17 Novembre 2023

Trussardi: i dipendenti scioperano in piazza Scala

Fischietti in bocca, cartelli in mano. Uno sciopero. In pieno centro a Milano. È quello che hanno organizzato i dipendenti di Trussardi in piazza Scala (davanti ala loro storica sede) nel pomeriggio di giovedì 16 novembre. Uno solo il loro obiettivo: capire quale sarà il loro futuro una volta terminato il periodo degli ammortizzatori sociali. In breve: dal 1° gennaio 2024. L’azienda del levriero infatti è in forte difficoltà e sta cercando di risollevarsi in tutti i modi da una crisi che si è aggravata con la pandemia. Attualmente la casa di moda è controllata da QuattroR che nel 2019 ha rilevato circa il 60% della maison, attraverso la costituzione di uno spinoff partecipato al 70% da QuattroR e al 30% da Tomaso Trussardi, che controlla l’86% della holding Finos, azionista unico di Trussardi Spa. Il restante 14% è nelle mani di Maria Luisa Gavazzeni, madre di Tomaso. A marzo 2023 l’azienda ha aperto una procedura di ricomposizione della crisi al tribunale di Milano e per l’operazione è stata chiamata la 3X Capitali di Angelo Rodolfi. I debiti sarebbero pesanti: a marzo l’azienda era esposta per oltre 50 milioni di euro; a luglio i sindacati parlavano di una perdita di 20 milioni su un bilancio complessivo di circa 65. Proprio per cercare di dare un attimo di respiro ai conti aziendali erano stati attivati gli ammortizzatori sociali. La misura, tuttavia, termina il 31 dicembre e i dipendenti della sede di Milano non sanno quale sarà il loro futuro. “La composizione negoziale della crisi non ha portato risultati – tuonano dalla Filcams Cgil. Non c’è un interlocutore con cui parlare, per questo chiediamo di aprire un tavolo serio e trasparente. Abbiamo bisogno di risposte”.

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Sciopero generale, l’ATM rinuncia alla mobilitazione

Venerdì di sciopero anche per questa settimana, ma stavolta, dopo il braccio di ferro tra il governo e i sindacati, i dipendenti Atm rinunciano alla mobilitazione. Compromesso tra Cgil e Uil e il ministero dei trasporti per uno sciopero di sole quattro ore. Si terrà, infatti, dalle 9 alle 13. Lo sciopero non coinvolge direttamente il personale Trenord, anche se potranno aderire i lavoratori delle imprese che gestiscono le infrastrutture, Ferrovienord Spa e Gruppo FS italiane. I treni con partenza prevista entro le 9 garantiscono di arrivare a fine corsa se la destinazione finale è entro le 10. Coinvolti anche i collegamenti aeroportuali Malpensa Express e S50 Malpensa Aeroporto – Bellinzona. Nel caso di cancellazione dei treni, saranno istituiti autobus senza fermate intermedie per i soli collegamenti aeroportuali:  tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto (da Milano Cadorna partiranno da  via Paleocapa 1)  tra Busto Arsizio FS e Malpensa Aeroporto per la linea S50 Trenitalia ha informato che lo sciopero nazionale del personale del Gruppo Fs Italiane comprendente Trenitalia, Trenitalia Tper e Busitalia Rail Service S.r.l ad esclusione del personale della Divisione Regionale Piemonte. Atm non si ferma Il trasporto pubblico locale di Milano non potrà partecipare allo sciopero perché una settimana fa alcuni lavoratori, rappresentati da Al Cobas, avevano aderito a un’altra agitazione. Come ha sottolineato la commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero “deve intercorrere un intervallo di almeno 20 giorni, a prescindere dalle motivazioni e dal livello sindacale che ha proclamato lo sciopero”. I dipendenti del comune A incrociare le braccia i dipendenti comunali tra scuole, asili, uffici anagrafe e bibliotechel. E alle 15.30 il presidio in piazza della Scala dove i sindacati si sono detti fiduciosi sull’affluenza prevista. Le richieste prevedono un piano straordinario di assunzioni, possibilmente a tempo indeterminato, anche per garantire la copertura dei pensionamenti. Poi, l’aumento dei salari, specialmente in una città come Milano dove il costo della vita è alto, senza dimenticare la richiesta di rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro.

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Palazzo Marino: ‘Zero morti in strada’

L’assessora Arianna censi annuncia l’iniziativa sul suo profilo Facebook. Un momento di ricordo per chi ha perso la vita sulle strade di Milano. Domenica 19 novembre, in occasione della giornata mondiale dedicata alle vittime del traffico stradale, i cittadini si riuniranno al giardino Aristide Calderini (Sant’Ambrogio). Ritrovo previsto per le ore 15. Ad annunciarlo su Facebook l’assessora alla mobilità di Milano, Arianna Censi. “La nuova regola che abbiamo introdotto sull’obbligo di installare i sensori per l’angolo cieco sui mezzi pesanti migliorerà la situazione a Milano, ma è stato un percorso faticoso, senza contare i ricorsi che dovremo affrontare”, spiega Censi, che chiede alla regione e al ministero dei trasporti maggiore impegno, sostegno e attenzione sul tema “spesso sottovalutato e scaricato sui comuni”. Tra le richieste portate avanti dall’assessora, la diminuzione della velocità massima in città e un ampio lavoro sul contrasto alla sosta irregolare. Inoltre, secondo Censi una delle soluzioni è la diminuzione del numero di auto in circolazione e l’aumento dello spazio per pedoni e ciclisti in carreggiata per raggiungere l’obiettivo di zero morti in strada.

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Il sindaco Sala: “L’Ambrogino d’oro a Pucci? Scelta clientelare”

Resta infiammata la polemica sull’Ambrogino d’oro Dopo il dissenso di tanti per la scelta di nomina del comico Pucci, con un passato di gag e battute infelici giudicate da molti sessiste e omofobe, c’è chi si è scagliato contro il sindaco Beppe Sala per non aver esercitato correttamente il proprio diritto di veto. E il primo cittadino, questa volta, si è sfogato. “È il momento di dividere le persone tra quelle per bene e quelle che non lo sono”, ha esordito Sala in aula consigliare mentre difendeva l’assessora Grandi contro cui è stata presentata una mozione di sfiducia. Infatti, ha proseguito: “Dico solo che il consiglio comunale, il giorno dopo la dimostrazione che ha dato sulla scelta clientelare degli Ambrogini si permetta di presentare una mozione del genere contro una persona che lavora, è vergognoso”. Beppe Sala, implacabile, ha poi proseguito proprio sul tema delle nomine: “A volte si dà l’Ambrogino a chi attacca la giunta. Io lo vedo così: ogni anno vengono proposte persone che fanno comodo a una parte politica, perché durante l’anno hanno operato per screditare la giunta”.  Si è lasciato andare allo sfogo il sindaco, dopo essere stato attaccato e dopo le richieste di intervento sulla questione.

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