15 Aprile 2020

Gallera: la battaglia non è finita ma i risultati sono incoraggianti

A causa dell’assenza dell’Assessore Gallera, impegnato in una riunione con ATS, oggi il consueto appuntamento di aggiornamento sull’emergenza coronavirus è stato svolto dall’Assessore Camparini e dal professor Danilo Cereda dell’Unità di Crisi di Regione Lombardia che si è occupato di esporre i dati: casi positivi 62.153 (+827), ricoverati 12.043 (-34), in terapia intensiva 1.073 (-48),  dimessi 37.659 (+ 674), decessi 11.377 (+235). Tamponi effettuati: 221.968 (+7.098).  Provincia di Milano 14.675 (+325) di cui 6.058 in città (+144). Successivamente l’Assessore Gallera ha fatto sapere di essere stato impegnato in “una giornata di lavoro molto intensa, caratterizzata da molteplici riunioni con l’unità di crisi e con i rappresentanti delle ATS lombarde. Stiamo valutando l’evoluzione della situazione nei nostri ospedali per ipotizzare lo sviluppo delle attività ordinarie. Ho incontrato successivamente un gruppo di lavoratori dei mercati scoperti di Milano per discutere di sicurezza sanitaria nell’ambito delle loro attività“. Concludendo il suo intervento con un commento sui dati: “la battaglia non è finita ma i risultati delle misure che abbiamo intrapreso stanno garantendo i primi risultati incoraggianti“.  

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Rsa e Città metropolitana: i numeri di tamponi e mascherine

Rsa e Città metropolitana: i numeri di tamponi e mascherine. L’ATS Città metropolitana ha infatti deciso di diffondere i numeri delle forniture consegnate alle Rsa del territorio. L’occasione è utile per ricapitolare proprio i dati del settore a partire dal numero delle residenze per anziani gestite dall’ente: sono 155. L’ATS ha dato in oltre 2000 tamponi e 265mila mascherine, cioè una media di 1651 pezzi a struttura. Ecco però la nota completa di Città metropolitana: In relazione a notizie apparse sulla stampa, ATS della Città Metropolitana  precisa quanto segue. L’esecuzione di tamponi nelle RSA è riservata agli ospiti i sintomatici e affidata, in autonomia, alle strutture stesse ATS della Città metropolitana ha raccolto, da tutte le 155 RSA del territorio, il numero degli ospiti che sono stati isolati in quanto  presentano sintomi influenzali riconducibili a COVID-19, da sottoporre a tampone. Ad ogni RSA è stato indicato il laboratorio a cui riferirsi e fornito il quantitativo necessario di kit per l’esecuzione degli esami (oltre 2000 tamponi consegnati). La fornitura effettuata è quindi sufficiente per coprire il fabbisogno rappresentato dalle strutture stesse: qualora le RSA avessero in futuro difficoltà nel reperire sul mercato il materiale per eseguire i tamponi continueremo a supportarle come è stato fatto per mascherine chirurgiche  e dispositivi di protezione individuale.  In queste settimane infatti, alla luce delle difficoltà di reperimento di questi prodotti, sono stati consegnati da ATS alle strutture oltre 265.000 mascherine, per integrare le dotazioni proprie delle strutture.

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La Lega contesta il Pd sulle case occupate Aler

La Lega contesta il Pd sulle case occupate Aler. In questi giorni Fabio Galesi, assessore alla Casa del Municipio 8, ha accompagnato una troupe di Striscia la Notizia a registrare un servizio sulle case popolari Aler occupate dai rom durante questi giorni di crisi da Covid19. Una frase di Galesi ha suscitato le ire del leghista Andrea Pellegrini, ex assessore alla Sicurezza e ora consigliere di Municipio 9, sulle differenze di trattamento che avrebbero subito gli occupanti se si fosse trattato di immobili gestiti dal Comune di Milano. Ecco il suo sfogo che segue al suo intervento di qualche giorno fa: Pazzesco !! Ancora una volta il sig. Fabio Galesi ( assessore in quota PD in Municipio 8) usa la tv per attaccare Aler sul fronte delle occupazioni abusive compiute dai Rom nei stabili Aler , non sapendo, o peggio omettendo di dichiarare che solo le Forze dell’Ordine hanno il potere di estromettere forzosamente gli occupanti abusivi. Nel caso di presenza dei minori, tra l’altro il Comune di Milano dovrebbe intervenire e prendere in carico il nucleo famigliare offrendo loro una alternativa alloggiativa… Un particolare molto importante è emerso ascoltando al minuto 4.44″” dove il Sig. Fabio Galesi riferendosi ad una Rom occupante con queste parole ” una cosa è certa se eravate nel patrimonio del Comune di Milano eravate già fuori “. Questa affermazione ci fa capire che a Milano e sul patrimonio comunale si opera in modo diverso sul tema delle occupazioni, di questo ne prendiamo atto, con molto stupore, rimanendo sconcertati… Caro Fabio, una cosa giusta potresti farla : rimettere la tua carica al Presidente del ” tuo” Municipio … #protocollidiversi #gestoriprivilegiati Non è la prima volta che la Lega contesta il Pd sulle case occupate Aler, segno che il patrimonio immobiliare pubblico è ancora uno dei temi centrali del dibattito pubblico.

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Gli ambulanti: “Riapriamo o saremo al collasso”

Gli ambulanti: “Riapriamo o saremo al collasso”. Gli operatori dei mercati all’aperto tornano a farsi sentire con un nuovo appello a Regione Lombardia dopo quelli delle scorse settimane. Più passa il tempo e più la situazione diventa critica per chi vive di mercati settimanali. Ecco dunque la voce che gli ambulanti dicono riapriamo o saremo al collasso: “La Politica deve dare una risposta chiara, non può nascondersi dietro alla paura dei contagi altrimenti dovrebbero chiudere immediatamente tutti gli iper e i centri commerciali gli unici luoghi dove le persone creano pericolosi affollamenti e dove il virus è molto più insidioso, lo dice anche istituto di sanità. Gli ambulanti sono stanchi di questa melina, di questa indecisione, di questo immobilismo che paga solo la Grande distribuzione organizzata. Vogliamo delle certezze, chiediamo risposte concrete non promesse a lungo termine. Abbiamo appurato che il problema non sono i mercati all’aperto, siamo pronti a far rispettare le norme e i protocolli di sicurezza, mettere in campo competenze e risorse, e noi le abbiamo. Non si può sempre dire NO agli stessi, è necessario partire e cominciare a vivere, a lavorare. Ne abbiamo estremamente bisogno, SIAMO AL COLLASSO.”dichiara il Presidente di Euroimprese Commercio Nicola Zarrella. “É arrivato il momento della verità, per 1 mese ci siamo presi la colpa di essere dei possibili ” untori” durante questo tempo abbiamo capito che i mercati possono essere di aiuto per alleggerire quelle code, tante, troppe che affollano i supermercati Lombardi ( unici luoghi é possibile acquistare gli alimentari) e dove probabilmente la gente si infetta a dismisura visto le condizioni di sovraffollamento. I mercati vogliono essere di aiuto, adeguarsi anche a cambiare la loro pelle, ma vogliono cominciare a Lavorare”, continua Zarrella “Se non si vuole assistere a qualcosa di veramente brutto, perché la gente, gli ambulanti sono oramai disperati, molti pronti a tutto, anche a proteste forti, allora affrettatevi a riconsegnare le strade e le piazze agli ambulanti che in sinergia con le Amministrazioni, le Associazioni di categoria, e tutti gli attori possibili possano ritornare ad offrire il loro importante contributo alla comunità Lombarda”, conclude il Presidente Zarrella.

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Ieri 20.366 controlli, 666 multe e 14 denunce

Ieri in città record di controlli ieri sul rispetto delle prescrizioni contro il Coronavirus: sono state infatti 25.003 le verifiche fatte in una giornata dalle forze dell’ordine. Sono state 20.366 le persone controllate, 666 quelle multate e 4 quelle denunciate per non aver rispettato la quarantena ed essere usciti anche se positivi. Sono invece state 4.637 le verifiche nelle attività commerciali. In questo caso sono stati denunciati 10 titolari.  

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Morti sospette al Trivulzio: la Finanza in Regione

Morti sospette al Trivulzio: la Finanza in Regione. L’inchiesta che la Guardia di Finanza sta portando avanti sulle residenze per anziani del Pio Albergo Trivulzio si allarga alla Regione dove i militari si sono recati per acquisire tutte le delibere regionali a proposito della gestione dell’emergenza. Alle Fiamme Gialle interessa in particolare il documento pubblicato il 9 marzo in cui Regione ha chiesto agli enti convenzionati di individuare case di riposo dove mettere malati di Covid19 a bassa intensità. Una decisione a cui tanti ricollegano le 140 morti dal primo di marzo registrate all’interno delle rsa del Trivulzio. Decine e decine di anziani scomparsi in un mese a causa del Coronavirus che sta falciando la popolazione lombarda a colpi di centinaia di morti al giorno. Per ora pare che gli unici indagati sono quelli emersi nei giorni scorsi, anche se vista la vastità dell’operazione messa in campo dalla Finanza potrebbero aggiungersi altri nomi. E forse questo è anche il motivo per cui dai vertici di Palazzo Lombardia in questi giorni si avverte una certa tensione: mentre le altre regioni vanno avanti con all’apparenza una guida sicura, in Lombardia Fontana pare aver perso la presa sulla situazione. Luca Zaia riapre il Veneto, anche se con precauzioni, mentre Milano e la Lombardia chiudono più del resto d’Italia. Intanto per le morti sospette al Trivulzio arriva la Finanza in Regione. Un’inchiesta che potrebbe tirare la mazzata finale al mito del buon governo lombardo che si è sempre potuto vantare di una sanità d’eccellenza: se queste indagini dimostreranno che ci sono state molte morti a causa della mala gestione della crisi, sarà difficile per la Lombardia recuperare l’immagine perduta dopo le migliaia di morti delle ultime settimane.

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