Stanziati 2,5 milioni per contrastare le occupazioni abusive

Il Comune ha stanziato 2,5 milioni dedicati esclusivamente a “interventi di contrasto alle occupazioni abusive” di fabbricati di proprietà pubblica con varie destinazioni d’uso, come uffici, scuole, musei, mercati, che per vari motivi, dalla presenza di materiali pericolosi che richiedono la bonifica sanitaria dell’area a uno stato di degrado non più sanabile con semplici opere manutentive, vengono dismessi in attesa di essere demoliti o di nuove progettazioni d’utilizzo.

L’obiettivo è dunque mettere in sicurezza gli immobili dismessi, per evitare che vengano occupati abusivamente, vandalizzati o danneggiati, creando disagio anche per gli abitanti dei quartieri. E’ la prima volta, segnalano dal Comune, che l’Amministrazione, in particolare l’Assessorato ai Lavori pubblici e alla Casa, stanzia un consistente importo vincolato ad interventi di questo genere, da sempre stati finanziati attraverso accordi quadro di generica manutenzione del patrimonio immobiliare. Una novità che sottolinea l’attenzione dell’Amministrazione per la tutela degli immobili di proprieta pubblica, anche quando perdono la loro funzione originaria e vengono temporaneamente lasciati inutilizzati e che renderà più efficaci le opere di messa in sicurezza delle aree in questione.

Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto commenta la notizia chiedendosi: “bene la messa in sicurezza, ma gli sgomberi” per poi elencare gli edifici pubblici attualmente occupati e concludere auspicando “Per mettere in sicurezza questi edifici è necessario prima sgomberarli. Mi auguro che, stando così le cose, anche il centro sociale Macao vengo liberato dall’occupazione abusiva che dura ormai da sei anni tra affari e illegalità“.

“Il Comune di Milano ha stanziato 2,5 milioni” interviene Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, ma “senza un piano serio di contrasto all’abusivismo, resta solo la propaganda della giunta Sala” visto che quello attuato in questi anni da Palazzo Marino “si è rivelata piuttosto debole, arrivando a tollerare occupazioni di interi stabili senza battere pressoché ciglio”. Concludendo: “investire soldi dei cittadini per iniziative di questo tipo potrebbe rivelarsi un semplice spreco di denaro pubblico” se  non si mette in campo “un’azione incisiva contro chi occupa illegalmente spazi pubblici e privati”.