17 Marzo 2021

Digital week, Camera di commercio partecipa con 5 eventi

Digital week, Camera di commercio partecipa con 5 eventi. Cinque eventi per far conoscere e valorizzare le realtà imprenditoriali che stanno trasformando il “fare impresa” attraverso il digitale, contribuendo a rendere Milano e il suo territorio sempre più equo e sostenibile. Il tema è: “Le imprese raccontano l’innovazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi”. Una giornata di stimolo nell’ambito della Digital Week del Comune di Milano per la comunità economica animata dalle testimonianze delle imprese. Appuntamento con il Camera Day giovedì 18 marzo in diretta streaming da Palazzo Giureconsulti. Alle ore 10 l’apertura dei lavori con Elena Vasco, Segretario Generale Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi e Roberta Cocco, Assessora a Trasformazione Digitale e Servizi Civici Comune di Milano.  Alle ore 10.10 Donne dal futuro per una città equa e sostenibile, alle ore 11.30 Innovazione, sostenibilità, inclusività: il turismo come leva di rigenerazione territoriale, alle ore 14 PID Eccellenze Digitali: TTT: Tools, Tips &Tricks per il digital marketing della tua azienda, alle ore 15 PID Digit Export, alle ore 16 Tavolo Giovani #DigitalExperiences, le soluzioni innovative delle startup e delle imprese per i settori retail, delivery, marketing digitale e turismo.

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Libertà per gli edifici neri

Libertà per gli edifici neri. Ma anche per i bianchi, gialli e blu. L’idea che un hotel o una persona debbano colorare casa come ritiene la maggioranza ricorda molto il quadro di Mordillo. Invece in via Aldrovandi sembra che non ci sia libertà per gli edifici neri. Forse per il colore in sé, forse per quella naturale tendenza di una società incattivita dalla sua paralizzazione. C’è un sentimento strisciante e condiviso che tende a mantenere tutto così com’è. E vediamo come nemico chi prova a cambiare le cose. Quelli come Matteo Renzi lo hanno imparato vedendo tutti coalizzarsi per il no, salvo poi essere tutti d’accordo che ci vogliono riforme. E per l’edificio nero di via Aldrovandi pare stia succedendo la stessa cosa. Anzi, peggio: secondo un consigliere di municipio di Forza Italia il sindaco dovrebbe occuparsi della vicenda per verificare cosa ne pensa l’appo sita commissione comunale e l’apposito regolamento. Tralasciamo il discorso su un partito una volta liberale che oggi si riscopre determinista come un Marx qualunque e concentriamoci sul problema di una classe politica che attacca un’attività economica nel pieno di una crisi senza precedenti: secondo Forza Italia e la Lega (sì si è espresso negativamente anche un consigliere leghista sul punto) è più importante il colore dell’edificio di chi invece sta investendo denaro per rilanciare la sua attività economica. Chissenefrega di quegli omini che hanno fotografato con la loro indignazione, sembra essere il loro pensiero. In fondo è solo gente che sta vivendo di uno stipendio invece che di sussidi. Ma la polemica è troppo succosa, perché probabilmente qualche pensionato o giornalista della domenica pensa sia intelligente la questione. Invece di fare un monumento a chi in questo periodo investe con idee nuove creando lavoro, si chiede l’intervento del sindaco. Per una volta ve lo diciamo noi: speriamo bene che il sindaco abbia altro da fare e, pure se avesse tempo, che semmai facesse una telefonata per confortare l’imprenditore che ha avviato i lavori. Lui almeno è uno che ha lavorato, diversamente da chi critica l’edificio nero. Dobbiamo quanto prima recuperare la libertà per gli edifici neri, ma anche bianchi, gialli, verdi. E restituire ad altri impegni gli eletti dal popolo che pensano seriamente di dover bloccare uno dei pochi che fa girare stipendi in questo periodo.

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Buenos Aires, disabile discriminata nel negozio Fastweb

Buenos Aires, disabile discriminata nel negozio Fastweb. A raccontare l’increscioso episodio è la donna stessa: “Questa mattina mi sono recata presso il centro Fastweb di Milano in Corso Buenos Aires, 14 con la mia accompagnatrice (sono nata con una #sordità bilaterale di entità gravissima) – ha spiegato Ilaria – Giunto il mio turno, ho cercato di spiegare allo steward che avrei necessitato della presenza della mia accompagnatrice (con tanto di certificato della L. 104 alla mano), in quanto, causa mascherine, non sarei riuscita a leggere il labiale. Quest’ultimo e la dipendente si sono rifiutati di ascoltarci e di venirci incontro, nonostante l’Ordinanza regionale (n. 714 del 04/03/2021, art. 1 punto 8) fosse dalla nostra parte. Mentre andavamo via amareggiate, lo steward mi derideva dicendo: “Se ti faccio due segni tu capisci lo stesso.” Oggi è stata forse la prima volta in cui mi sono vergognata di essere sorda, disabile. Il #Covid ha limitato in maniera esponenziale l’indipendenza che tanto mi ero guadagnata negli ultimi anni. Mi rendo perfettamente conto di ciò che stanno vivendo i commercianti in questo periodo. Tuttavia, ciò non giustifica assolutamente la #discriminazione, soprattutto da parte di un’azienda come Fastweb molto attenta alla Diversity & Inclusion. Spero che i diretti interessati leggano questo post e provvedano ad intervenire con le giuste misure”. Una scena inconcepibile nel 2021 e che infatti ha subito raccolto le scuse dell’azienda: “Chiunque lavori in prima linea nel contatto con i clienti – al call center, in un negozio, nelle relazioni di ogni ordine e grado – rappresenta Fastweb e i suoi valori. Uno di questi valori è il “care”: il nostro impegno costante a prenderci cura dei clienti, dei colleghi, dei partner, a favorire l’inclusione e costruire contesti in cui ognuno sia benvenuto, rispettato e supportato. Ieri qualcosa è andato molto storto. Le nostre policy COVID prevedono l’accesso in negozio di una persona per volta ma, nelle circostanze descritte dalla signora Ilaria Ettorre, consentire l’accesso con l’accompagnatore era assolutamente dovuto. C’è stato evidentemente un grave errore di interpretazione delle regole da parte di chi controllava gli ingressi al negozio, aggravato da commenti fuori luogo ed in conflitto con tutto quello in cui noi di Fastweb crediamo. Ma la responsabilità di un errore del genere è a tutti i livelli e ce la assumiamo pienamente. Per questo stiamo prendendo provvedimenti per essere sicuri che episodi come questo non si ripetano mai più. Non mi resta che chiedere scusa ad Ilaria, cosa che ho fatto già personalmente anche in privato, e assicurarle che faremo tesoro di qualunque feedback voglia darci per migliorare”.

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Scende Bitcoin, salgono Atom, Ada e Zil

Scende Bitcoin, salgono Atom, Ada e Zil. Come anticipato ieri, prosegue il momento di stabilizzazione del Bitcoin dopo l’ultima corsa che l’aveva portato fino ai 51mila euro, ora galleggia intorno ai 46/47mila. Mentre altre crypto come Atom, Zil e Ada mostrano segni positivi. Anche Doge segue la sua strada in salita nonostante lo stop del Bitcoin. Anche se di una frazione di centesimi continua a salire. Quindi potrebbe essere il segno che non ha ancora rallentato o che il Bitcoin sta per ripartire.

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Uno schiaffo alle guide dei musei da parte del Comune

Uno schiaffo alle guide dei musei da parte del Comune. Il Comune di Milano ha pubblicato nei giorni scorsi un avviso pubblico per la ricerca di volontari appartenenti ad organizzazioni e associazioni di promozione sociale per portare proposte di collaborazione per la diffusione della conoscenza delle raccolte dei Musei e degli Istituti civici. In pratica, il Comune di Milano sta stanziando dei fondi senza tenere minimamente conto delle tante guide professioniste che operano sul territorio. Professionisti che da oltre un anno non possono svolgere il loro lavoro nel modo consueto, ma solo attraverso modalità a distanza laddove è possibile. In un momento così difficile questo rappresenta un vero schiaffo in faccia per la categoria dei lavoratori della cultura, a chi vive un futuro lavorativo incerto e sta cercando di fare del proprio meglio per sopravvivere. Peraltro in questo modo il Comune di Milano affiderebbe i beni culturali milanesi a volontari non formati adeguatamente, allontanando operatori specializzati del settore. Spero che qualcuno all’interno dell’amministrazione Sala ripensi a questa iniziativa, senza lasciare indietro chi semplicemente vorrebbe fare il proprio lavoro, per cui ha studiato e si è formato. Se la ripartenza di Milano è questa, siamo fritti.

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Covid: aumentano i ricoveri 91 decessi

Con 49.068 tamponi eseguiti, è di 4235 il numero di nuovi positivi, una percentuale che scende all’8,6% (ieri era il 10,1%). In aumento sono invece ancora i ricoveri. In terapia intensiva sono arrivati a 765, 37 più di ieri, e negli altri reparti a 6.474 (+276). Mentre i decessi sono 91, per un totale da inizio pandemia di 29.380. I dati di ieri: i tamponi effettuati: 49.068 (di cui 29.633 molecolari e 19.435 antigenici) totale complessivo: 7.404.066  i nuovi casi positivi: 4.235 (di cui 126 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 548.302 (+1.541), di cui 5.185 dimessi e 543.117 guariti  in terapia intensiva: 765 (+37)  i ricoverati non in terapia intensiva: 6.474 (+276)  i decessi, totale complessivo: 29.380 (+81) I nuovi casi per provincia: Milano: 968 di cui 358 a Milano città; Bergamo: 262; Brescia: 609; Como: 395; Cremona: 169; Lecco: 115; Lodi: 67; Mantova: 253; Monza e Brianza: 308; Pavia: 166; Sondrio: 148; Varese: 677.

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