16 Ottobre 2018

Torna Bookcity, Milano gemellata con Dublino

Oltre 1.300 eventi in 4 giorni di festa partecipata e diffusa. BookCity Milano, La rassegna dedicata al libro promossa dall’Assessorato alla Cultura di Milano, da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Feltrinelli, fondazione Mondadori e Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri, torna a Milano per la sua settima edizione dal 15 al 18 novembre. Iniziative che coinvolgeranno i cittadini, dai piu’ piccoli a piu’ grandi, in modi anche nuovi e sorprendenti: come ‘Il giro di Milano in 90/91 minuti‘, l’evento organizzato in collaborazione con Atm, che avra’ come palcoscenico il filobus 90/91 che trasporterà i passeggeri nella corsa piu’ letteraria della storia. Una manifestazione che si fa anche internazionale grazie alla nomina UNESCO a Città Creativa per la Letteratura, che permette un gemellaggio quest’anno con Dublino, altra capitale della letteratura, per questo fra gli eventi ce ne saranno almeno 8 dedicato al più grande autore d’Irlanda, James Joyce. A conferma di questa dimensione, sarà Jonathan Coe, autore britannico, a inaugurare il 15 novembre alle 20.30 la rassegna, con l’incontro al Teatro Dal Verme, ‘Jonathan Coe e il futuro che non ci aspettavamo‘, in occasione del quale lo scrittore ricevera’ dal sindaco Giuseppe Sala il sigillo della città. Ma di fatto si partirà già il 14 novembre dalla festa diffusa in moltissime librerie, dove dalle 18.00 sarà possibile, conoscere il programma accompagnato da un bicchiere di vino. La chiusura invece e’ riservata a Beppe Severgnini, che, il 18 novembre sera, sarà sul palco del Franco Parenti con ‘Tutto cambia, ma Italiani si rimane‘, un viaggio ironico nel giornalismo e nel cambiamento del nostro Paese. In mezzo, progetti che si confermano dalle passate edizioni, come la diretta su Radio Tre Rai, la Festa de ‘La Lettura‘ del Corriere della Sera, e altri che si innestano nei meccanismi della manifestazione, tra cui, il 17 novembre, ‘Milano legge Milano‘, con gruppi di cittadini che racconteranno i luoghi letterari della città, o, il 18 novembre, una giornata dedicata ai poeti, dai più noti a i ‘sommersi‘. Confermati anche i quattro progetti speciali di BookCity degli anni passati: BookCity Young, un calendario di attività e laboratori per bambini e ragazzi; BookCity Università, un palinsesto a piu’ voci interpretato da studenti e docenti che coinvolgerà sette università, sei accademie, due reti universitarie e un campus; BookCity per le Scuole, 200 progetti per gli istituiti di ogni ordine e grado, con oltre 90 promotori e 1.400 classi coinvolte; BookCity per il Sociale, eventi e spettacoli negli ospedali, nelle carceri di Bollate, San Vittore, Opera e Beccaria e nelle altre Case di Cura. “Lottare per le Olimpiadi e’ importante quanto e’ importante BookCity – afferma il sindaco Sala durante la presentazione degli eventi -. Qui sta il segreto di questa Milano che viene ammirata, consapevole e di grande volonta’ di far fatica, ma di fare sempre un passo avanti”.

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Al museo Duomo Milano L’arte novissima di Lucio Fontana

A 50 anni dalla scomparsa di Lucio Fontana (1899-1968), la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano gli rende omaggio con una mostra sulla sua attività per la Cattedrale ambrosiana. L’esposizione, all’interno della rinnovata Sala Gian Galeazzo del Museo del Duomo, patrocinata dall’Arcidiocesi di Milano, dal Ministro per i Beni e le Attivita’ Culturali, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da Regione Lombardia e dal Comune di Milano, all’interno del palinsesto comunale di “Novecento Italiano”, sara’ inaugurata il 26 ottobre ed aperta al pubblico dal 27 ottobre al 27 gennaio 2019. L’evento costituirà l’occasione ideale per presentare al pubblico il restauro del terzo bozzetto in gesso della Quinta Porta del Duomo, creato dal grande artista italo argentino tra il 1955 ed il 1956, mai esposto al pubblico perche’ giacente presso il Cantiere Marmisti della Fabbrica. L’opera e’ l’ultima che Fontana realizzo’ per il concorso indetto dalla Fabbrica nel 1950, relativo all’esecuzione della quinta porta della Cattedrale. Una competizione per la quale egli concepi’ prove, definite dalla Fabbrica “arte novissima”: un’arte sacra talmente moderna da non trovare posto, infine, sulla facciata della Duomo. Com’è noto, infatti, la porta fu assegnata a Luciano Minguzzi, vincitore del concorso ex aequo con Fontana. In concomitanza della mostra, aperta al pubblico dal 27 ottobre al 27 gennaio 2019, sono previsti due ulteriori eventi: una giornata di studi sull’arte sacra di Fontana e il posizionamento in Duomo dell’Assunta del 1972 sull’altare di Sant’Agata per la durata dell’esposizione. L’opera è la versione bronzea di una pala d’altare che la Veneranda Fabbrica decise di fondere nel 1972 sulla base del bozzetto in gesso che l’artista modellò su richiesta dell’Ente nel 1955. Fontana, infatti, avrebbe dovuto trasporre il bozzetto in marmo di Candoglia, ma il progetto rimase incompiuto. Oltre a coinvolgere la Cattedrale nelle celebrazioni per il cinquantenario della scomparsa di Fontana, l’iniziativa conferma un’importante apertura della Fabbrica all’arte moderna e contemporanea.

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Marocchino fermato per violenza sessuale in viale Monte Ceneri

Un 17enne e’ stato arrestato per violenza sessuale e tentata rapina nei confronti di una prostituta di 30 anni, aggredita la scorsa notte in viale Monteceneri. Attorno alle 2.40 una pattuglia del nucleo Radiomobile ha notato il ragazzo, marocchino, mentre strattonava la donna nell’area di sosta di un distributore di benzina. Quando il giovane ha visto i carabinieri ha tentato la fuga ma e’ stato bloccato subito. La vittima, moldava, ha raccontato di essere stata avvicinata con la scusa di accordarsi su una prestazione ma il 17enne l’ha colpita con una testata in faccia, le ha tirato un pugno e infine l’ha costretta a un rapporto stringendole le mani al collo. Dopo circa 15 minuti, al termine della violenza, la donna si e’ allontanata e ha preso il cellulare per chiedere aiuto ma il suo aggressore è tornato indietro per strapparglielo dalle mani. E’ stato in quel momento che i carabinieri li hanno visti e sono intervenuti. Posto in stato di fermo, l’analisi ossea del polso ha confermato l’età del giovane, ma non è stato possibile accertarne l’identità a causa della lunga lista di alias dichiarati nelle varie occasioni in cui è stato fermato.

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Fratelli d’Italia, nuova sede in Corso Buenos Aires

Fratelli d’Italia avrà una nuova sede in corso Buenos Aires, “l’obiettivo del partito è quello di aprirne una in tutte le province lombarde“. Lo ha comunicato ieri Giorgia Meloni, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Milano. “Milano e la Lombardia per noi sono centrali e siamo lieti di annunciare che, in capo a tre settimane, avremo di nuovo una sede a Milano, in corso Buenos Aires , che sarà aperta e visibile e che intende rappresentare l’attenzione che rivolgiamo a questa regione. Ci vogliamo dedicare sempre di piu’ ad ascoltare le istanze della Lombardia“, ha spiegato la Meloni annunciando che sarà presente a Milano quando verrà inaugurata la nuova sede. “La Lombardia è sempre stata e sarà sempre di più un laboratorio che anticipa quello che avviene a livello nazionale – ha ribadito la coordinatrice lombarda di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè, concludendo -, avremo una sede anche a Varese e ci stiamo strutturando in tutte le province della Lombardia“.

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I volti della politica Milanese: intervista a Marco Osnato

Il nostro è un sito giovane, ma ambizioso. Vogliamo crescere e pensiamo che il modo migliore di farlo sia entrare in contatto diretto con i protagonisti della vita politica, sociale e imprenditoriale milanese, intervistandoli. Ringraziamo quindi l’Onorevole Marco Osnato per essere stato il primo a darci questa opportunità. Ci auguriamo che a lui seguano molti altri. Marco Osnato, classe 1972, bellunese di nascita e nel cuore, milanese d’elezione, dopo esservi venuto ad abitare dai tempi dell’università. Imprenditore, sposato e padre di due figli, da quando a 14 anni aderì al Fronte della Gioventù non ha mai avuto dubbi su quale fosse la sua parte politica. Quest’anno, dopo la gavetta fatta nelle istituzioni milanesi, è stato eletto per la prima volta in Parlamento nelle file di Fratelli d’Italia, entrando a buon titolo nella élite dei politici milanesi. Lei è sicuramente un’uomo di destra. Come ha maturato questa convinzione e cosa intende per esserlo? “Ho iniziato la mia militanza politica poco più che quattordicenne entrando nel MSI di Belluno. La mia scelta non è stata dettata da fattori esterni, ad esempio tradizione di famiglia, ma ritengo nasca da un fortissimo amore per il concetto di Patria e Nazione che mi sembrava fossero incarnati solamente a Destra“. Ci sono episodi, aneddoti, persone che hanno segnato particolarmente, in senso positivo o negativo, il suo percorso politico? “In modo positivo molti che riguardano il rapporto con le persone, ma uno in particolare mi rende particolarmente orgoglioso ovvero la prima elezione in consiglio comunale a Milano. Non ero tra i favoriti e c’erano molti candidati autorevoli che riuscii a battere grazie a un gruppo umano di persone che mi aiutarono in modo assiduo e che per gran parte ancora mi seguono. In senso negativo non ne ho uno in particolare, ma ciò che mi ha sempre infastidito è la denigrazione che molti fanno dell’avversario per ragioni strumentali“. Alcuni anni fa fu coinvolto in una spiacevole vicenda giudiziaria legata ad ALER, da cui è uscito completamente pulito. Quali conseguenze ha avuto per lei sul piano umano e politico? “Sono stato tenuto in un limbo per sette anni, nel 2011 durante la campagna elettorale per il comune uscirono titoli a nove colonne dipingendomi come il perno di un sistema del malaffare all’interno dell’Aler….oggi non c’è stato un solo condannato per quei fatti! Ovviamente ho potuto comprendere meglio come, prima di parlare, bisogna affrontare la complessità più ampia delle cose e che l’amicizia è un valore irrinunciabile. Ho sempre detto che molti colleghi della politica mi sono stati vicinissimi, tuttavia non cancello dalla mia memoria e, purtroppo, dal mio cuore le accuse scomposte di persone come il sindaco Sala, i piddini Mirabelli, Peluffo, D’Alfonso, dello pseudoregista sedicente antimafia Giulio Cavalli…pensi che in occasione delle elezioni del 2016 persino una sconosciuta Guaineri – attuale assessore allo sport (tuttora sconosciuta!) – si sentì in dovere di fare un comunicato contro di me?!? La cosa comunque che mi ha fatto più male della vicenda è che io, cittadino incensurato e amministratore pubblico eletto, non ho potuto parlare con un PM o un GIP fino che la legge non li ha obbligati ad ascoltarmi, mentre il mio accusatore – un sedicente presidente di un presunto comitato antiracket poi condannato per reati infamanti – aveva libero accesso nell’ufficio del PM”. In questo momento storico il suo partito sembra segnare il passo, particolarmente a Milano. Dalla sua posizione cosa intende fare per rilanciarne l’azione e promuoverne le idee nella nostra città? “Il mio partito, Fratelli d’Italia, non segna assolutamente il passo. Dopo un avvio difficile quest’anno alle politiche ha raggiunto lo stesso risultato della media nazionale e ora i sondaggi sono tornati a crescere. Giusto in questi giorni abbiamo organizzato una due giorni al teatro nuovo dal titolo “Popoli e Sovranismo” dove insieme a Giorgia Meloni abbia declinato le nostre posizioni sul futuro della Nazione“. E’ prematuro chiederlo visto la recente elezione, ma quali programmi ha per il suo futuro politico e più in generale come vede quello del suo partito della politica italiana? “Per il mio futuro politico penso di impegnarmi, vista la posizione che occupo in commissione finanze, per aiutare gli italiani, famiglie e imprese, a pagare meno tasse e a sburocratizzare il sistema amministrativo.  Fratelli d’Italia invece deve continuare a crescere incarnando quei valori di Destra che negli scorsi anni hanno rischiato di non essere più presenti in parlamento e che grazie a noi invece sopravvivono ancor oggi, inoltre Giorgia Meloni sta lavorando affinché questo fronte si allarghi a nuovi amici“. C’è qualche cosa di cui vorrebbe parlarci che non le abbiamo chiesto? “Vorrei che la stampa e i mass media più in generale evidenziassero come a Milano esiste un mondo politico, sindacale, sociale, associativo che non ama questa amministrazione e le autocelebrazioni del Sindaco Sala“. Grazie per il tempo che ci ha dedicato Onorevole Osnato.

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Rete studenti appende striscioni contro Salvini

La Rete Studenti di Milano ha appeso, la scorsa notte, alcuni striscioni davanti a licei e a istituti della città con lo scopo di compiere “un’azione di denuncia contro il piano Scuole sicure del vice-premier Matteo Salvini e in contrasto con le dichiarazioni della vice-sindaca, con delega alla sicurezza, Anna Scavuzzo“. Gli striscioni esposti nelle scuole Berchet, Leonardo, Boccioni, Verri, Tito Livio, Cattaneo e Vittorio Veneto sono stati decorati con una rete metallica, “simbolo di chiusura e controllo, e del nastro bicolore, rosso-bianco e giallo nero, per ricostruire simbolicamente una scena del crimine”. Rete studenti afferma che “Milano è prima in repressione” e mentre “l’80% dei fondi è usato per la repressione e meno del 20% per dei percorsi di approfondimento, seppur i dati dicano che in questi anni l’approccio repressivo sul tema delle sostanze, questione centrale soprattutto tra i giovani, non abbia portato a risultati positivi“.

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