentre si allontanava da una grigliata con amici. La discussione sarebbe partita per futili motivi, Calderon Gonzales aveva bevuto molto alcol ed era ubriaco. I due salvadoregni lo hanno picchiato e gli hanno sottratto il cellulare prima di spingerlo, ormai privo di sensi, nelle acque del fiume. I due sono stati individuati durante la notte nei loro appartamenti in zona Stadera e Bovisa, a Milano. Il più giovane si è nascosto nel cassettone del divano su cui si sono seduti i suoi famigliari nella speranza che gli agenti non se ne accorgessero. Il 26enne, inoltre, tre giorni dopo l’omicidio è stato identificato dalla polizia per una rissa scoppiata nel parco della Martesana. Un episodio che non ha avuto seguiti. Gli investigatori hanno recuperato in casa anche gli abiti che i due presunti assassini hanno usato durante l’aggressione. “Li abbiamo individuati partendo dalle telecamere del parco che li hanno filmati mentre uscivano e salivano su una Toyota Yaris – ha spiegato Lorenzo Bucossi, capo della Squadra Mobile di Milano – Dopo aver analizzato migliaia di auto siamo riusciti a stringere il cerchio attorno al più giovane dei due fermati“. ANSA    

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Fra stilisti e influencer parte la Fashion Week 2019

E’ tutto pronto per la Milano Fashion Week Uomo 2019, la settimana della moda che dal 14 al 17 giugno terrà sfilate ed eventi in cui verranno presentate le prossime collezioni primavera estate 2020. Oltre ai grandi nomi del settore, la Camera Nazionale della Moda Italiana darà il suo patrocinio a stilisti emergenti e promesse del made in Italy. Alle passerelle più importanti si affiancheranno anche le sfilate in strada degli influencer che potrebbero dare segnali più chiari su quale sarà la tendenza delle prossime stagioni. Molti i giganti della moda presenti alla Milano Fashion Week Uomo 2019, da Fendi a Giorgio Armani, da Versace a Ermenegildo Zegna, passando per Neil Barrett, Marni ed Etro. Torna inoltre la Milano Moda Graduate, la manifestazione dedicata ai talenti delle scuole di moda italiane prevista per il 14 giugno, alle 16 presso Base, in via Tortona 54. In questi quattro giorni verranno presentate 52 collezioni e si terranno 25 sfilate, 29 presentazioni (di cui 8 su appuntamento) e 26 eventi. Il mese delle Fashion week si è aperto a New York (3-5 giugno), per poi passare a Londra (8-10 giugno) e Milano. A concludere la serie di eventi saranno le collezioni che verranno presentate a Parigi dal 18 al 23 giugno. Anche se la settimana sarà dedicata alla moda maschile, verrà presentata anche la collezione uomo e donna di Stella McCartney e la women’s spring precollection di Be Blumarine. Ci sono poi altre novità, come il ritorno di Magliano e la presentazione delle collezioni di M1992 (nuova denominazione del brand Malibu 1992), il progetto dell’eclettico designer e dj italiano Dorian Stefano Tarantini. “Il calendario di questa edizione risponde alle sfide che ci pone la dimensione globalizzata e fluida della moda. La Milano Fashion Week di giugno vede affianco alle collezioni uomo la presenza di molte collezioni femminili, numerosi brand internazionali, nuovi nomi e moltissimi eventi che arricchiscono un calendario testimonianza della centralità di Milano nel panorama delle fashion week, sia come spazio di espressione della creatività che come fulcro del business, anche grazie alle fiere e soprattutto agli 800 showroom che rappresentano piu’ di 3000 marchi“, ha commentato Carlo Capasa, Presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana. “In Italia, la moda maschile rappresenta il 39% del totale export moda. Se si considerano le sole esportazioni verso i Paesi extra-UE la moda maschile rappresenta quasi il 55% del totale dell’export di moda italiano“. “I want to be like you but I find it difficult” della Fondazione Prada sarà uno dei diversi eventi mondani d’inaugurazione che daranno il via alla settimana della moda, domani 14 giugno. In questa prima giornata, in Via De Amicis, verrà poi presentata la women’s spring precollection di Be Bluemarine e la collezione SS2020 di Ermenegildo Zegna. Ad animare la prima giornata della fashion week anche Lucio Vanotti e Stella Mc Cartney, presente sulle passerelle milanesi per la seconda volta. Sabato 15 giugno, invece, condenserà un gran numero di sfilate: marchi storici come Emporio Armani, Neil Barrett, Marni e Versace affiancheranno i brand piu’ giovani, come Philipp Plein e Marcelo Burlon County of Milan. A queste si aggiungeranno gli emergenti Magliano, Numero 00Palm Angels e M1992. Domenica 16 giugno si svolgeranno le presentazioni di MSGM che celebra dieci anni di attivitàal Pitti Uomo 2019. Nel programma della giornata sono poi previste anche le sfilate di Dsquared2, Etro, Les Hommes, Prada e Missoni. Fendi e Giorgio Armani, invece, domineranno la giornata di lunedi’ 17, che si concluderà, come sempre, con lo stravagante CNMI Closing Event. In questi quattro giorni ci saranno poi anche sette esordi: Fay (15/06, ore 11:30, via Savona, 56), Brett Johnson (16/06, ore 14:30, via Manzoni, 38), Rolf Ekroth & Terenit (16/06, ore 15, Location TBC), Youser (16/06, ore 16, via Tortona, 54), Edith Marcel (17/06, ore 12, via Tortona, 54), Miguel Vieria (17/06, ore 14, via Tortona, 54), David Catalan (17/06, ore 16, via Tortona, 54). (AGI) Tpi/Cau 131504 GIU 19 .  

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Omicidio al Parco Lambro, fermato sospettato

Un uomo è stato fermato dalla polizia per l’omicidio di Edgar Luis Calderon Gonzales, il peruviano di 32 anni scomparso il 2 giugno dopo una aggressione avvenuta all’interno del parco Lambro. Un testimone, amico della vittima, aveva raccontato agli investigatori della Squadra mobile che il peruviano era stato picchiato da due persone nel corso di una rapina. L’autopsia svolta ieri ha escluso la presenza di ferite da taglio, l’ipotesi è che Calderon Gonzales sia morto annegato nell’acqua bassa del fiume una volta spinto dentro ormai privo di sensi.  

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Grazie a De Chirico e Abbiati gli animali viaggeranno gratis

Sta per cadere l’obbligo del pagamento del biglietto per il trasporto di animali a bordo del mezzi pubblici. Grazie a un emendamento proposto dal leghista Gabriele Abbiati e da Alessandro De Chirico di Forza Italia, che sarà approvato lunedì dopo avere ottenuto il via libera dell’Assessore alla Mobilità Marco Granelli. Per Granelli si tratta di “una svolta significativa“. L’emendamento mira a “introdurre la gratuità del trasporto degli animali d’affezione sull’intera rete e senza limiti d’orario“. “La giunta – spiega Granelli – si è detta favorevole perché gli animali d’affezione fanno parte a tutti gli effetti delle famiglie milanesi che oramai usano i mezzi pubblici non solo per andare al lavoro ma per vivere insieme la città“. L’attuale regolamento prevede il pagamento di un biglietto, fatta eccezione per i cani di accompagnamento di non vedenti e, in alcune fasce orarie, per cani di piccola taglia. Lunedì il via libera per tutti gli animali d’affezione.  

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Il frate traffica coi soldi e disobbedisce: cacciato dai francescani

Il frate traffica coi soldi e disobbedisce: cacciato dai francescani. Frate Clemente Moriggi e la sua Fondazione erano diventati un punto fermo della cronaca cittadina. Ma le inchieste hanno rivelato che dietro le attività dell’ente si stava creando un buco da 23 milioni di euro. Buco per il quale erano finiti alla sbarra tre preti, ma ormai è intervenuta la prescrizione. Come da abitudine clericale, era però arrivato l’ordine ai tre di trasferirsi presso altra sede. Due hanno accettato, Fra’ Clemente invece ha disobbedito. Ed è arrivata la cacciata ufficiale: La Provincia Sant’Antonio dei Frati Minori intende comunicare con dolore che è stato notificato in data odierna aFra Clemente Moriggi il provvedimento di dimissione dall’Ordine dei Frati Minori e dallo stato clericale. Tale provvedimento è conseguenza del mancato adempimento alla obbedienza/richiesta di trasferirsi da Milano in altro convento della Provincia. Tale provvedimento venne preso con l’avvio delle indagini sui fondi investiti attraverso Leonida Rossi, purtroppo mai più restituiti. In quella occasione sono stati presi immediati rimedi disciplinari – previsti dall’Ordinamento canonico e civile – che prevedevano, appunto, il trasferimento immediato in altri conventi dei tre frati. Fra Lati e Fra Beretta hanno obbedito a tali disposizioni, mentre Fra Moriggi ha perseverato nel trasgredire a questa esplicita richiesta, pur a seguito di ripetute e specifiche ammonizioni. Dei tre frati indagati, solo due appartengono alla Provincia Sant’Antonio dei Frati Minori. Il 17 maggio scorso il giudice del processo penale a carico dei tre frati ha letto la sentenza di non luogo a procedere del reato di appropriazione indebita per intervenuta prescrizione ex articolo 129 c.p.p., per la sua persona e per gli altri imputati Fra Giancarlo Lati eFra Renato Beretta. Riguardo alla Fondazione “Fratelli di San Francesco”, di cui fra Clemente è socio fondatore e Direttore delle opere, la Provincia Sant’Antonio dei Frati Minori intende specificare in occasione di questa dolorosa comunicazione come non esista alcun collegamento in essere tra essa e la Fondazione “Fratelli di S. Francesco”, essendo quest’ultima una Fondazione laica ed autonoma, le cui scelte operative non dipendono in alcun modo dalla nostra Provincia religiosa. La Provincia dei Frati Minori di Lombardia (ora Provincia Sant’Antonio), già in occasione del  Capitolo Provinciale tenutosi nel giugno 2013, aveva ribadito la propria autonomia dalla Fondazione “Fratelli di S. Francesco”, la quale è stata invitata a non utilizzare immagini o simboli riferibili all’ente Provincia e alle sue strutture; la decisione era motivata anche dal fatto che  spesso nell’opinione pubblica la Fondazione viene percepita (o viene presentata) come espressione diretta dell’attività caritativa dei “frati di S. Angelo”, e quindi attività dei frati minori operanti in terra ambrosiana, mentre ciò non risulta vero. A questo proposito, è bene anche considerare che Fra Clemente Moriggi – nella sua qualità di Direttore della Fondazione – gestisce comunque rilevanti patrimoni senza alcun controllo dei superiori; per la Provincia Sant’Antonio dei Frati Minori è importante che, in coerenza con la Regola professata, nessun frate ricopra ruoli di dirigenza e di amministrazione di qualsiasi Fondazione, seppure caritativa. In ogni caso la preoccupazione come Provincia di Sant’Antonio dei Frati Minori è che il bene prodotto dalla Fondazione “Fratelli di S. Francesco” non vada disperso e per questo ha raccolto anche la disponibilità dell’Arcidiocesi di Milano a studiare le soluzioni migliori per supportare l’opera. Nel periodo 2016-2019 questa Provincia – in accordo con l’Arcidiocesi di Milano – ha cercato di stabilire un’interlocuzione con la Fondazione “Fratelli di S. Francesco” in considerazione delle importanti opere di carità da essa condotta, chiedendo di essere coinvolta nelle scelte strategiche della Fondazione stessa mediante consiglieri di fiducia indicati dalla Provincia e dalla Diocesi. La conditio sine qua non richiesta previamente era l’abbandono dei ruoli decisionali e direttivi da parte di Fra Moriggi e Fra Cesare Azimonti (altro frate fondatore della Fondazione). Tale richiesta non è stata per nulla presa in considerazione, né dai due frati interessati né dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione. Quanto sopra comunicato è pertanto una decisione meditata e dolorosa, che si ritiene però coerente con il percorso seguito e con i provvedimenti promossi cui Frate Moriggi non ha mai dato corso come invece gli era dovuto in termini di obbedienza.

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