15 Settembre 2022

Sala riempie le piazze di contestatori per il progetto San Siro

Sala riempie le piazze di contestatori per il progetto San Siro. Perché se c’è un dato certo è che la mobilitazione cittadina per lo stadio Meazza è tutta composta  di contrari al mega progetto di Sala e dei fondi che vogliono costruire (anche) un nuovo stadio. Perché come spesso succede a Milano il progetto ha un nome, ma tutto intorno molto altro. Basti pensare ad altri esempi come piazza Loreto: prima o poi i lavori partiranno e nella “riqualificazione della piazza”  non mancano ampi spazi commerciali. Cioè il Comune ha appoggiato e promosso un progetto di commercializzazione della piazza, ma la chiamano rigenerazione o riqualificazione urbanistica. Eppure anche le strade servono, a tutti, non solo a chi può comprare qualcosa. E per San Siro uguale: lo chiamo progetto per il nuovo stadio e invece i primi rendering evidenziavano come fosse più un altro tentativo di gentrificazione come City Life, Porta Nuova o molti altri nuovi quartieri nati più per dare case ai ricchi che per altro. Dopo le contestazioni durate mesi sul dibattito pubblico su San Siro, l’Amministrazione ha ceduto riducendo gli indici volumetrici generosi della prima fase del progetto, ma ancora Sala riempie le piazze di contestatori per il progetto San Siro come dimostra il video pubblicato da Gabriele Mariani.  Perché ai grandi manager Sala è senza dubbio simpatico, ma pare molto meno ai cittadini. Soprattutto quelli che si reputano (o sono) di sinistra secondo le vecchie accezioni del termine. Tra l’altro la battaglia per il vecchio stadio è condivisa da una platea che definiremmo trasversale perché include pezzi di sinistra, di movimento 5 stelle e anche di destra. Il sindaco però sembra intenzionato a tirare dritto, sebbene i Tar e i comitati siano già pronti alla battaglia su ogni singolo passo avanti. Perché la città dei quartieri luccicanti impostata da Albertini e Moratti e portata a compimento da Pisapia e il primo Sala è una visione vecchia. Per la Milano del 2030 ne serve un’altra.

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Sardone: assurdo il piano energia di Sala

“Il piano energia, proposto dal sindaco Sala, già viene criticato pesantemente dai commercianti e persino dalle forze di maggioranza. Sia sul funzionamento degli uffici che sull’illuminazione pubblica ci sono evidenti controindicazioni e sul commercio come al solito i negozianti non sono stati coinvolti e non si trovano d’accordo sulle proposte avanzate. La chiusura mattutina delle piscine è semplicemente assurda, la questione del caro bollette non può essere affrontata con la chiusura degli impianti, a maggior ragione quelli sportivi che hanno una notevole importanza per giovani, anziani e famiglie. Sala brancola nel buio e annuncia che sta ancora ragionando sul piano da proporre. Di fronte a una situazione difficile per tutta la città, il sindaco e la sua giunta vanno avanti ad annunci, criticati persino dalla loro maggioranza che poi finiscono nel dimenticatoio, sostituiti da altri annunci. L’incapacità cronica della giunta di rispondere alle emergenze (come abbiamo visto durante la pandemia) è ormai una consuetudine che i milanesi non possono più sopportare”. Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega.

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La Russa appoggia la Moratti. M5S: centrodestra imploso. PD: FdI vuol fare le scarpe a Fontana

“Pensavamo valesse la regola che il candidato uscente venisse automaticamente riconfermato, ma in Sicilia non è andata cosi. Attilio Fontana allora è un’ottima proposta, ma se una personalità come Letizia Moratti dice di volersi presentare noi non possiamo fare spallucce. Le dobbiamo una risposta, è una risorsa”. Lo ha detto il vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa (Fdi), in un’intervista la Corriere della Sera sulle regionali in Lombardia del 2023. Quanto agli impegni di Fdi per Milano La Russa ha ribadito che “l’idea del ministero mi pare un contentino. Troppo poco. Il ruolo di capitale economica del Paese deve vivere nella stanze della politica romana. Io poi voglio difendere San Siro, uno dei luoghi simbolo della città. Rilancio l’idea di due stadi, uno a fianco all’altro”. “Due giorni fa il presidente Fontana aveva lanciato l’ennesimo triste appello-autocandidatura, oggi Fratelli d’Italia rende noto di dovere una risposta a Letizia Moratti. L’implosione del centrodestra in Regione Lombardia è palese. Guardare oggi a quanto accade in Lombardia, dove la tanto sbandierata unità del centrodestra si sbriciola ora dopo ora, è il più serio monito a ciò che domani rischia di accadere in tutta Italia”. Lo ha scritto in una nota il capogruppo del Movimento Cinque Stelle nel Consiglio regionale della Lombardia, Nicola Di Marco, in merito alle dichiarazioni di Ignazio La Russa sul nome del candidato di centrodestra alle prossime elezioni regionali lombarde. “Per Fontana sarebbe stato decisamente più dignitoso prendere pubblicamente atto dell’impossibilità di andare avanti con una vicepresidente e assessore al Welfare che fa campagna elettorale contro il proprio presidente, dimettersi quando ce n’era la possibilità lo scorso luglio, consentendo così ai cittadini di votare il prossimo 25 settembre anche per le regionali. Invece questa pantomima dura ormai da un anno, il centrodestra lombardo dovrebbe avere almeno la decenza di scusarsi con i cittadini per la figuraccia” ha aggiunto l’esponente pentastellato. “Che Fratelli d’Italia stia seriamente pensando di fare le scarpe alla Lega e a Fontana in Regione Lombardia era un segreto di Pulcinella, tuttavia le parole di oggi di Ignazio La Russa di apertura alla candidatura di Letizia Moratti come presidente ne sono il primo segnale pubblico”. Lo ha sottolineato in una nota il capogruppo del Pd in Regione Lombardia, Fabio Pizzul, commentando il passaggio di un’intervista di Ignazio La Russa (Fdi) al Corriere della Sera in cui afferma che la ricandidatura di Attilio Fontana a presidente della Lombardia non sarebbe automatica e che a Letizia Moratti occorra dare una risposta. “Il centrodestra in Regione è diviso e la riconferma di Fontana è sempre più in bilico, come lo è il regno della Lega nella sua Regione simbolo. Nei prossimi mesi nel centrodestra lombardo il barometro segna burrasca” ha aggiunto.

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Fiano (Pd): Rauti scappa

“Arrivati al dunque, Isabella Rauti scappa! A meno di due giorni dal confronto tra candidati al Senato a Sesto San Giovanni, promosso da La Repubblica, l’esponente di Fratelli d’Italia con un monologo sul quotidiano Libero ci fa sapere che non si presenterà”. Lo dichiara Emanuele Fiano, deputato dem e candidato per il Senato nel collegio uninominale di Sesto San Giovanni. “Già questo basta per capire quanto a lei, comunque eletta grazie a un pesante paracadute di partito nel proporzionale, nulla importi degli elettori del collegio, soprattutto quelli di Sesto San Giovanni, né tantomeno delle pratiche democratiche del confronto elettorale. Ma sono le motivazioni – prosegue Fiano – a rendere espliciti, diciamo così, i suoi ‘principi’: essere chiamata a rispondere di sue stesse dichiarazioni, come quelle sulla Stalingrado d’Italia, non è lecito, valgono solo i suoi monologhi. La libera stampa, se è tale, è faziosa per natura perché non la supporta con fede e abnegazione e, quindi, si presume da censurare negandosi. Che dei programmi non si può discutere, tra 9 candidati, perché per lei è fastidioso dover parlare delle sue radici politiche (e io capisco bene il perché!)”. “Infine, ciliegina sulla torta, perché io la starei insultando ricordandole la sua storia e, soprattutto, contrastando le sue dichiarazioni attuali, come quelle sul diritto di scelta delle donne e sui cartoni animati da censurare (!). Naturalmente, dimenticandosi volutamente degli insulti e delle minacce che quotidianamente io ricevo anche dai suoi sostenitori, come quella che per inneggiare a lei ha definito me ‘Nasone non italiano’. È la seconda volta che Isabella Rauti scappa dal confronto pubblico con me e con gli altri candidati, adducendo scuse opposte, non rendendo così onore nemmeno agli elettori del centrodestra che non meritano un atteggiamento di questo tipo. Ma per Isabella Rauti, evidentemente, i pronunciamenti pubblici si fanno senza domande dai balconi, pardon, palchi individuali e non su un palco collettivo. Ce ne faremo una ragione. Con l’occasione – conclude Fiano – confermo la mia partecipazione al confronto pubblico con gli altri 7 candidati e candidate”.

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Milano come New Orleans: arriva l’Happy Jazz Fest

Il jazz come era alle origini, negli anni ’20 e ’30: a questo è dedicato il Milano Happy Jazz Fest, primo festival del genere in Italia che si svolgerà dal 15 al 18 settembre nei quartieri periferici di Dergano e Bovisa. Cuore del festival è comunque lo Spirit de Milan, locale dove si svolgerà l’inaugurazione alle 21:30 con il concerto della Original Prague Syncopated Orchestra – prima storica hot jazz revival band nata a Praga negli anni ’70 e dove poi si alterneranno con musica dal vivo più di 90 tra i migliori musicisti del genere provenienti da Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti e Italia. Negli stessi giorni, grazie al Municipio 9, i quartieri di Dergano e Bovisa diventeranno una sorta di Frenchmen street, la via del jazz di New Orleans. Madrina del festival, che fa parte del palinsesto di ‘Milano è Viva nei Quartieri’ e che è realizzato con il sostegno del Comune, è Patti Durham, vedova di Mike Durham, creatore del Whitley Bay Classic Jazz Festival, uno dei più famosi festival di hot jazz al mondo. “Un fantastico programma” ha commentato la madrina, con “una vera e propria concentrazione internazionale di talenti”. ANSA

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East Market: il vintage torna a Milano

Il meglio del vintage torna domenica a Milano con la 100ma edizione di East Market, l’evento che su 6mila metri quadrati di una ex fabbrica aeronautica in zona Mecenate offrirà la possibilità di acquisto, vendita e scambio a privati e professionisti che si occupano di recuperare gli oggetti del passato. Quest’anno gli appuntamenti saranno due, il secondo il 25 settembre con lo stesso format fra moda e fai da te, mercato del riciclo e delle nuove tendenze. Costante in entrambe le occasioni sarà l’informazione al pubblico sugli aspetti ecologici e sul concetto di riuso. Tutta la manifestazione sarà plasicfree. Gli espositori selezionati saranno 300 e verranno da tutta Italia. Negli stand abbigliamento, vinile, arredo, accessori, mobili, modernariato, design, libri, fumetti, stampe, elettronica, militaria, giochi e videogiochi. Accompagneranno il market le aree food & beverage. East Market Diner, dove ci saranno caffetteria e bakery, due bar aperti per tutta la durata dell’evento e la food area, con cucina italiana e internazionale e proposte per vegani, celiaci e kids. In ultimo i dj set con una selezione musicale del momento e, ovviamente, del passato. Il primo appuntamento è per domenica prossima dalle 10 alle 21 in via Mecenate 88/A. L’ingresso costa 5 euro. E’ necessario acquistare il biglietto online all’indirizzo https://link.dice.fm/. I bambini entrano gratis fino ai 12 anni (con documento d’identità), libero ingresso ai cani, accesso agevolato per i disabili. ANSA

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