Uno schiaffo alle guide dei musei da parte del Comune. Il Comune di Milano ha pubblicato nei giorni scorsi un avviso pubblico per la ricerca di volontari appartenenti ad organizzazioni e associazioni di promozione sociale per portare proposte di collaborazione per la diffusione della conoscenza delle raccolte dei Musei e degli Istituti civici. In pratica, il Comune di Milano sta stanziando dei fondi senza tenere minimamente conto delle tante guide professioniste che operano sul territorio. Professionisti che da oltre un anno non possono svolgere il loro lavoro nel modo consueto, ma solo attraverso modalità a distanza laddove è possibile. In un momento così difficile questo rappresenta un vero schiaffo in faccia per la categoria dei lavoratori della cultura, a chi vive un futuro lavorativo incerto e sta cercando di fare del proprio meglio per sopravvivere. Peraltro in questo modo il Comune di Milano affiderebbe i beni culturali milanesi a volontari non formati adeguatamente, allontanando operatori specializzati del settore. Spero che qualcuno all’interno dell’amministrazione Sala ripensi a questa iniziativa, senza lasciare indietro chi semplicemente vorrebbe fare il proprio lavoro, per cui ha studiato e si è formato. Se la ripartenza di Milano è questa, siamo fritti.

Classe 1983. Cremonese di nascita. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano in diritto costituzionale. Ha lavorato per la pratica forense in studi legali di diritto civile e amministrativo, ha avuto un incarico al Comune di Cesano Maderno per il presidio dei temi di carattere legale e nell’ufficio legale e gare/appalti di una importante società lombarda. Sposata e mamma di tre bambini, ora é Assessore Educazione, Istruzione,