I punti deboli di Sala, il Sindaco Triste

Mentre si sente come sempre obbligato a commentare la qualunque, Beppe non sorride più. Nemmeno entrare in un dibattito in cui non ha competenza alcuna, come quello sul Green Pass modello francese lo rallegra. È incredibile quanto poco sorrida Sala. Sembra quasi che attenda il proprio funerale politico. Il che non ha senso, non è lo sfavorito in questa corsa elettorale. Forse è il netto contrasto con il sorriso spensierato di Bernardo. O forse sono i punti deboli che, alla fine del suo mandato, non si possono più nascondere a intristirlo.

Case popolari, sicurezza e mobilità. Sala dice che sono critiche di un decennio fa. Ma è falso. Due su tre sono tutte sue. E ce lo spiega bene il Consigliere Municipale Franco Vassallo: vassallo

“A volte alcuni esempi valgono più di mille teorie. Prendiamo le torri di via Tofano. Due su tre verranno demolite entro settembre per essere ricostruite. Dopo averle svuotate. Dopo aver spostato i residenti resistenti nulla torre C. Sala manda una lettera autocelebrativa in cui spiega l’opera. Dopo. Regolarmente dopo. Sempre dopo. E a proposito di dopo, quali sono i punti forti secondo lui? Sostenibilità ambientale, in primo luogo. Architettonica, al secondo posto. Sociale, al terzo. Qualità della vita degli inquilini? Non pervenuta. Questa la cifra stilistica del Comune dopo un decennio rosso: dei poveri gli importa così poco da non nominarli nemmeno.

Questo è il problema con ogni intervento della Giunta. Si ignora l’elemento umano. Guardate la pista ciclabile di Saint Bon. L’obiettivo dovrebbe essere quello di favorire una mobilità lenta, sostenibile e sicura anche per le fasce di popolazione più deboli, come i disabili. Ma siccome delle PERSONE reali, quelle che dovranno attraversare la strada per recarsi all’ospedale, non gli importa veramente nulla, i posteggi per disabili sono stati resi pericolosissimi. La carreggiata ristretta, i parcheggi mancanti, il loro posizionamento: tutto contribuisce a rendere impervio raggiungere l’ospedale. Questo perché, di fondo, l’unica cosa che importi davvero è rendere la vita impossibile a chi gira in macchina. I deboli sono scudi umani.

E nella gestione della sicurezza il discorso è identico. Anche quando gli interventi richiesti, come in via Omero o in via Pastonchi, sono minimi il Comune non interviene. Un cancello magari costa, ma serve a proteggere senza ferire. Ma l’obiettivo non è quello. Da sempre la sinistra odia che la gente si senta sicura. Quindi cancelli, recinzioni e telecamere sono il male. Chi si sente sicuro si sente anche libero. E, di fondo, questo è il filo rosso che lega i tre punti deboli di Sala: l’odio per la libertà.

La gente libera fa scelte, si sposta, non fa quello che ci si aspetta. E questo è insopportabile per un tecnocrate. E, alla fine, dover prendere atto della insopprimibile libertà dei propri cittadini rende Beppe molto triste. Il modo migliore per farlo felice, cari amici, è fargli perdere le elezioni per farlo tornare a ragionare di numeri in qualche grande multinazionale. Aiutiamolo tutti in questo nobile obiettivo!”.