18 Giugno 2020

Gallera: continua il calo dei pazienti ricoverati nei reparti di degenza ordinaria

“Fra i positivi di oggi, 54 casi sono determinati da una positività al test sierologico, con una sintomatologia risalente ad oltre due settimane fa. Inoltre, 11 riguardano gli ospiti nelle RSA e 5 gli operatori sanitari. Continua il calo dei pazienti ricoverati nei reparti di degenza ordinaria, che si assestano a quota 1.673 (- 123 rispetto a ieri) mentre le terapie intensive registrano una situazione di stallo sostanziale”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, commentando i dati di giovedì 18 giugno. A oggi in Lombardia sono stati riscontrati 92.518 (+216 di cui 54 a seguito di test sierologici) contagi da coronavirus. I ricoverati sono 1.673 (-123) dei quali 60 (+1) in terapia intensiva. I decessi sono stati 16.516 (+36). I tamponi effettuati sono stati 929.356 (+11.475). Nella provincia di Milano sono stati riscontrati 24.018 (+52) casi di cui 10.208 (+18) a Milano città. Il rapporto fra tamponi effettuati e casi positivi è al 1,9%.

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De Corato (FdI): Piazza Bottini ostaggio dei punkabbestia

“Finito il lockdown in zona Lambrate è tornata la normalità e sono riprese le risse tra i Punkabbestia che stazionano in Piazza Bottini. I residenti non sanno più cosa fare: le denunce fatte al Comune non hanno sortito alcun effetto!”. Lo denuncia l’Assessore regionale alla sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, in merito alla rissa avvenuta ieri in piazza Bottini. “Ieri la solita rissa tra balordi ubriachi e drogati – spiega De Corato – è stata immortalata dal video di una povera residente che osservava basita quanto stesse accadendo dalla finestra di casa sua. Un ragazzo preso a calci in faccia dalla furia cieca di quattro balordi ed il suo amico bersaglio di pietre e bottiglie lanciate in sua direzione. Per la sinistra non esiste il problema sicurezza, ma i fatti dimostrano il contrario”. “Il distanziamento sociale che ogni giorno si chiede di rispettare ai cittadini, per i violenti è forse stato abrogato? Sono liberi di fare quello che vogliono? Anche questo si domandano i residenti di Lambrate, stufi di essere ostaggio di questa situazione. Ora – conclude De Corato – possiamo dire che sta funzionando il ritorno alla normalità della ‘fase 4’: tutto è come prima”.

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I giovani medici scendono in piazza

I giovani medici scendono in piazza. Una manifestazione non legata a una singola sigla o associazione, più un coro di tutti quei giovani chiamati “eroi” quando nei mesi scorsi hanno dovuto tamponare le falle del sistema sanitario rischiando la vita con dedizione e coraggio. Come di consueto in Italia appena passata l’emergenza, sono subito tornati ad essere un problema secondario. Anzi un noto giornale li ha pure accusati di aver contribuito alla nascita di un nuovo focolaio di Covid19. E nessuno ha ancora chiesto scusa. Per farsi sentire hanno allora deciso di scendere in piazza, la stessa da cui il governatore Attilio Fontana comunicava a reti unificate durante le settimane più dure dell’emergenza. Ecco il loro appello:   LOMBARDIA: SPECIALIZZANDI IN PIAZZA 22 GIUGNO? Evento ➡️ https://www.facebook.com/events/264758164859739  Partecipiamo uniti per gli stessi riconoscimenti e tutele degli altri operatori sanitari! Supportiamo l’iniziativa del Coordinamento Regionale degli Specializzandi della Lombardia, composta da rappresentanti di atenei e scuole di tutte le Università lombarde. Il 22 giugno scenderemo in Piazza Città di Lombardia 1, Milano, nella regione più colpita d’Italia, ma anche quella che non ha voluto riconoscere tali tutele a differenza di altre regioni. Chat WhatsApp per istruzioni e news ➡️ https://chat.whatsapp.com/K9cNFMaKcobIjzHJImxIsu #SpecializzandiInPiazza #MediciComeGliAltri #ProfessionalitàRispetto #MobilitazioneMediciSpecializzandi #22GiugnoInsieme

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Giudizio negativo della Giunta sulla proposta di Inter e Milan, l’opposizione va in pressing

“Credo che oggi sia il tempo di dire che, al netto di alcune macro criticità, se l’indice edificatorio proposto resta questo, è impossibile avere un giudizio positivo della giunta”. Lo ha dichiarato l’Assessore Pierfrancesco Maran in merito alla proposta fatta da Inter e Milan per San Siro. Concetto ribadito anche dal Capogruppo del PD in Consiglio Comunale Filippo Barberis: “La condizione imprescindibile è che le due squadre rivedano in maniera sensibile l’indice volumetrico proposto”. Il Capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale ha invece sollecitato  la Giunta a trovare “una buona mediazione sulle volumetrie da parte di chi deve decidere nell’interesse della città senza attaccarsi ai numeri che sono meramente simbolici”.  Duro invece il Consigliere Comunale azzurro Alessandro De Chirico, “C’è un punto dirimente: l’indice volumetrico. A fronte di 74 milioni per ripristinare il Meazza le squadre meneghine chiedono 88mila mq di superficie utile lorda. Al Comune non va bene? Ci dica qual è la controproposta. La sensazione è che entro il 2021 non verrà firmato alcun accordo e che l’investimento di 1 miliardo e 200milioni andrà altrove. I milanesi rimpiangono i tempi in cui amministrava il centrodestra e la classe politica sapeva prendere decisioni lungimiranti come dimostrano i progetti di Porta Nuova, Citylife e Cascina Merlata”. Simone Sollazzo, Consigliere Comunale del gruppo misto ha invece detto, “i progetti allo stato attuale continuano a non convincere perché adesso c’è un aggravante in più: voler provare a conservare il ricordo del vecchio stadio mantenendo giusto una porzione di vecchia struttura come souvenir. Mi sembra davvero una presa in giro nei riguardi della cittadinanza, indipendentemente dal tifo verso le due compagini”.

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Dal 19 giugno aperte le iscrizioni per i centri estivi della scuola dell’infanzia

Dalle 12 di venerdì 19 giugno e fino alle 12 del 23 giugno sarà possibile fare domanda per partecipare ai centri estivi per le scuole dell’infanzia organizzati, in 70 sedi, dal Comune di Milano, nell’ambito del progetto Milano Summer School. Possono iscriversi i bambini che hanno frequentato le scuole dell’infanzia comunali nell’anno scolastico 2019/2020. I centri estivi saranno aperti dal lunedì al venerdì, tra le 7,30 e le 16. Gli orari di ingresso e uscita saranno organizzati su turni in orari fissi predeterminati per evitare assembramenti e ogni bambino potrà frequentare per non più di sei ore al giorno, al fine di garantire la continuità della presenza dello stesso educatore per ogni gruppo, come prescritto dall’ordinanza di Regione Lombardia n.566 del 12 giugno. Le attività si svolgeranno nell’arco di due periodi – dal 3 al 17 luglio e dal 20 al 31 luglio – e sarà possibile iscriversi per uno dei due periodi o per il mese intero. Nell’assegnazione del punteggio per la formazione delle graduatorie, saranno agevolati i bambini con genitori lavoratori e saranno prese in considerazione eventuali condizioni di disabilità del bambino e le fragilità del nucleo familiare. In considerazione delle necessità di garantire il distanziamento fisico, è prevista l’organizzazione in piccoli gruppi di cinque bambini, ognuno dei quali avrà uno spazio dedicato per lo svolgimento delle attività. Ogni gruppo verrà seguito da due educatori. In caso di presenza di bambini con disabilità, a ognuno di essi verrà assegnato un educatore di sostegno. A tutti gli utenti verrà garantita il pranzo somministrato in monoporzione, per garantire la massima sicurezza e una gestione più semplice. All’ingresso verrà seguita una rigorosa procedura di triage: verranno individuati dei punti di accoglienza oltre i quali non verrà consentito l’accesso agli accompagnatori, verrà eseguita la misurazione della temperatura sia ai bambini che ai loro accompagnatori e si seguiranno procedure di igienizzazione delle mani. Sarà garantita una approfondita pulizia giornaliera degli ambienti, con particolare attenzione alle superfici toccate più frequentemente e ai servizi igienici. Anche i flussi all’interno delle strutture sono stati attentamente studiati, come pure la possibilità che i bambini possano fruire di spazi all’aperto. Saranno infine previste tutte le autocertificazioni indicate da Regione Lombardia. Maggiori informazioni saranno disponibili nell’apposita sezione del portale istituzionale. “L’Amministrazione – dichiara l’assessore all’Educazione Laura Galimberti – conferma la volontà di mettere a disposizione dei piccoli milanesi occasioni ludiche e di svago conciliando il loro diritto alla socialità con le esigenze di sicurezza, in questo particolare momento in cui la città riparte dopo il lungo lockdown. Ringraziamo tutte le educatrici e gli educatori che renderanno possibile l’erogazione del servizio che andrà ad alimentare la mappa delle proposte della Milano summer school. La responsabilità di tutti aiuterà la città a fare ogni giorno un passo avanti e a guardare al futuro partendo dai più piccoli”. Partiranno invece il 29 giugno i centri estivi comunali dedicati ai bambini delle scuole primarie, le iscrizioni si sono chiuse il 15 giugno scorso. Sono 1885 gli iscritti per il primo turno, 1720 gli iscritti per il secondo e 1121 gli iscritti per il terzo. In molti casi i genitori hanno richiesto l’iscrizione per più di un turno.  

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Sindacato di Polizia: maggiore tutela per la dignità delle Forze dell’Ordine

“Il presidente del Consiglio ha dichiarato la sua volontà di stringere i tempi per le modifiche ai Decreti Sicurezza, e al di là delle tante anticipazioni non confermate, noi ci aspettiamo che vengano aumentati forme e modi di tutela degli appartenenti alle Forze dell’ordine, che come sempre, e anzi più che mai, si trovano a fronteggiare situazioni di pericolo e di difficoltà nello svolgimento del proprio dovere in questo periodo di fortissima tensione sociale”. Lo afferma in una nota Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato. “E’ certamente l’occasione per questo Governo di dimostrare la considerazione e la concreta vicinanza a chi veste la divisa – continua Mazzetti – difendendo quanto di buono è stato introdotto nei confronti degli operatori della sicurezza, e anzi rinforzando la difesa non solo della loro incolumità, ma anche della loro dignità professionale e umana. E non certamente, come da qualcuno è stato paventato, andando a elidere e depotenziare le norme che mirano a difendere i Servitori dello Stato, come sono le fattispecie dell’oltraggio e della violenza a pubblico ufficiale”. “Una presunta volontà, – conclude Mazzetti – quest’ultima, attribuita dalla stampa nientemeno che al ministro dell’Interno, e che, se fosse confermata, sarebbe oltremodo offensiva nei confronti delle migliaia di operatori che dovrebbe rappresentare e la cui funzione proprio lei, in prima persona, dovrebbe difendere in tutti i modi”.  

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